"I Tesori d'Italia - I grandi capolavori dell'arte". Una grande mostra per Agrigento Capitale della Cultura
Una mostra per esaltare la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale ammirato in tutto il mondo
Quando
da venerdì 26 luglio a sabato 21 dicembre 2024Oltre 60 opere di grandi artisti, originari di 19 delle 20 regioni, in 7 secoli di arte italiana, sono le protagoniste della mostra "I Tesori d'Italia - I grandi capolavori dell'arte", che fino al 21 dicembre 2025 si potrà visitare a Villa Aurea, nella Valle dei Templi di Agrigento, città designata Capitale italiana della cultura per l'anno 2025.
La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento, prodotta dal Consorzio Progetto Museo e patrocinata dal Ministero della Cultura e dall'Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, per più di un anno esalterà la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale ammirato in tutto il mondo, all'interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d'Italia e Patrimonio Unesco.
La grande mostra si articolerà in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno oltre 60 opere, tra dipinti e sculture, provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private, a testimonianza di una coesione civile e culturale attraverso le stratificazioni e la varietà dell'arte italiana dal XV al XXI secolo, dalle origini alla contemporaneità.
La prima fase del progetto, in programma dal 26 luglio al 21 dicembre 2024, vero e proprio red-carpet in vista delle celebrazione 2025 di Agrigento capitale della cultura italiana, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di: Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell'Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d'Aosta).
Le opere provengono da: Musei Nazionali di Cagliari; Fondazione Cavallini Sgarbi; Museo dell'Ottocento Pescara Fondazione Di Persio - Pallotta; Pinacoteca Civica "F. Podesti" di Ancona; Galleria Nazionale di Roma; Museo Nazionale d'Abruzzo; Museo della Città di Rovereto; Museo Nazionale di San Matteo di Pisa; Museo Civico di Viterbo; Mart di Rovereto; Archivio Bonsanti Gabinetto Vieusseux; Gallerie dell'Accademia Venezia; Museo Regionale Castello Gamba della Valle d'Aosta.
La mostra è stata pensata per essere architrave narrativo di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e mira ad evidenziare anche il virtuoso rapporto del Sistema culturale italiano, che coinvolge e valorizza la relazione con il sistema privato. Nel suo complesso, quindi, l'esposizione sarà un racconto di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali.
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