"Mercurio Festival VI" - Cantieri culturali alla Zisa, Palermo
15 giorni di musica, teatro, danza, performance e dj set, per il festival della creazione multidisciplinare contemporanea
Quando
da sabato 21 settembre a sabato 05 ottobre 2024MERCURIO… Dio delle comunicazioni e dei collegamenti tra esseri umani
MERCURIO… il pianeta i cui crateri hanno nomi di artisti
MERCURIO… il metallo liquido composto da particelle che si fondano tra loro, se troppo vicine
Il "MERCURIO FESTIVAL" torna a Palermo per la sua VI edizione - dal 21 settembre al 5 ottobre 2024 -, anche quest'anno nei molteplici spazi dei Cantieri culturali alla Zisa.
La rassegna internazionale dedicata alla creazione multidisciplinare contemporanea e alle performing arts, convalida il successo di una prospettiva innovativa: mettere gli artisti al centro delle scelte artistiche, per scardinare i tradizionali meccanismi di selezione, a favore di una direzione plurale e partecipata.
L'edizione numero sei continua infatti nel percorso che ha contraddistinto l'identità del festival sin dalla sua nascita, coinvolgendo artisti e compagnie nella scrittura del programma grazie al modello sperimentale del passaggio di testimone tra artisti da un'edizione a quella successiva. Un meccanismo unico nel panorama nazionale che in questi anni ha messo la compagnia Babel, curatrice del festival, e il suo "quartier generale", lo Spazio Franco, al centro di importanti processi di produzione e scambio artistico, facendo di Mercurio Festival uno dei palcoscenici più interessanti e internazionali del sud Italia, che in questi anni è stato attraversato da grandi talenti e grandi nomi del teatro, della danza e della musica.
Sabato 21 settembre, ore 21:30 - Averna Spazio Open
I HATE MY VILLAGE (Guests: Saint Mary Candy + Ibisco)
"Nevermind The Tempo" è un disco che segna l'atteso ritorno della super band più amata della scena indipendente italiana, formata da quattro protagonisti assoluti della nostra musica "diversa": Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Alberto Ferrari (Verdena). "Nevermind The Tempo" è una specie di manualetto per sbagliare. Un disco sgrammaticato che non cerca nessuna grammatica, che non rincorre nessuna architettura musicale ma che tratteggia un mondo che non ha eguali nel panorama musicale del nostro Paese: storto e distorto, visionario e magico, improbabile e allucinato, inconfondibile e travolgente. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Domenica 22 settembre, ore 15:00 - Averna Spazio Open
ABA SHANTI I - live set
Aba Shanti I fa la sua prima apparizione nella scena Reggae agli inizi degli anni '90 come mc del famosissimo Jah Tubby's sound system, dopo qualche anno di attività decise di fondare un proprio sound system, e l'anno successivo debutta al Notthing Hill Carnival con un proprio sound system, momento questo che sancisce l'inizio di una leggenda. Da quel momento Aba Shanti I comincia a conquistare le massive con la propria energia prima suonando in tutta Londra e Regno Unito e successivamente in tutta Europa, Giappone, diventando così uno dei maggiori rappresentanti della scena roots reggae dub nel mondo. Una session di Aba Shanti I non è solo musica ma anche una celebrazione, un modo per condividere e diffondere la propria cultura capace di sconvolgere il legame tra anima e corpo e portare ogni individuo in una specie di trans mistica. [Biglietti acquistabili al botteghino - Info: +39 331 397 6145]
Domenica 22 settembre, ore 18:00 - Spazio Franco
SATELLITI
Attività ludico-creative per bambini e bambine a cura di Le Giuggiole
Laboratorio propedeutico alla partecipazione dello spettacolo "QDP. Quando diventerò piccolo"
45 min - 3€ - per bambini dai 7 anni
Le Giuggiole è un luogo di incontro e aggregazione flessibile che accoglie idee e persone con la volontà di allargare gli orizzonti dei più piccoli e delle loro famiglie attraverso le discipline artistiche, la cultura e la condivisione, accendendo in loro creatività ed immaginazione. [Per info e prenotazioni contattare il numero: 333 1390877]
Domenica 22 settembre, ore 18:30 - Spazio Franco
Anteprima Mercurio / QDP - QUANDO DIVENTERÒ PICCOLO
Di e con Sergio Beercock. Testi Bruno Tognolini. Musiche originali di Sergio Beercock. Movimento e coreografia di Simona Argentieri
Quando diventerò piccolo io voglio fare il bambino
cuore minuscolo e mondo grandissimo
che mi cammina vicino
Come si diventa adulti se ci si dimentica come restare bambini?
Quel bambino che crediamo di aver lasciato indietro, è sempre parte di noi?
Attraversando il mondo dei litigi e delle intese, dei giochi e dei videogiochi, dei fumetti e delle enciclopedie degli animali, "Quando diventerò piccolo" indaga la tragica leggerezza dello sviluppo attraverso il poema epico dell'infanzia. Sergio Beercock, con il solo uso del suo corpo, della sua voce, si ispira agli autori di formazione del '900 e del 2000 italiano (Bruno Tognolini, Gianni Rodari, Alberto Savinio, Danilo Dolci), fondendoli con storie dell'infanzia propria e di tutti. Una performance che fonde la poesia performativa, il teatro-conferenza e la musica dal vivo. Il progetto drammaturgico curato da Beercock prende a piene mani dall'opera magna delle poesie di Bruno Tognolini, diretto erede di Gianni Rodari.
Il lavoro è seguito nella cura coreografica del movimento scenico da Simona Argentieri, della compagnia Babel Crew. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Mercoledì 25 settembre, ore 18:00 - Spazio Zero
Incontro pubblico con ROGER BERNART e gli interpreti dello spettacolo
Roger Bernat artista e regista catalano, nel 2008 fonda Roger Bernat/FFF e inizia a creare performance in cui il pubblico prende la scena e diventa protagonista. Tra le sue opere "Domini Públic" (2008), "Hamlet" (2011), "Pendiente de voto" (2012) "We need to talk" (2015), "No se registran conversaciones de interés" (2016-17) "Flam" (2019), "ENA" (2020), "Desnonissea2 (2021), "Terra Baixa" (2022). Costruisce drammatizzazioni collettive in cui è il pubblico ad avere il difficile compito di mettere in scena sé stesso. i suoi dispositivi sono stati prodotti da istituzioni come Documenta Kassel o la Biennale di San Paolo. [Ingresso gratuito]
Mercoledì 25 settembre, ore 18:00 - Spazio Franco
Anteprima Mercurio / LA SCELTA
Progetto di Roger Bernat. Drammaturgia di Roberto Fratini e Marie-Klara González
Con la partecipazione di Francesca Albanese, Silvia Baldini, Josephine Magliozzi e Laura Valli
Programmazione e technical care di Stefano Colonna e Txalo Toloza. Grafica di Marie-Klara González
Immaginate un teatro senza attori. Ora rimuovete il palcoscenico. Poi togliete le pareti. Togliete anche le poltrone. Ma cosa rimane del teatro, vi chiederete? Il pubblico. Ne LA SCELTA il pubblico viene chiamato a sperimentare i meccanismi di lavoro di una direzione artistica: visionare, discutere, operare la scelta. Una sfida reale, in cui ci si trova immersi, una finzione che produce effetti sulla realtà della propria città.
Roger Bernat è stato per sei mesi spettatore di diverse direzioni artistiche partecipate della rete Risonanze. Ne è nato un dispositivo che riproduce, testimonia e tergiversa intorno a questa esperienza, raccontando un'altra possibilità di fare programmazione culturale: dove le persone prendono parola. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Giovedì 26 settembre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
FRAU TROFFEA
di Samuel Mathieu (Invitato da Yann L'Heureux)
Interpretazione e coreografia di Martin Mauriès. Creazione musicale di Maxime Denuc. Creazione luci di Arthur Gueydan. Regia Jean-François Langlois. Produzione Suzanne Maugein
Estate del 1518. Nelle strette vie di Strasburgo decine di persone ballano freneticamente al ritmo di tamburelli, viole e cornamuse. Un'epidemia del movimento, un corteo di morte danzante dove Frau Troffea, la prima vittima, diventa il paziente zero dell'epopea.
Sulla base di questo dato storico inquietante, Samuel Mathieu propone a Martin Mauriès uno sviluppo degli stati corporei plurale, opposto, armonico e contraddittorio. Un susseguirsi di vincoli sincopati, un'escalation di atteggiamenti alla volta sinceri ed esagerati, incompiuto e realizzato; un conflitto di pensieri, corpi, parole e danza. Un'escalation che offre un ritmo in evoluzione, progressivo e incessante, spingendo l'esecutore e l'idea fuori dai propri limiti. Qui, una pluralità di generi e una molteplicità di comportamenti marginali vengono a mettere in discussione le regole, a turbare la convenienza, a provocare ipocrisia e incontrare apprensione per presunte differenze. Un oggetto politico e sociale che interroga essere donna o uomo, eterosessuale, omosessuale, transessuale, transgender, pansessuale, gender fluid... Un'ascensione verso purezza, verso una semplicità di stati, un'accettazione del genere, senza comodità, senza "a priori". [Per i biglietti CLICCA QUI]
Giovedì 26 settembre, ore 22:00 - Spazio Franco
S'I'FOSSI FOCO
Anna Coppola/Sciami Cromatici (Invitato da Roberta Lidia De Stefano)
Con Anna Coppola e Camilla Barbarito. Canto Fabio Marconi. Chitarra Guido Baldoni
Parole e racconti ascoltati e raccolti come cimeli preziosi da un gruppo di anziani abitanti del quartiere San Siro di Milano si ricompongono in una forma teatrale e musicale grazie alla interpretazione di Anna Coppola, il canto di Camilla Barbarito, la musica di Fabio Marconi e Guido Baldoni, la drammaturgia di Marco Ferro.
Il progetto è nato nel contesto di un progetto più ampio, una sfida poetica e visionaria collettiva che partendo dalle zone meno evidenti della città desidera attizzare piccoli ma significativi incendi artistici e gesti espressivi, intesi come nuovi propositi e desideri individuali e comunitari. La sensibilità di Anna Coppola si presta a una narrazione a più voci, attraverso quasi un secolo di storia vissuta, quotidiana, pulsante. Le vite di Lina, Federico, Tina, Antonio e molti altri riecheggiano e creano un ascolto emozionato; il brain storming si cuce attorno al tema del fuoco, declinato in mille letture e significati. Le parole si alternano a canzoni appassionate che partono come associazioni libere e annoverano autori come Jannacci, Conte, Modugno ed altri. [Ingresso gratuito con prenotazione]
Venerdì 27 settembre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
BRACE
di Edivaldo Ernesto (Invitato da Sasha Waltz & Guests)
Regia e interpretazione di Edivaldo Ernesto. Light designer di Eduardo Abdala. Musiche di Hugo Sellam, Antuantu & Marce Marròn
Forse da bambini vi hanno detto che l'Africa è una terra oscura! "Noi veniamo in pace"
Ispirandosi ai guerrieri Mwenemutapa e Zulu, un viaggiatore disegna un racconto di fantasia che racchiude la loro eredità e il proprio presente. La loro poesia è rara ma semplice, la conoscenza dell'esistenza dei suoi antenati è un mito. Viaggiando in un paesaggio di condizioni difficili e impegnative, si trova di fronte a un passato incompleto. O meglio, un passato non ben scritto. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Venerdì 27 settembre, ore 21:00 - Averna Spazio Open
MARCO CASTELLO - Live concert
Marco Castello è un musicista e cantautore siracusano. Col suo primo album "Contenta tu" (2021, Bubbles records/42 Records) si fa apprezzare in Italia e all'estero e vanta numerose collaborazioni fra cui Erlend Oye & La Comitiva, Nu Genea, Fulminacci, Mace, Colapesce Dimartino. Particolarmente affezionato alle sonorità degli anni Settanta, ricerca minuziosamente la naturalezza degli strumenti che suona, riducendo al massimo l'uso di effetti e post produzioni. Il suo linguaggio è ironico e perennemente sedotto dal contrasto fra bellezze e squallori del contemporaneo, che coesistono alternandosi nel racconto dissacrante di un provincialismo universale. Nell'autunno 2023 pubblica da indipendente il suo secondo album "Pezzi della sera", fondando a Siracusa l'etichetta Megghiu Suli. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Venerdì 27 settembre, ore 23:30 - Cantieri culturali alla Zisa
MESSA PER UN DILUVIO _ LA SYNDROME
Un rito itinerante a cura di Manuel Maria Perrone, Juri Cainero, Julien Colardelle (Invitato da Mammafotogramma)
La Syndrome arriva nella capitale sicula a convertire miscredenti in attori. Alla frontiera tra rito e spettacolo, tra atto di fede e sospensione dell'incredulità, la Syndrome integra il paesaggio, l'architettura e gli abitanti dei luoghi nei quali approda, cercando di mettere in luce e ombra dei temi delicati e imbarazzanti.
Don Maria, cardinale-griot, che tiene un diavolone al guinzaglio, un vicario che filma, una santa in croce, un coro di voci, e altri elementi che disegnano il mistero. Dopo aver fallito il proprio progetto di evangelizzazione in Francia (in alto mare, nelle montagne corse, nella centrale elettrica di Parigi e nei quartieri popolari di Marsiglia) e a Roma (alla villa Medicis, appena qualche centimetro in meno del Vaticano), ci riprova in Sicilia.
Si ride, si piange, ma soprattutto si sta insieme. Perché troppo spesso ci si dimentica che le Chiese non sono fatte di pietra, ma di incontro tra persone. E attraverso un rito arcaico, anacronistico e attuale, cerca di dare un nume ai troppi morti senza nome. [Ingresso gratuito senza prenotazione]
Sabato 28 settembre, ore 18:30 - Cinema De Seta
Mercurio Extra / LISCA BIANCA
Regia Giuseppe Galante e Giorgia Chiara Luna Sciabbica
Il film racconta la storia di Lisca Bianca II, una barca a vela che da circa 40 anni "cambia la vita delle persone". Lisca Bianca è stata prima una casa ed è poi divenuta una "comunità". I coniugi Albeggiani, che l'avevano sognata e poi trasformata in realtà, e a bordo della quale fecero il giro del mondo, lasciano oggi il testimone a Marco e Andrea, skipper attuali della barca. Lisca diventa dunque un'occasione di riscatto per giovani con fragilità, come Gioele, adolescente impegnato in un percorso di giustizia riparativa. Un viaggio tra passato e presente, per scoprire come questa imbarcazione, rinata dalle sue ceneri, continua a ispirare sogni di libertà. [Ingresso gratuito]
Sabato 28 settembre, ore 21:00 - ZAC
THE PRESENT IS NOT ENOUGH
Progetto di Silvia Calderoni / Ilenia Caleo (Invitato da Eva Geatti)
Con Giacomo AG, Tony Allotta, Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Gabriele Lepera, Fedra Morini, Ondina Quadri
Uno stato di eccitazione senza nome che carica l'ambiente, / uno struggimento, / che sprofonda nel buio della notte, tumultuosa, un'intimità tra sconosciuti, / e i denti marci, Wojnarowicz che si vuole suicidare / il buco di eroina / e ancor tuttx nel tremore nel sole, / poi l'imprevisto, qualcosa di repentino / il baluginio dell'acqua, del fiume, che ci fa intravedere, solo per un attimo / e c'è anche la possibilità della paura, / chiudere gli occhi, diventare solx / e poi ritrovarsi nel tutto pieno della massa dei corpi / quella gioia estenuante. I disturbi della memoria, la memoria può essere solo disturbata - le interferenze, i buchi.
Un'estetica del collasso, l'outdoor privo di regole. I battuage. Scriviamo di un'utopia dei corpi di cui non abbiamo esperienza - a cui (noi) non abbiamo accesso. Di un desiderio struggente di essere moltx, di un baluginìo di futuri possibili.
Riferimenti: David Wojnarowicz, José Esteban Muñoz, Samuel R. Delany, Olivia Laing, Peter Hujar, Jonathan Weinberg, Jack Halberstam, Douglas Crimp, Shelley Seccombe, Alvin Balltrop, Leonard Fink, Zoe Leonard, Tava e moltx altrx. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Sabato 28 settembre, ore 22:30 - Spazio Franco
ESERCIZI DI EQUILIBRIO SULL'ASSE DI GENERE
Un'opera di Élan d'Orphium (Invitata da Raquel Asensi)
"In Esercizi di equilibrio sull'asse di genere, Élan d'Orphium ripete i movimenti su scarpe che, anche se non sono scarpe, possono essere solo di vetro. Eseguire un esercizio muscolare "semplice" capace di contenere l'accumulo di tensioni fisiche e simboliche. La fatica, la disciplina, il carico muscolare, l'equilibrio, il rischio: tutto questo per stare su un tallone, per andare avanti ed esistere." - Beatriz Botas
Situata su un sinonimo che fugge dal palco di una discoteca al piedistallo di un museo, questa serie di gesti risponde a un mestiere e a una tecnica che allo stesso tempo sostengono un'identità. Nonostante quello che molti possono pensare, stare su una scarpa col tacco non è un'attitudine strettamente biologica, è generalmente un'abilità determinata dalla capacità fisica e dalla salute muscolare, essendo una disciplina artistica e sportiva. Con questa sequenza, Élan d'Orphium ci invita a osservare la tensione che, come una strada, si solleva dal suolo per diventare politica.
L'opera di Élan d'Orphium include i seguenti eventi:
Ore 23:00
VORTEX - live audio/video a cura di Riad Nassar (invitato da Taka Kagitomi)
I mezzi analogici per la creazione di suoni e immagini possono essere molto semplici e in qualche misura predeterminati in termini di colore, forma ed estetica generale. Se da un lato questo limita i possibili risultati possibili del vostro lavoro, l'eliminazione delle opzioni inietta un certo grado di necessità nel processo, invitando naturalmente a un'immersione profonda mentre ci si concentra sul proprio strumento. Ogni performance è realizzata dal vivo e in tempo reale, utilizzando un sintetizzatore modulare appositamente progettato e costruito per questo scopo. L'obiettivo è quello di lavorare con le funzioni di base della musica elettronica, come le onde sinusoidali, le onde bianche della musica elettronica, il rumore bianco e la modulazione di frequenza. Oscilloscopio che a sua volta produce immagini sullo schermo. Originariamente utilizzati come strumenti di misura scientifica in fisica ed elettronica, gli oscilloscopi analogici consentono di passare senza soluzione di continuità dal suono all'immagine, basandosi sui livelli di tensione grezzi. Il risultato è una vera e propria performance audiovisiva dal vivo, priva di latenza, che spazia da forme astratte e rumori, che spazia da forme astratte e rumore a contenuti più figurativi e musica a impulsi.
Ore 23:45
PHANT[AS] - set audio/video a cura di Camilla Pisani
Phant[as] è un viaggio all'interno del mio immaginario orrorifico, un incubo lucido alimentato dalle mie tante guerre interiori. Le 8 tracce sono come specchi che proiettano i miei pensieri più oscuri, lanterne delle mie paure più intime. Il progetto è influenzato dalla Fantasmagoria, una forma di teatro diffusasi maggiormente a Parigi nel XVIII secolo, nella quale venivano proiettate immagini di scheletri, demoni e fantasmi su muri e/o su delle lenzuola. Durante questi spettacoli, si veniva a creare un rapido susseguirsi di luci, fumo, illusioni, fantasmi e spettri che ingannavano e stupivano il pubblico. Gli spiriti si presentavano sotto una moltitudine di forme diverse; alcuni di loro uscivano fuori avvolti in una nube e sembrano rivestirsi di un corpo per poi scomparire; altri apparivano in lontananza e crescevano gradualmente e dopo essersi avvicinati ai presenti si ritirano decrescendo nella stessa maniera. Altri ancora, si scontrano contro il volto degli spettatori come a tentare di toccarli e poi, all'improvviso, si dissolvevano nel buio. L'album quindi, ruota intorno al concetto di "illusione" da intendersi come un rapido susseguirsi di immagini, suoni, colori, oggetti, azioni che colpiscono vivamente i sensi e la fantasia mostrando figure irreali e intangibili, ma comunque visibili e paralizzanti, proprio come lo sono le nostre paure.
Ore 00:30
MIDDLE EASTERN CLUBBING - Live set by Nava
Formatasi nella cosmopolita città di Milano, l'enigmatica cantante iraniana NAVA crea una cultura unica, frullatore naturale, fondendo il suo background persiano con le modalità incisive e sperimentali dei produttori con cui collabora, creando qualcosa davvero viscerale, con la sua performance extraterrestre.
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Domenica 29 settembre, ore 18:30 - Arci Tavola Tonda
SCHERZO A TRE MANI
Del Teatro all'improvviso (Invitato da Compagnia TPO)
Ideazione di Dario Moretti. Con Dario Moretti e Saya Namikawa. Musiche di Béla Bartòk
"Momenti magici di musica e colore"
Cosa accade se un pittore e una pianista lavorano insieme..?
Che si gode del gioco di tre mani!
"Scherzo a tre mani" si ispira alla composizione per pianoforte "Pour les enfants" di Béla Bartók, una raccolta di semplici arrangiamenti, da canzoni popolari ungheresi e slovacche. In questa performance la pittura e la manipolazione di ombre e di oggetti, proiettate su uno schermo, sono unite alla musica dal vivo di un pianoforte.
Diversamente da un concerto tradizionale, grazie all'aiuto delle forti immagini realizzate dall'artista, la musica permette al pubblico di ampliare la propria immaginazione. È come assistere a un film, ma in presenza di un pittore e di una pianista, che rendono tutto più reale e coinvolgente. Questo "meraviglioso" concerto accoglie non solo i bambini, ma anche tutti coloro che vogliono ricordare i loro "momenti magici".
Sette differenti quadri compongono lo spettacolo: il bosco, il circo, la città, l'uomo del faro, il ritratto, il regalo e la mosca.
Lo spettacolo oltre che in Italia è stato rappresentato con successo in Francia, Svizzera, Giappone, Romania, Turchia e Tunisia. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Domenica 29 settembre, ore 19:30 - ZAC
THE PRESENT IS NOT ENOUGH
Progetto di Silvia Calderoni / Ilenia Caleo (Invitato da Eva Geatti)
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Domenica 29 settembre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
PREMONITION
Testo e movimento di Giorgia Ohanesian Nardin (Invitata da F. De Isabella)
Premonizione / mi interessa spostare il tempo / non ci sono previsioni / la danza è divinazione e le parole sono perimetri / evocare non mi piace come verbo ma si appoggia qui / io quando danzo so ascoltare / danzare e scrivere sono sorelle / c'è una forma di affidamento nella premonizione, io guardo ai fantasmi senza paura (estratto da premonition - Giorgia Ohanesian Nardin)
premonition tesse la relazione tra parola, suono, movimento e divinazione - la possibilità che il corpo ha di percepire energie/presenze/manifestazioni/fantasmi.
Mi sento chiamata a rimanere sulla divinazione come pratica emersiva, è qui che trovo infinite similitudini con la pratica del danzare. Entrambe hanno a che fare con la permissività, con la percezione sottile, con un fetish per i cambi di energia, nel modo in cui le cose si muovono e vengo mosse. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Domenica 29 settembre, ore 22:30 - Spazio Franco
DJ-SET | SILVIA CALDERONI
Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la coreografa Monica Francia e con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus. Dal 2015 è in tournèe nei principali teatri e festival internazionali con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012).
Con Ilenia Caleo, da qualche anno porta avanti un progetto comune che si snoda tra fasi laboratoriali e residenze artistiche, un atelier di ricerca aperto e orbitante. [Ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti]
Mercoledì 2 ottobre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
NATALE IN CASA CUPIELLO | Spettacolo per attore cum figuris
Di Eduardo De Filippo. Regia di Lello Serao, con Luca Saccoia. (Invitati da Piccola Compagnia Dammacco).
Spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario. Produzione Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5, con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo.
"Il presepe è l'orizzonte dentro cui si muove tutta l'opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l'elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere. È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, "Nennillo", così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico "sì" sul letto di morte del padre? A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel "sì" convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l'inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta. Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe." - Lello Serao [Per i biglietti CLICCA QUI]
Giovedì 3 ottobre, ore 19:00 | 19:30 | 20:00 | 20:30 (15 spettatori alla volta) - Spazio Marceau
SONGS FOR INVISIBLE GARDEN
Di Susana Ljuljanovic (Invitata da P.I.S. - Passami Il Sale)
4K video, colore, sonoro '22,54 (2022) - Musiche di Jonathan Clancy. Performance con Alice Razzu e Alfred Sobo Blay
"Songs for Invisible Garden" è una performance, una raccolta di video e di opere tessili, le mute.
Ispirate alle ecdisi degli insetti,le mute nel mio lavoro simboleggiano l'insieme delle esperienze e dei tratti identitari che le hanno plasmate.
Esoscheletri con una valenza organica ed una dimensione temporale specifica.
Mute come pelli, anatomie che richiamano la materia organica.
I luoghi in cui sono ambientati i video sono punti di intersezione e contatto tra elementi diversi, in cui la figura umana finisce per perdersi e fondersi nei luoghi che la circondano e che l'hanno ispirata. "Songs for Invisible Garden" vedrà due performer indossare ed agire le mute nello spazio nel quale sarà proiettato il video, muovendosi tra i fruitori, mostrandole e dandogli vita. L'azione terminerà con la restituzione allo spettatore di una parte di guscio/pelle, disegnata e segnata, simbolo di un'evoluzione che continua, assumendo forme diverse. Il titolo è una citazione dell'opera "Six songs for Invisible Gardens" di GreenHouse. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Giovedì 3 ottobre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
ALFREDINO. L'ITALIA IN FONDO AD UN POZZO
Di e con Fabio Banfo (Invitato da Eco di Fondo)
Regia Serena Piazza. Uno spettacolo di Effetto Morgana, prodotto dal Centro teatrale MaMiMò
Il primo giornalista accorso sul posto, il venditore di panini che ha lucrato sulla folla accorsa a Vermicino, il presidente Pertini, i robot Mazinga e Goldrake, di cui Alfredino era appassionato, il vigile che per ore ha parlato con lui per cercare di rassicurarlo e infondergli speranza, descrivendogli le trivelle che scavavano un pozzo parallelo a quello in cui era caduto, e che lo terrorizzavano con le loro vibrazioni ed il loro rumore, come se fossero i suoi robot preferiti. E poi Angelo Licheri, scelto per il suo corpo minuto per calarsi in quel pozzo infernale, e che rimase quaranta minuti appeso a testa in giù, a tentare inutilmente di imbracare il bambino e salvarlo. Ma il personaggio centrale è Alfredino, quel bambino perduto, come fosse l'anima dell'Italia, inghiottita dal buio, perduta per sempre, per sempre incastonata in un diamante, come il blocco di ghiaccio azotato in cui fu conservato il suo corpo, prima di recuperarlo dalla tenebra in cui è venuto a mancare a noi tutti. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Giovedì 3 ottobre, ore 22:30 - Spazio Franco
NINO GVILIA _ ENSEMBLE TOUR
Un progetto di Giulia Deval (Invitata da Gaia Ginevra Giorgi)
Zevi Bordovach e Pietro Caramelli (harmonium, chitarre, tastiere ed elettronica), Giulia Pecora (violino), Clarissa Marino (violoncello)
Nino Gvilia potrebbe essere un personaggio immaginario, un po' come quello di un libro. Stando ai pochi cenni biografici, Nino è nata in Georgia, vicino al lago di Paliastomi, ma ha da sempre condotto una vita errante, raccontata nello pseudo film "Songwriting in times of a global crisis". Nino Gvilia canta di foreste, corpi che si amano in modi inconsueti e allucinazioni. Si domanda se le folk songs possano ancora raccontare storie sentimentali e politiche, sollecitando i nostri desideri. La musica di Nino Gvilia è influenzata da folk e minimalismo, fa uso di nastri magnetici, field recordings, voci di filosofe, una serie di strumenti bizzarri dalla texture vintage e canoni corali. [Ingresso gratuito con prenotazione]
Venerdì 4 ottobre, ore 19:00 | 19:30 | 20:00 | 20:30 (15 spettatori alla volta) - Spazio Marceau
SONGS FOR INVISIBLE GARDEN
Di Susana Ljuljanovic (Invitata da P.I.S. - Passami Il Sale)
4K video, colore, sonoro '22,54 (2022) - Musiche di Jonathan Clancy. Performance con Alice Razzu e Alfred Sobo Blay
[Per i biglietti CLICCA QUI]
Venerdì 4 ottobre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
LE VACANZE
Scritto e diretto da Alessandro Berti (Invitato da Fanny & Alexander)
In scena Francesco Bianchini e Francesco Maruccia e con la partecipazione di Giovanni Campo. A cura di Gaia Raffiotta. Foto di Daniela Neri
Due adolescenti in vacanza, nel caldo, tra qualche anno. Nel giardino di casa, a ricordare il passato e immaginare il futuro. Uno dei due rimpiange il mondo com'era, l'altro ha speranza nel mondo che verrà. Uno dei due è scienziato, l'altro filosofo. Hanno solo 18 anni, appena fatta la maturità. Vivono in un mondo sotto assedio climatico, di incendi continui. Con loro fa capolino un artista, un danzatore. Come sarà, se ci sarà, lo spazio dell'arte, tra vent'anni? "Le vacanze" non è un testo distopico, al contrario: coltiva l'utopia della relazione, fino all'ultimo. Ma non è un testo consolatorio: immagina tutti coinvolti e vuole smuovere le coscienze ancora incerte.
Dopo un fortunato debutto di due settimane di recite bolognesi l'anno scorso, "Le vacanze" ritorna in una versione portatile, centrata tutta su attori e testo. "Le vacanze" è anche un testo teatrale pubblicato da I Gabbiani, collana diretta da Federica Iacobelli (premio Andersen 2023). [Per i biglietti CLICCA QUI]
Venerdì 4 ottobre, ore 22:30 | 23:15 | Sabato 5 ottobre 00:00 - Spazio Averna
GO!YA!
N.A.I.P. + Juliette Ant (Invitati da OoopopoiooO)
GO!YA! è un progetto nato per caso dall'incontro estremamente voluto di N.A.I.P. e Giulia Formica. I due per anni si ripromettono di suonare insieme senza sapere bene cosa intendessero finché, con la scusa di un festival al quale era stata invitata Giulia per eseguire un assolo di batteria di mezz'ora, si unisce N.A.I.P. per ridurre drasticamente il minutaggio dell'assolo e provare a mettere su qualche sorta di brano. L'esperimento riesce alla grande, i due decidono di chiamarsi GO!YA! in onore al pittore spagnolo di cui condividono le orribili visioni oniriche e per via dell'energia che c'è nelle espressioni separate "GO!" e "YA!", nel senso di andare, suonare, senza troppi fronzoli. I due decidono per il momento di non avere una casa discografica perché detestano la dittatura degli streaming e dei numeri, non fanno di questa scelta un manifesto, ma ad oggi la cosa certa è che la loro proposta musicale è fruibile unicamente live.
MARTA DEL GRANDI LIVE CONCERT
(Invitata da Vera Di Lecce)
La cantautrice e produttrice milanese Marta Del Grandi torna con "Selva", il suo secondo disco per l'etichetta britannica Fire Records. Una suite di avant-pop intrigante, che unisce sfaccettature emotive, arrangiamenti elettro-acustici e un approccio sperimentale alla forma canzone.
Se già il debutto "Until We Fossilize" (2021, Fire Records) mostrava tutte le qualità che contraddistinguono la cantautrice, in punta di piedi tra il candore etereo di Julia Holter, la sensualità nordica di Bjork e le colonne sonore di Morricone, questo nuovo lavoro scava più a fondo nel sottobosco, mostrando l'ambizione di creare un universo completamente nuovo, che si fonda sulla forza della sua voce. Marta si spinge verso un sound più corposo e variegato, in cui il dialogo della voce con synth, piano, chitarre, bassi, batteria, percussioni e fiati (clarinetto basso e sassofono baritono) forgia di traccia in traccia atmosfere diverse.
"Selva" è stato scritto principalmente in viaggio e quando è arrivato il momento di registrare Marta è tornata a Ghent, in Belgio, città della sua formazione musicale. Coprodotte da Bert Vliegen (Sophia, Whispering Sons) e con la partecipazione di un quartetto di musicisti che collaborano con Marta dal 2015, le sessioni hanno dato vita a uno spazio creativo ideale per la produzione di 12 canzoni di pop astuto e tentacolare, vivido e pienamente a fuoco.
SAVANA FUNK LIVE CONCERT
Aldo Betto - chitarra, Blake Franchetto - basso, Youssef Ait Bouazza - batteria (Invitati da P.I.S. - Passami Il Sale)
I Savana Funk incarnano l'essenza della live band unendo funk, rock, blues e musica africana con jam incendiarie, groove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile, con un pubblico affezionato in rapida crescita e un crescente numero di concerti in tutta Europa.
Aldo, Blake e Youssef si incontrano nella primavera 2015 a Bologna, scatta immediatamente una rara sintonia umana e musicale. I tre non perdono tempo e decidono di formare una band, iniziando da subito a fare molti live, sperimentando idee e scrivendo musica. Il primo album è un'autoproduzione, "MUSICA ANALOGA” , ed esce nel 2016. Tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024 i Savana Funk sono impegnati nel progetto Savana Sound System: un club tour che li vede affiancati in jam con dj e producer come Gaudi, Rocca, Zingabeat e Loopus in Fabula: la musica dei Savana diventa ancora più orientata al clubbing. Nella primavera del 2024 arriva Raha: un EP collaborativo a nome Savana Funk & Gaudi, che esplora il sound della Afro-Cosmic Disco.
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Sabato 5 ottobre, ore 18:00 - Arci Tavola Tonda
PRODUCO ERGO DISTRIBUISCO?
Ovvero un mistero tutto (del teatro) italiano
Incontro pubblico con Francesca D'Ippolito ed Elena Lamberti
Le condizioni di produzione dello spettacolo dal vivo, nel teatro e nella danza, sono sempre più al ribasso: nell'ultimo decennio le risorse per sostenere costi di produzione si sono abbattuti di oltre il 30%. Percentuali che nella scena contemporanea aumentano trasformandosi in una dannatio a cui gli artisti si stanno lentamente piegando. Nonostante ciò in Italia si continua a produrre... un numero di spettacoli di teatro e di danza nettamente superiore a quelle che sono le reali occasioni di distribuzione. Per ogni spettacolo che va in scena ce ne sono almeno 4 che restano al palo, laddove la forbice tra domanda e offerta si va sempre più allargando. Quali sono dunque i nuovi modelli di produzione? Come immaginare nuovi modelli di distribuzione? Se ne parla con Francesca D'Ippolito ed Elena Lamberti, note operatrici culturali della scena contemporanea italiana a partire dalle loro pubblicazioni "Produrre teatro in Italia oggi. Pratiche, poetiche, politiche" di Francesca D'Ippolito e "La distribuzione degli spettacoli dal vivo. Un percorso di curatela" di Elena Lamberti. [Ingresso gratuito senza prenotazione]
Sabato 5 ottobre, ore 19:00 | 19:30 | 20:00 | 20:30 (15 spettatori alla volta) - Spazio Marceau
SONGS FOR INVISIBLE GARDEN
Di Susana Ljuljanovic (Invitata da P.I.S. - Passami Il Sale)
4K video, colore, sonoro '22,54 (2022) - Musiche di Jonathan Clancy. Performance con Alice Razzu e Alfred Sobo Blay
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Sabato 5 ottobre, ore 21:00 - Spazio Tre Navate
RIMBAMBIMENTI
Di e con Andrea Cosentino (Invitato da Maria Giulia Colace)
Drammaturgia sonora e musica dal vivo Lorenzo Lemme. Progetto scenico Paola Villani e realizzazione marionetta A e B. Luci Raffaella Vitiello. Costumi Anna Coluccia. Aiuto regia Alessandra De Luca
Una performance che parte come una conferenza sul tempo da parte di un presunto scienziato, il suo doppio marionettistico affetto da Alzheimer e un assistente musicista, e scivola verso un concerto/spettacolo che, allineandosi alle concezioni di tempo e materia della fisica quantistica, smonta inevitabilmente ogni ordine e logica causale. Tra spiegazioni rigorose e discorsi a vanvera, il conferenziere dimentica la sua parte, cerca di ricostruirla attraverso appunti e oggetti sulla scena dei quali fatica a ricordare l'utilità, fino a perdere ogni cognizione di sé e degli altri, in un processo inarrestabile verso la dissoluzione e l'entropia. Il risultato è una conferenza esplosa, un mix incosciente tra musica tecnologica, teatro di figura, divulgazione scientifica e parole in libertà, un TED Talk senescente in salsa punk. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Sabato 5 ottobre, ore 22:30 - Spazio Franco
MERCURIO SECRET CONCERT
Una delle novità di questa VI edizione del Mercurio Festival, è il Secret Concert: allo Spazio Franco un concerto che esula dall'idea del concerto tradizionale al quale siamo stati abituati sino ad ora, un evento al quale si partecipa senza avere conoscenza e/o certezza del nome del performer che si esibirà. Tocca fidarsi del team di curatori di Mercurio e del Mercurio festival, per questo nuovo format che sta spopolando negli ultimi anni in Europa, ed in particolare in Italia. Tutti ne hanno sentito parlare, ma pochi vi hanno realmente partecipato: un concerto a capienza limitata, in un'atmosfera particolare dove l'artista si rivelerà solo una volta salito sul palco. [Per i biglietti CLICCA QUI]
Sabato 5 ottobre, ore 23:30 - Spazio Franco
CLOSING PARTY - N.A.I.P. SET
N.A.I.P. è l'acronimo di "Nessun Artista In Particolare", il progetto musicale di cantautorato elettronico alternativo di Michelangelo Mercuri: una persona che fa uso di batteria elettronica, synth, loop station, chitarra e voce.
29enne calabrese di nascita, bolognese di adozione, dopo una lunga esperienza con la band i Dissidio, formazione rock sperimentale lametina e una intensa attività live nei circuiti underground, esordisce con il suo primo lavoro solista nel 2019 dal titolo "Nessun disco in particolare". Un nome che è un manifesto di intenti, un'operazione delicata, rischiosa, audace; una grande capacità performativa al servizio di una scrittura innovativa, fortemente identitaria e scevra di etichette musicali. Il suo nome è un manifesto di intenti, una proposta provocatoria e disturbante, ma fortemente radicata con la narrazione del cantautorato italiano dell'età dell'oro. [INGRESSO GRATUITO]
Per ultriori informazioni mercuriofestival.it