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"Solo che amore ti colpisca". Appunti dall'isola plurale, tra poesia e fotografia

Al Real Albergo dei Poveri di Palermo una mostra ispirata ad una lirica di Salvatore Quasimodo

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giovedì 04 luglio 2024

È ospitata in tre saloni del Real Albergo delle Povere, a Palermo, la mostra "Solo che amore ti colpisca" - titolo che cita un'intensa lirica del poeta Salvatore Quasimodo - ideata e curata da Helga Marsala per Riso. Museo regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.

L'esposizione, a ingresso libero e che si potrà visitare fino all'8 settembre 2024, raccoglie le opere di: Adalberto Abbate, Salvatore Arancio, Francesco Bellina, Carmelo Bongiorno, Iole Carollo, Gianni Cipriano, Danilo Currò, Gianni Cusumano, Francesco De Grandi, Alessandro Di Giugno, Andrea Di Marco, Daniele Franzella, Stefania Galegati, Silvia Giambrone, Adriano La Licata, Ignazio Mortellaro, Pietro Motisi, Carmelo Nicosia, Giulia Parlato, Lia Pasqualino, Turi Rapisarda, Sandro Scalia, Fabio Sgroi, Studio Descrittivo di Base  (Antonio Nuvoli, Antonio Orlando, Alessandro Di Giugno), Nerina Toci, Sergio Zavattieri. E contributi di: Letizia Battaglia, Giorgio Bertelli, Tano Cuva, Giuseppe Leone, Uliano Lucas, Melo Minnella, Walter Mori, Federico Patellani, Angelo Pitrone, Ferdinando Scianna.

La mostra è un progetto che ruota intorno alla natura dell'immagine fotografica, messa in relazione con la forza del verso poetico: concepita come un atlante aperto e in divenire, in cui convivono poesia e fotografia contemporanee, "Solo che amore ti colpisca" mette insieme le ricerche di alcuni artisti e poeti siciliani, tra maestri, autori di media generazione ed emergenti: figure tutte diverse, dialetticamente connesse secondo sottili corrispondenze, per contrasto o per assonanza. Nei loro sguardi echeggia la sostanza di quell'"isola plurale", mirabilmente raccontata da Gesualdo Bufalino.

Le mani di Salvatore Quasimodo posate su di un manoscritto autografo di Federico Patellani, 1964 - Archivio Federico Patellani, Regione Lombardia - Museo di fotografia contemporanea (Cinisello Balsamo)
Le mani di Salvatore Quasimodo posate su di un manoscritto autografo di Federico Patellani, 1964 - Archivio Federico Patellani, Regione Lombardia - Museo di fotografia contemporanea (Cinisello Balsamo)

"Ricorda che puoi essere l'essere dell'essere / solo che amore ti colpisca bene alle viscere. Citando una celebre lirica di Salvatore Quasimodo e immaginando questo invocato "amore" come motore primordiale, tra le leggi di natura e il regime dell'occhio e dello spirito, fotografia e poesia si specchiano l'una nell'altra. "Scrittura di luce" la prima, nel suo significato etimologico, ovvero traccia di sé che la realtà produce per mezzo del sole; scrittura luminosa la seconda, "combinazione di vocali e di consonanti nella quale è entrata una luce", per usare le parole di Ungaretti, che in questa luce rintracciava la verità della poesia stessa", così scrive la curatrice, Helga Marsala, che a proposito del criterio alla base della scelta degli artisti, aggiunge: "Nell'era della comunicazione, in cui tutto è immagine e tutto esiste in funzione delle immagini, la fotografia – che è stata rivoluzione decisiva nel cuore della modernità - non è semplicemente un linguaggio, ma è cifra stessa, cangiante e multiforme, del reale. Questa mostra sceglie dunque di utilizzarla come spunto concettuale, estetico, filosofico, antropologico, oltre che come pratica artistica. E lo fa includendo anche artisti non fotografi o non esclusivamente fotografi, ad esempio interessati al recupero e alla trasformazione di materiali d'archivio. Tutti autori, in ogni caso, scelti per la forza del loro sguardo e per la capacità di sperimentare in modo profondo, personale, perseguendo una qualche forma di poesia".

Orari in cui poter visitare la mostra: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 17:30 (ultimo ingresso alle 17) - prime domeniche del mese (7 luglio, 4 agosto, 1 settembre) dalle 9:00 alle 13:00 (ultimo ingresso alle 12.30)

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