"Tempus Fugit" di Ruth Kemna a Palazzo Bonocore, Palermo

Mercoledì 29 maggio (ore 19:00) a Palazzo Bonocore, a Palermo, va in scena il concerto della violista tedesca Ruth Kemna dal titolo "Tempus Fugit".

Il programma del concerto:
Henry Vieuxtemps - Capriccio per viola sola in do minore (3 min)
Paul Hindemith - Sonata per viola sola, op. 25 n. 1 (15 min)
Garth Knox - Etude No 8 per viola sola, "Up, down, sideaways, around" (3 min)
Max Reger - Suite per viola sola n. 1 in sol minore op. 131d (13 min)
Ruth Kemna - "Tempus Fugit" per viola, violino elettrico e voce (8 min)

Ph Francesco Bellina

Noi esseri umani non siamo ancora riusciti a imparare a percepire il futuro abbastanza lontano da poter prevedere gli effetti delle nostre azioni. Siamo spesso intrappolati in un presente fatalista che lascia poco spazio alle utopie e alle visioni insolite del futuro... Ma nel suono, nel rumore, se ascoltiamo attentamente, possiamo a volte attraversare la piccola porta del tempo che si è fermato e ritrovarci nello spazio sconfinato della nostra immaginazione e delle sensazioni che significano il mondo reale.

La performance solista "Tempus Fugit" di Ruth Kemna crea uno spazio di rifugio per nuove utopie per un breve periodo nel suono della sua viola, del violino elettrico e della sua voce. Le composizioni di Hindemith, Reger, Knox e Vieuxtemps sono tutte pensate per esplorare la grande diversità tonale della viola, che è stata scoperta come strumento solista. Questi suoni si intrecciano con la composizione di Ruth Kemna "Tempus Fugit" per viola sola, che si sviluppa sul tappeto sonoro di un violino elettrico.

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Ruth Kemna è una giovane artista, violista, performer e regista. La sua ricerca è caratterizzato da progetti interdisciplinari che combinano danza, teatro, video e circo con la musica contemporanea e il suo rapporto con la natura e la società.
Ha studiato presso l'Università di Musica, Teatro e Media di Hannover, la Guildhall School of Music and Theatre di Londra e l'Università Mozarteum di Salisburgo e ha conseguito master in Viola e Applied Theatre.

È membro del collettivo di artisti Group 50:50 tra la Repubblica Democratica del Congo, la Svizzera e la Germania, che crea progetti di teatro musicale attivista in contesti post-coloniali.

Da molti anni sviluppa le sue performance e i suoi progetti di installazione in cui musica e suoni, testi e video si combinano con idee utopiche, immagini fantastiche e azioni attiviste che richiamano l'attenzione sulle ingiustizie sociali e sull'inquinamento ambientale. Inoltre con l'azienda agricola di famiglia, cerca approcci artistici per illuminare il rapporto umano con la cultura agraria e il lavoro agricolo.
Un altro punto focale del suo lavoro è lo sviluppo di progetti transnazionali nell'aera del Mediterraneo come ponte tra il continente africano ed europeo.