A Villafrati (PA) va in scena la I edizione del "Festival del Baglio"

Dal 15 al 29 luglio, al Teatro del Baglio di Villafrati (PA) andrà in scena la prima edizione del FESTIVAL DEL BAGLIO, un evento culturale unico dedicato alla celebrazione della diversità culturale e della ricchezza delle terre che si affacciano su questo mare.

Il festival, ideato per promuovere l'unità nella diversità e l'interazione tra le diverse culture mediterranee, offre un programma ricco di spettacoli di danza, musica, narrazione e teatro, legati tutti da un'intenzione: sottolineare l'importanza dell'integrazione culturale come mezzo per combattere la sfiducia, l'insicurezza e il razzismo, mostrando come l'arte possa essere uno strumento potente per promuovere la comprensione e l'accoglienza.

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Lunedì 15 Luglio (ore 21:30)
"IL RITMO DELL'ANIMA"

Lo spettacolo di flamenco "Il Ritmo dell'Anima" di Carmen Pancamo - Coral Arte, esplora le emozioni umane attraverso il linguaggio universale della musica e della danza. Accompagnati dal battere del cajon, dal toque della chitarra e dal cante del flamenco, gli artisti di Coral Arte Flamenco trasportano il pubblico in un viaggio emozionale, dove ogni movimento e ogni nota raccontano una storia. Dove le emozioni prendono forma e i moti dell'animo umano, attraverso la dinamica dei corpi, attraverso il movimento nelle spazio scenico, attraverso il ritmo percussivo dei piedi e delle palmas, e con il cante flamenco, diventa fiesta e rappresentazione.

Martedì 16 Luglio (ore 21:30)
"IL DERVISCIO DI BUKHARA"

Scritto e diretto da Alberto Samonà, "Il Derviscio di Bukhara" accompagna il pubblico in un incontro fra tradizioni che è metafora di un viaggio lungo la "Via della Seta", di cui la città di Bukhara è tappa fondamentale, meta di viaggiatori di ogni provenienza che attraversavano vasti territori su questa rotta che congiunge, spiritualmente e culturalmente, Oriente e Occidente, fino al Mediterraneo.

Venerdì 19 Luglio (ore 21:30)
"VIVERE DIVERSI"

"Vivere diVersi" è liberamente tratto dall'Odissea di Omero, dall'Ulysses di James Joyce e da un racconto di Katherine Mansfield, intitolato "Il Canarino". Questa composizione, arricchita dalla regia, canto e recitazione di Miriam di Palma, con la musica e la chitarra di Nino Giannotta, e la scenografia di Iolanda Bologna, è un intreccio di tre donne iconiche: Molly (la Penelope di Joyce), Penelope stessa e Maria, che si ritrovano a condividere una casa di riposo, un luogo simbolico dove le loro vite e storie si intrecciano.

Sabato 20 Luglio (ore 21:30)
DOUDOU GROUP

Doudou Diouf, musicista e ballerino senegalese, ormai conosciuto a Palermo come colui che rappresenta l'Africa nella nostra realtà, ancora una volta darà la possibilità a tutti di conoscere un poco della sua cultura, attraverso il suo spettacolo ma anche attraverso una speciale degustazione. Lo spettacolo di musica del gruppo DOUDOU GROUP è un racconto bellissimo che Doudou fa attraverso le melodie da lui composte della cultura Africana, passando dal Senegal al Mali, dalla Guinea alla Costa d'Avorio. Con la sua chitarra canta in wolof e in francese, parla di vita e di tradizioni, attraverso anche la collaborazione dei musicisti che lo accompagnano con il basso, i tamburi africani, le congas e il coro. [Durante il concerto sono inclusi due interventi di danze tradizionali con abiti tipici].

Domenica 21 Luglio (ore 21:30)
"LAMPEDUSA BEACH"

Scritto e diretto da Lina Prosa, questo monologo intenso e toccante segue la scomparsa in mare di Shauba, una giovane africana naufragata al largo di Lampedusa, mentre racconta e ripercorre la sua esperienza, il sogno di una vita migliore e le ingiustizie del mondo.
Prima dello spettacolo, alle ore 17:30, Lina Prosa presenterà il suo nuovo libro, intitolato "Teatro", una raccolta contenente gran parte della sua drammaturgia, in cui emerge la sua idea precisa di scrittura, una continua peregrinazione alla ricerca di un impossibile riposo.

Lunedì 22 e martedì 23 Luglio (ore 18:00) - Ingresso gratuito
STORYLESS... BLEAD

Un workshop teatrale che culmina nello spettacolo "Storyless…Blead" diretto da Abderrahmen Cherif, offrendo un'esperienza teatrale di espressione artistica e performance drammatica. Si tratta di un'esperienza teatrale che porta gli spettatori in un mondo onirico fatto di gesti, suoni e immagini in movimento. "Blead il Clown" è un personaggio che naviga tra identità miste, utilizzando un linguaggio originale che si rivolge al bambino interiore di ogni spettatore.

Sabato 27 Luglio (ore 21:30)
"ACQUASANTA"

Scritto e diretto da Emma Dante, "Acquasanta" esplora la povertà e la solitudine attraverso la storia di un marinaio che rievoca i ricordi della sua vita da mozzo. Lo spettacolo ha in Carmine Maringola il suo cardine. L'attore napoletano veste i panni del mezzo mozzo di una nave. Non ha nome, bensì un soprannome, "'o spicchiato", e veste una maglietta con dei buchi, pantaloni di tela e un paio di occhiali. Maringola è la scena. Da quando il pubblico entra in teatro, fino alla sua completa uscita, l'uomo è seduto sulla prua della nave, posta sul proscenio, legato a tre ancore fissate su un asse di ferro nella parte alta della scena.
L'attore, inoltre, interpreta altri due personaggi: un marinaio vestito uguale a "'o spicchiato", con in più un copricapo. Questo si pone sulla sinistra e il suo divertimento principale è burlarsi e vessare il mozzo. Alla destra, invece, appare e scompare il Capitano, sempre impersonato da Maringola, che si distingue per il cappello graduato e per gli occhiali a monocolo. Anche lui non vede di buon occhio "'o spicchiato".

Lunedì 29 Luglio (ore 21:30)
MEDEA

Luciano Violante presenta una rilettura contemporanea del mito di Medea, interpretata da Viola Graziosi con la regia di Giuseppe Dipasquale, esplorando temi di dignità e autodeterminazione. Rilettura che continua a provocare e interrogare il pubblico moderno. La protagonista, Medea, è una Madre, Regina, e Maga semi-divina, che compie un gesto efferato: l'uccisione dei propri figli. Questo atto estremo viene eseguito per sottrarre i figli a una vita di schiavitù sotto il padre Giasone, che li avrebbe condannati a una vita senza dignità. Medea sceglie la dignità sopra la vita stessa, un tema che risuona profondamente nella nostra società moderna.

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