Abbiamo Tutto Manca il Resto... "Odissea Sicilia" ad Aragona e Favara
I edizione della Quadriennale transdisciplinare diffusa dedicata alla Sicilia a cura di Farm Cultural Park
Quando
venerdì 21 giugno 2024Denunciamo, combattiamo, trasformiamo con l'Arte. È questa l'ambizione di "Abbiamo Tutto Manca il Resto", la prima edizione della Quadriennale transdisciplinare diffusa dedicata alla Sicilia e organizzata da Farm Cultural Park con il supporto di Di Stefano Dolciaria, due realtà siciliane che nel corso di questi anni, in modi differenti, hanno cercato di raccontare la Sicilia contemporanea, lasciando da parte i luoghi comuni e gli stereotipi e dando spazio a chi ha scelto di restare in questa isola così controversa e di creare qualcosa di bello e di buono.
Dopo il successo dell'opening del 12 maggio scorso dei Padiglioni di "Abbiamo Tutto Manca il Resto" a Mazzarino, tutto è pronto per una nuova "ODISSEA SICILIA" con tantissimi prestigiosi ospiti internazionali. Per tutto il mese, quindi, un vero e proprio delirio diffuso in tutta la Sicilia per la preparazione del weekend del 20-22 giugno per tre giorni di Odissea tra Catania, Aragona, Favara e Gela.
VENERDÌ 21 GIUGNO - ARAGONA e FAVARA
Venerdì alle 12:00, l'appuntamento è ad Aragona, in collaborazione con il Comune di Aragona, per aprire il cantiere dell'Auditorium Incompiuto - opera pubblica mai completata, da circa trent'anni immutata - e iniziare un processo partecipato per immaginare una nuova destinazione a servizio degli Aragonesi insieme a un super collettivo formato da Alterazioni Video, Analogique, Fosbury Architecture e il Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell'Università di Palermo.
Ancora venerdì, nel pomeriggio a Favara alle 18:00 inaugurazione al Castello della mostra "Nuove Normalità" nella quale 70 progettisti raccontano l'architettura italiana che pensa al prossimo futuro e, alle 19:00, proseguono i festeggiamenti per i 14 anni di Farm con l'opening di tutti i numerosi Padiglioni di "Abbiamo Tutto Manca il Resto", con Padiglioni, opere e installazioni di Agnese Canicattì, Angelo De Grande, Angelo Salemi, Anna Amalfi, Antonio Panarisi, Carmelo Navarra, Danila Mancuso, Giovanni Iudice, Giuseppe Arezzi, Giuseppe De Michele, Giuseppe Veneziano, il collettivo HACKATAO+Insight, Jérémy Depuydt e Giuseppe Accardo, Loredana Longo, Lorenzo Maniscalco, Lorenzo Romano e Azzurra Messina, Alessandra Rigano ed Elisa Raciti del collettivo Avajia per Marea, Marco Siciliano, Maria Donata Bologna, Nuuco, Giuseppe Guerrera, Roberto Caccamo, Salvatore Cappello, Sara Vattano, il collettivo Societas, il collettivo neu [nòi], il collettivo Transition For, Vlady e Vanessa Alessi.
Non potevano mancare neanche quest'anno gli amici della Muffuletteria con il "Muffuletto Pride" con un messaggio molto chiaro: andare oltre le apparenze.
Può una mostra diventare uno strumento di riflessione politica per la Sicilia?
"Abbiamo Tutto Manca il Resto" è un nuovo progetto quadriennale di Farm Cultural Park che, lungi dal voler essere una retrospettiva sulla condizione dell'arte contemporanea in Sicilia, vuole diventare una piattaforma per esplorare le contraddizioni della nostra amata Isola e un faro di cambiamento, dove idee audaci e visioni innovative si intrecciano per creare una Sicilia migliore.
La mostra diffusa nel tempo e nello spazio, coinvolge artisti, fotografi, architetti, designer, scenografi, videomaker, imprenditori sociali e, persino, fisici quantistici e giuristi creativi di diverse generazioni, che andando molto oltre una tradizionale mostra, affronteranno temi come quello della diaspora che sta spopolando la Sicilia con 560mila giovani andati via negli ultimi dieci anni; della migrazione, cercando di ripensare luoghi, politiche e pratiche di accoglienza; e delle opere pubbliche incompiute e costruire una proposta di legge da presentare in Parlamento.
La mostra ospiterà opere, installazioni e riflessioni su identità e stereotipi della nostra Isola, mafie e burocrazie ottuse, natura e cambiamento climatico, condizione femminile e parità di genere; racconterà "l'abbiamo tutto" con slanci per qualcuno ingenui di speranza e "il manca il resto" con la crudezza dei dati che inchiodano sempre le province Siciliane sempre agli ultimi posti delle classifiche sulla qualità della vita. Ricorrerà persino all'intelligenza artificiale per trasportarci in luoghi surreali con una nuova popolazione di abitanti misteriosi.