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Berlino-Palermo: Musica chiama Libertà

L'ensemble Sistanagila e il gruppo siciliano Donna Chiama Libertà per un nuovo programma musicale che attraversa confini e divieti

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Quando
venerdì 17 maggio 2024

Venerdì 17 maggio (ore 20:30), nella Chiesa Sant'Andrea degli Aromatari (Piazza Sant'Andrea 4, Palermo), viene presentato il nuovo programma musicale nato dall'incontro tra l'ensemble Sistanagila e il gruppo siciliano Donna Chiama Libertà.

"La musica è il suono del coraggio e della libertà. Non ha religione né etnia. Per questo motivo attraversa tutti i confini e i divieti e raggiunge la sua destinazione. La musica è i mille colori della natura ed è libera come è libera la natura" - Nûdem Durak, cantante curda imprigionata a Bayburt, in Turchia, per aver cantato nella sua lingua.

Nûdem Durak

Questa frase è stata scritta da Nûdem Durak al gruppo Donna Chiama Libertà, che intrattiene con la musicista un rapporto epistolare. In Sicilia come altrove, la musica ha sempre avuto una forte componente politica ed è sempre stata influenzata dalle tradizioni musicali dei suoi conquistatori: le tradizioni del melos greco, del maqam arabo, dell'innodia bizantina e dei canti d'amore dei trovatori fanno parte del patrimonio musicale siciliano.

Sistanagila è un ensemble nato a Berlino e composto da musicisti iraniani e israeliani. Sostenuto dal programma di finanziamento europeo Culture Moves Europe, l'ensemble ha deciso di ampliare i suoi orizzonti culturali e musicali ispirandosi alla musica tradizionale e medievale siciliana, in dialogo con il gruppo siciliano Donna Chiama Libertà, che ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International Italia. Da questo incontro nasce un nuovo programma ispirato alla musica tradizionale e medievale della Sicilia, principalmente influenzata dal maqam, il sistema di modalità melodiche della musica araba tradizionale.

INGRESSO LIBERO

Ensemble Sistanagila - ph Nikolaj Lund
ph © Nikolaj Lund

SISTANAGILA - Formato da Yuval Halpern (direzione, voce), Jawad Salkhordeh (percussioni), Hemad Mansouri (chitarra), Avi Albers Ben Chamo (basso) e Omri Abramov (sassofono), l'ensemble utilizza melodie folcloristiche e religiose della musica klezmer, sefardita e persiana tradizionale, nonché composizioni moderne e classiche. Le diverse melodie e motivi, riarrangiati con influenze che vanno dal flamenco al jazz, si fondono in una musica che crea qualcosa di completamente nuovo e getta un ponte tra due mondi.

Ensemble Sistanagila - ph Nikolaj Lund

Sistanagila si è esibito numerose volte in Germania, ad esempio alla Philharmonie di Berlino, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Gewandhaus di Lipsia e al Ruhrfestspiele, e ha realizzato dei concerti all'estero con un ottimo riscontro da parte della stampa, con articoli pubblicati da Der Spiegel, Süddeutsche Zeitung, NPR, BR, HR e Deutschlandfunk Kultur. Ha pubblicato due album: nel più recente, "Urub" ("tramonto" in farsi), i musicisti di Sistanagila riflettono su due generi centrali del loro lavoro musicale, entrambi emersi da contesti culturali emarginati: il jazz e il klezmer. Il risultato è una musica audace, che celebra due mondi e culture musicali gemelle nel loro eclettismo e nella loro innovazione.

Donna Chiama Libertà - Bruna Perraro e Giana Guaiana

DONNA CHIAMA LIBERTÀ - È un collettivo di musiciste fondato da Bruna Perraro (voce e flauto traverso) e Giana Guaiana (voce, chitarra, percussioni), che propone concerti-reading nello stile musicale tradizionale della Sicilia, influenzato da suoni e melodie mediorientali. Il progetto "Donna Chiama Libertà" ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International Italia ed è stato presentato per la prima volta in Friuli-Venezia Giulia al festival Vicino/Lontano nel 2021. In seguito, è stato presentato in altri contesti in Friuli-Venezia Giulia, nel Lazio e in Sicilia.

Donna Chiama Libertà

Il gruppo si ispira alle parole e all'esempio di alcune donne invisibili ma rivoluzionarie, che si ribellano con coraggio a una mentalità penalizzante e ostile, cercano di restituire loro la voce rubata: in particolare, si tratta di donne che sono state quasi tutte ingiustamente imprigionate:
Nazik al-Mala'ika, Iraq. Poeta (1922-2007)
Loujain al-Hathloul, Arabia Saudita. Attivista pacifista, 33 anni
Parwana Amir, Afghanistan. Giornalista, 19 anni
Nûdem Durak, Turchia. Cantante curda, 35 anni
Sanaa Seif, Egitto. Attivista, 29 anni
Hallel Rabin, Israele, Pacifista, 20 anni
Bushra Al-Taweel, Palestina. Fotogiornalista, 29 anni
Sepideh Gholian, Iran. Giornalista, 25 anni

I brani proposti da Donna Chiama Libertà sono un intreccio di canzoni tradizionali, canzoni d'autore e canzoni autografe, che si alternano alla presentazione di immagini e alla lettura di citazioni e biografie delle donne a cui si ispirano. Tra queste, il gruppo ha prestato una particolare attenzione alla cantante curda Nûdem Durak, alla giornalista iraniana Sepideh Gholian, alla pacifista palestinese Bushra Al-Taweel, e all'obiettrice di coscienza israeliana Halel Rabin.

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