La violinista Veriko Tchumburidze al Teatro Bellini di Catania
Giovane ed apprezzato talento internazionale, la violinista si esibirà con l'Orchestra del Conservatorio "V. Bellini" diretta da Antonino Manuli
Quando
domenica 10 novembre 2024Domenica 10 novembre (ore 21:00) sul palco del Teatro Massimo Bellini di Catania la violinista Veriko Tchumburidze si esibisce insieme all'Orchestra Sinfonica del Conservatorio "V. Bellini", guidata dalla bacchetta di Antonino Manuli.
In programma:
Aram Khachaturian (Tblisi 1903 - Mosca 1978) - Concerto per Violino e Orchestra
Sergej Rachmaninov (Staraja Russa, 1873 - Beverly Hills, 1943) - Sinfonia n.2 mi minore, Op. 27
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Il concerto è l'occasione per ascoltare lo splendido concerto di Aram Khachaturian per violino ed orchestra di cui la Tchumburidze è specialista. Composto nell'estate del 1940, vince l'anno successivo il Premio Stalin per le arti. L'Armenia natale costituisce lo sfondo di riferimento di uno dei brani più celebri della letteratura per violino, in cui si fondono melodie di inebriante vitalismo, alternate a oasi liriche di carattere più languido e introspettivo. È un lavoro cui l'autore attende «senza alcuno sforzo, tanto che le melodie affioravano in abbondanza e avevo a stento il tempo di rimetterle in ordine».
Segue, la Sinfonia n. 2 in mi minore, op. 27, di Sergej Rachmaninov. L'opera vede la luce a partire dall'autunno del 1906 in Germania, a Dresda, dove il musicista si ritira con la famiglia, durante il periodo estivo, per dedicarsi alla composizione, alla quale non può attendere durante il frenetico periodo in cui dirige al Teatro Bol'šoj di Mosca. Tenuta a battesimo al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 26 gennaio del 1908 - sul podio l'autore stesso - e dedicata a Sergej Taneev, maestro del compositore, la Seconda Sinfonia avrebbe vinto l'anno successivo i 1000 rubli del Premio Glinka, secondo classificato Aleksandr Skrjabin con il suo Poema dell'estasi. L'opera, che si inscrive nel solco del sinfonismo tardo-romantico di Čajkovskij, «cattura l'ascoltatore con la sua infinita ricchezza di contrasti - scrive un critico dell'epoca -. Nel suo sviluppo tematico cambia i suoi colori come un camaleonte, e tuttavia rimane trasparente e coerente.»
Veriko Tchumburidze - Giovane talento sempre più affermata sulla scena internazionale, Veriko Tchumburidze è nata in una famiglia musicale georgiana ad Adana, nel sud della Turchia, e ha iniziato a suonare il violino all'età di tre anni e mezzo con sua madre. Nel 2010 ha iniziato a studiare con Dora Schwarzberg presso l'Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Vienna. Da quando ha vinto il Concorso di Violino Henryk Wieniawski 2016 all'età di 20 anni, Veriko Tchumburidze ha costruito una reputazione internazionale come solista di grande fascino e musicista da camera. Nel 2012 ha vinto la medaglia d'oro al Concorso Internazionale Tchaikovsky per giovani musicisti di Montreux. Si è esibita con la Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra, Brandenburgisches Staatsorchester Frankfurt (Oder), Orchester Musikkollegium Winterthur, Cape Town Philharmonic Orchestra, Mariinsky Theatre Orchestra, Melbourne Symphony Orchestra (Sidney Myer Music Bowl), Lahti Symphony Orchestra e Sinfonia Varsovia, nonché la Munich Chamber Orchestra e la Zurich Chamber Orchestra. Ha collaborato con direttori come Łukasz Borowicz, Ruben Gazarian, Sascha Goetzel, Howard Griffiths, Gemma New, Michael Sanderling, Aziz Shoskakimov e Dima Slobodeniouk. Dal 2016 Veriko Tchumburidze suona un violino di Giambattista Guadagnini, realizzato a Milano nel 1756 e generosamente prestato dalla Deutsche Stiftung Musikleben.
Antonino Manuli - Nato a Messina, si è diplomato in Corno presso il Conservatorio A. Corelli della stessa città e successivamente ha vinto il concorso come cornista presso l'orchestra dell'E.A.R. teatro Massimo Bellini di Catania. Contemporaneamente ha studiato composizione con il Maestro Salvatore Chillemi e ha conseguito il Diploma di Direzione d'orchestra col massimo dei voti presso l'Accademia pescarese sotto la guida del Maestro Donato Renzetti, di cui è stato assistente in molte occasioni. Ha così iniziato la sua carriera, che lo ha visto sul podio dell'Orchestra Filarmonica George Enescu, dell'Orchestra Filarmonica di Arad, dell'Orchestra Sinfonica dell'Università di Nuevo Leon in Mexico, dell'Orchestra Sinfonica di Bacau, dell'Orchestra Sinfonica dell'Aquila, della Plainfield Simphonic Orchestra, dell'Orchestra Sinfonica di Pescara, dell'Orchestra Cantelli di Milano, dell'Orchestra d'Archi di Firenze, dell'Orchestra dei Nuovi Cameristi Italiani, dell'Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, dell'Orchestra di Catanzaro, dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo e di quella del teatro Massimo Bellini di Catania, dirigendo diverse formazioni orchestrali in Italia e negli USA. È titolare della cattedra di corno presso il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria.
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