Marco Cappelli e il Quartetto Gagliano al Teatro Politeama di Palermo

Lunedì 26 febbraio (ore 20:45) al Teatro Politeama di Palermo, per la stagione 23/24 degli Amici della Musica va in scena il concerto del chitarrista Marco Cappelli che si esibirà insieme al Quartetto Gagliano. Il poliedrico chitarrista insieme al quartetto d'archi eseguiranno il seguente programma:

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827) - Quartetto per archi n.2 in Sol maggiore op.18 n.2 (25'): Allegro | Adagio cantabile | Scherzo. Allegro | Allegro molto, quasi Presto
Ralph Towner (1932) - Migration per chitarra e archi (15')
Mario Castelnuovo - Tedesco (1895 - 1968) - Capriccio Diabolico op. 85 "Omaggio a Paganini" (9') per chitarra sola - Quintetto per chitarra e archi op. 143 (25'): Allegro, vivo e schietto | Andante mesto | Scherzo. Allegro con spirito, alla Marcia | Finale. Allegro con fuoco.

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Marco Cappelli (Napoli, 1965). "Dai miei maestri ho imparato l'importanza di tirar fuori il suono che ascoltiamo dentro noi stessi: lì non ci sono scaffali a dividere la musica in categorie e  non ci sono scelte oculate di carriera da seguire. C'è solo il suono."
Cappelli ha incontrato la prima chitarra all'età di 10 anni. Negli anni ha collaborato con Anthony Coleman, Michel Godard, Butch Morris, Mauro Pagani, Franco Piersanti, Jim Pugliese, Enrico Rava, Marc Ribot, Adam Rudolph, Elliott Sharp, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen, Cristina Zavalloni etc etc... Da alcuni anni divide il suo tempo fra Palermo (dove insegna chitarra classica al Conservatorio "Alessandro Scarlatti") e New York.

Carlo Dumont (violino), Sergio Carnevale (violino), Paolo Di Lorenzo (viola) e Manuela Albano (violoncello) sono il Quartetto Gagliano, che con il proprio nome rende omaggio alla più celebre famiglia di liutai napoletani. La prima formazione, che all'epoca portava un altro nome, iniziò a lavorare insieme nel 1987 grazie all'incoraggiamento del Gabrieli String Quartet di Londra. Nel 1995, dopo essere stato ascoltato dal Quartetto Alban Berg, il quartetto è stato invitato a perfezionarsi con loro presso la Musikhochschule di Lubecca (Germania), lavorando con Günter Pichler, Thomas Kakuska e Valentin Erben. Nel 1997 grazie all'"Amadeus Scholarship Fund", gli viene assegnata una borsa di studio che gli consente di studiare con il Quartetto Amadeus presso la Royal Academy of Music di Londra.
Il quartetto, il cui repertorio spazia da "L'Arte della Fuga" di J.S.Bach fino alle più recenti avanguardie, con l'obiettivo di ampliare il repertorio tradizionale, si dedica costantemente al lavoro di ricerca per la riscoperta della musica da camera di autori di scuola napoletana (Giuseppe Martucci, Franco Alfano, Alessandro e Achille Longo, Mario Pilati, etc.), eseguendo e registrando lavori spesso inediti.