Palazzo Biscari risuona di "Magie Barocche"
Per il festival di musiche barocche le esibizioni del Collegium Musicum Catania e dell'Ensemble SìBarÒ
Quando
domenica 03 novembre 2024Domenica 3 novembre, a Palazzo Biscari, a Catania, per il 14° Festival Magie Barocche si esibiranno, alle ore 19:00, il Collegium Musicum Catania con il concerto intitolato "Il caro Sassone" con musiche di Johann Adolf Hasse e, alle ore 20:30, l'Ensemble SìBarÒ con il concerto intitolato "Aerofoni e vocalità nell'Europa del XVIII secolo" con musiche di Bartolomeo Conti.
Il Collegium Musicum Catania propone un repertorio che va dal tardo barocco al primo romanticismo. Tema del programma il compositore tedesco Adolphe Hasse, stimato dai suoi contemporanei che scelse l'Italia per la sua formazione e dove venne soprannominato "il caro sassone".
Johann Adolf Hasse (Bergedorf 1699 - Venezia 1783) - Concerto in Sol maggiore per flauto, 2 violini e basso continuo [Allegro - Largo - Allegro] | Concerto in Fa maggiore per oboe, chalumeau, fagotto e basso continuo [Adagio - Allegretto (fuga) - Adagio - Allegretto ma poco]
Teresa Lombardo (I° violino), Dario Militano (II° violino), Angelo Litrico (chalumeau), Enrico Luca (traversiere), Gioacchino Comparetto (oboe), Mario Licciardello (fagotto), Francesco Parente (violoncello), Andrea Marchiol (cembalo).
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Con la Sicily Baroque Orchestra (SìBarÒ) si potrà ascoltare un saggio sulla ricerca timbrica sugli interrogativi sull'estetica e la prassi in uso tra Seicento e Settecento, elementi che hanno spinto gli interpreti di questo ensemble ad una più attenta lettura del repertorio musicale appartenente alla tradizione colta. Lo spirito del Barocco era un insieme di dinamismo ed avventura, opulenza e monumentalità, ed ha abbracciato un periodo che ha attraversato più di un secolo e mezzo di storia. SìBarÓ è più attento al periodo tardo e propone su strumenti originali, o copie fedeli dell'epoca, un repertorio cha va dal barocco allo stile galante, con particolare attenzione a partiture che vedono l'uso di fiati ed in alcuni casi l'uso di strumenti, quali lo chalumeau, che in tempi recenti hanno riconquistato l'attenzione degli interpreti dopo secoli di oblio.
Francesco Bartolomeo Conti (Firenze 1681 - Vienna 1732) - Cantata "Tra queste umbrose piante" per soprano, 2 violini, chalumeau, traversiere, 2 oboi e basso continuo.
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