A Sciacca il Carnevale più famoso di Sicilia
Carri allegorici accompagnati da centinaia di gruppi in costume in un vortice di musica e balli
Musica, danza, colori, maschere, carri allegorici, una pioggia di coriandoli e stelle filanti, animeranno (il 13 e poi dal 16 al 18 Febbraio) le vie di Sciacca in occasione del Carnevale. Centinaia di gruppi in costume e un'imponente partecipazione popolare daranno vita alla più famosa manifestazione carnascialesca siciliana.
In città si respirerà aria di festa in un continuo brulicare di maschere, in un variegato spettacolo di colori e in un travolgente vortice di musiche e di balli. Queste le caratteristiche che hanno reso unico e speciale il Carnevale di Sciacca, distinguendolo nettamente da altre manifestazioni più famose come quelle di Viareggio, Putignano e Venezia.
Il Carnevale saccense risale al XVI secolo e probabilmente deriva dal Carnevale fiorentino, come testimoniano una serie di documenti storici.
Nel corso dei secoli la festa si è evoluta assumendo connotazioni e temi ogni volta diversi, ma conservando sempre e comunque quelle caratteristiche che lo rendono originale: la partecipazione di pubblico, la satira che trae spunto dall'attualità, la denuncia del disagio economico e sociale.
Negli ultimi decenni, la manifestazione ha assunto sempre più la fisionomia di un vero e proprio spettacolo che prende il via il Giovedì grasso. Ad aprire le danze è Peppe 'Nappa, maschera tipica che inviterà la gente a divertirsi dimenticando così ogni problema. Durante la sfilata la maschera distribuirà salsiccia, vino e caramelle a volontà al pubblico per esprimere ospitalità al forestiero. Nei giorni di Sabato, Domenica, Lunedì e Martedì insieme allo spettacolo offerto da Peppe 'Nappa si possono ammirare i magnifici carri allegorici.
La struttura di un carro allegorico oggi è molto più elaborata rispetto al passato: le fragili strutture in legno infatti, sono state sostituite dal ferro per resistere meglio alle intemperie e le moderne tecnologie hanno permesso di creare figure in movimento. Ogni carro è legato ad un inno, a un gruppo in maschera che cantando si esibisce per le strade principali e a un copione messo in scena da attori dilettanti sul palco. Il gruppo si occupa anche delle coreografie e degli effetti scenici.
"Exportiamo", carro del Carnevale di Sciacca 2016 | Foto di EndrexSoft - Opera propria, CC BY-SA 4.0
Tutti questi elementi contribuiscono a determinare il grande successo del Carnevale di Sciacca. Il merito di questo successo va attribuito sicuramente ai tanti artigiani e artisti locali: ceramisti, pittori, scultori, coreografi, poeti e musicisti che per mesi hanno lavorato alla realizzazione dei carri e delle maschere. Abilità, fantasia, spirito di sacrificio e voglia di divertirsi sono il segreto del successo.
La manifestazione si conclude domenica 18 febbraio nei pressi del Giardino del Museo del Carnevale con il rogo di Peppe 'Nappa che verrà bruciato mentre tutti si riuniranno attorno a lui danzando sulle note dell'inno in un grande girotondo e lanciando migliaia di martelli carnascialeschi sul pupo in fiamme.
Peppi 'Nappa, lu Re di lu cannalivari sciacchitanu
Negli anni '50, dopo il secondo conflitto mondiale, il senatore G. Molinari, volendo dare un volto nuovo al Carnevale di Sciacca, ebbe la brillante idea di creare una maschera simbolo che lo rappresentasse. Scelse quindi, tra le varie maschere tradizionali italiane quella di "Beppe Nappa" e da allora, ogni anno, il corteo mascherato è stato inaugurato da un carro raffigurante questo personaggio che invita al ballo e mentre sfila distribuisce salsicce, caramelle e vino. Alla fine della sfilata il pupo, staccato dalla piattaforma che lo aveva portato in giro per la città, viene bruciato al centro di piazza Scandaliato.