La Chiesa e l'ex Convento del Carmine a Marsala
Il monumento religioso più antico della Città oggi Pinacoteca Comunale
Verso la fine del 1100 un gruppo di Padri Carmelitani, giunti in Sicilia al seguito di Adelasia (vedova di Ruggero I e moglie di re Baldovino di Gerusalemme), si stabilirono a Marsala e qui costruirono il loro rifugio spirituale, accanto ad una torre di avvistamento nell'odierna Piazza Carmine.
Il Convento, che è in assoluto il monumento religioso più antico di Marsala, col passare dei secoli ha subito vari rifacimenti che ne hanno alterato la fisionomia.
La storia dell'intero complesso è ancora da approfondire e dai reperti trovati durante il restauro si possono individuare alcuni momenti significativi. Esso rivela una stratificazione di stili ed elementi architettonici provenienti da epoche diverse: il nucleo è del 1300, il Chiostro al 1700 e l'ultima ricostruzione risale al 1800.
Molto probabilmente il nucleo originario della costruzione risale alla fine del 1300 da quello che si evince dall'arco ritrovato all'angolo Est dell'attuale chiosco e dal muro divisorio tra le due sale poste anch'esse ad Est. Il chiostro ospita tre arcate risalenti al 1500 e tre colonne mozzate che sostengono le arcate del 1700.
La struttura attuale del complesso è riconducibile al XIX secolo perché precedentemente, in seguito ad un terremoto, l'edificio era stato gravemente danneggiato dal crollo del portico d'ingresso, di una sala ad esso adiacente e di un antico scalone di accesso al primo piano. L'edificio fu ricostruito nel 1837 come è attestato sulle due lapidi poste ai lati del nuovo scalone di accesso.
Dopo l'arrivo di Garibaldi in Sicilia e l'annessione dell'isola al Regno d'Italia, lo stato incamerò tutti i beni della Chiesa e il Convento venne destinato a Caserma dei Carabinieri.
La grande sala a sinistra del portico d'ingresso venne adibita a stalla, furono ricostruite le mangiatoie e il pavimento acciottolato. Nel XIX secolo il Monastero si andò progressivamente deteriorando fino a quando un attento restauro lo ha riportato alla luce ed alla sua antica bellezza.
Dal XIX secolo l'ex Convento del Carmine, con l'attigua chiesa, ha subito alterne vicende tra cui la costruzione di un secondo piano che ne alterò del tutto la fisionomia, ma in breve tempo fu demolito per ordine delle autorità competenti.
Dopo quest'ultimo intervento il complesso venne lasciato nel più totale abbandono come testimoniano le fotografie anteriori al restauro e si andò progressivamente deteriorando, anche per effetto dei danni arrecati dalle due grandi guerre che ne hanno indebolito notevolmente la struttura.
Nel 1960, a causa di un abbondante acquazzone crollarono parte del tetto e alcuni muri. Nel 1975 il Rotary Club di Marsala presentò un'istanza all'Intendenza di Finanza di Trapani per la cessione del bene demaniale ex Convento del Carmine per destinarlo a museo.
Dopo alcuni anni, il 9 dicembre 1981, avvenne la stipula dell'atto di cessione firmato dall'allora sindaco, Egidio Alagna. Contemporaneamente il Rotary Club di Marsala donò al Comune il progetto di massima per la ristrutturazione dell'ex Convento.
Dal giugno del 1994 all'aprile del 1996 il complesso ha subito un lungo restauro volto a irrobustire la struttura e restituire alla città di Marsala un vero e proprio gioiello architettonico.
Senza il restauro il monumento era destinato a una lunga agonia per la presenza di una fittissima vegetazione spontanea ad alto fusto che infestava tutti gli ambienti ricoprendo cornici, infiltrandosi nelle fondamenta, demolendo le volte, staccando contrafforti e infiltrandosi nelle sconnessure della pietra.
Inoltre il complesso era ridotto a un deposito dimenticato di altari, marmi, pietre tombali e materiali da discarica. Gli interventi precedenti volti a costruire contrafforti in tufo erano stati molto grossolani.
Il ritrovamento, durante i lavori di restauro, di alcuni reperti architettonici come tre archi trecenteschi, frammenti murali, affreschi di carattere sacro e funerario fuori dalla logica dell'impianto sia settecentesco che trecentesco, può fare ipotizzare la presenza di un luogo di culto paleocristiano come continuità di culti pagani precedenti.
Certo è che il monumento non si è ancora rivelato in tutte le sue valenze storiche. Sarebbe opportuno quindi, fare una campagna di scavi nelle are scoperte per accertare eventuali presenze archeologiche che possano meglio far comprendere la sua evoluzione architettonica.
Ultimati i lavori di restauro e di rifacimento, Marsala si è riappropriata di un gioiello architettonico che fa parte della sua storia. Due sale dell'ex Convento del Carmine sono state riservate al Comune e adibite a sale di rappresentanza del Sindaco per le celebrazioni di matrimoni civili, mentre tutte le altre sono state destinate dal 1986 all'ente Mostra di pittura Contemporanea Città di Marsala e alla Pinacoteca Comunale.
Numerose oggi le mostre di artisti di prestigio, italiani e stranieri, che si aggiungono alla ricca pinacoteca comunale.
INFO
Tel. 0923.713822
www.pinacotecamarsala.it
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