La Riserva Naturale del Vallone di Piano della Corte
L'ultimo lembo di foresta ripariale mediterranea rimasto in Sicilia
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Tra verdi altopiani e lievi colline che degradano dolcemente a valle si snoda il territorio di Agira, un grazioso centro agricolo a circa 35 km da Enna. Proprio in questa zona, su una vallata dei monti Erei centrali, tra i lembi della Rocca di Agira e l'abitato di Regalbuto, si trova la Riserva Naturale del Vallone di Piano della Corte, luogo suggestivo di rilevante pregio botanico e paesaggistico.
Nonostante il paesaggio agrario dei dintorni, costituito da vasti appezzamenti coltivati a cereali, sia stato selvaggiamente urbanizzato, il Vallone mantiene ancora il magnifico aspetto di una foresta ripariale originaria a galleria, con un corso d'acqua, asciutto per la maggior parte dell'anno, coperto da grovigli di fronde di salici, di pioppi, di oleandri e querce.
Per raggiungere la Riserva bisogna lasciare l'abitato di Agira e imboccare la statale 121 verso Enna, superare di circa 150 metri l'incrocio con la strada provinciale per Nicosia, sino a raggiunge sulla sinistra un bivio che porta al Vallone di Piano della Corte. Qui è consigliabile lasciare l'auto e proseguire a piedi per i sentieri che lo costeggiano per godere a pieno dello spettacolo che la natura offre ai visitatori.
La Riserva copre una superfice di circa 194,3 ettari, di cui 63,7 in zona A di riserva integrale e 130,6 in zona B di riserva generale, è raggiungibile anche a piedi da Agira e può essere visitata sia chiedendo agli uffici centrali dell'Università di Catania che la gestisce o al locale Circolo della Legambiente.
Aspetti idrogeologici
Il Vallone di Piano Corte si sviluppa per un tratto lungo più di 7 km sulle rive di un modesto torrente, le cui acque scendono da un crinale dei monti Erei per incanalarsi verso la Vallata del fiume Dittaino e da lì giungere al Simeto. Il carattere torrentizio del corso d'acqua e la natura del terreno fanno si che i versanti siano soggetti spesso ad un'intensa erosione e a frequenti frane.
Nel settore mediano del vallone l'affioramento di rocce sedimentarie impermeabili, le marne argillose azzurre, consentono la formazione di una serie di forre dove l'acqua ristagna per lungo tempo creando dei microambienti di straordinaria bellezza. La parte meridionale della valle è caratterizzata invece, da depositi alluvionali lasciati dal torrente che anticamente scorreva a quote più elevate di quelle odierne.
Flora e Fauna
L'ambiente è caratterizzato da una vegetazione rigogliosa e lungo le sue sponde è ancora possibile rinvenire la tipica vegetazione igrofila e quella erbacea anfibia a galleria che fino a qualche decennio fa caratterizzava tutti gli ambienti fluviali siciliani e che, insieme alla boscaglia ripariale, rende il Vallone un ambiente di grande pregio naturalistico.
In quest'oasi di pace e di fresco, interrotta solo da qualche strada interpoderale, è possibile ammirare la tifa, lo zigolo, la lisca marittima, il giunco ecc. La parte superiore della riserva, nel fondovalle, è ricoperta da una fitta boscaglia di pioppo, salice, querce, camedrio, lentisco e alterno, mentre il sottobosco è composto da vari arbusti e liane come il biancospino, la rosa selvatica, l'edera, lo stracciabraghe e la rosa di San Giovanni accompagnati da numerose specie erbacee tra cui l'equiseto e l'acanto. Ai margini del bosco si incontrano spesso folti cespugli di rovo e specie lianose che rendono difficoltoso il percorso.
Per quanto riguarda la fauna le farfalle sono presenti in grande quantità, arricchendo con i loro variopinti colori la bellezza di questi luoghi. Nel sottobosco e nei tronchi degli alberi trovano rifugio piccoli mammiferi come il coniglio, la volpe rossa, la donnola, il riccio, la crocidura sicula, l'istrice ecc. Negli ambienti più poveri di vegetazione vivono invece, i rettili tra cui ricordiamo il ramarro, la tarantola muraiola, il biacco, la lucertola siciliana o quella campestre ecc.
Nelle pozze d'acqua del fiume invece, vivono il rospo, il discoglosso e la rana dei fossi. Per quanto riguarda l'avifauna sono numerose le specie di uccelli tipici che hanno trovato qui il loro habitat ideale come la poiana, il gheppio, il barbagianni, la civetta, l'assiolo, l'averla capirossa, il gruccione, il codibugnolo siciliano, specie rara inserita nella Red List di animali da proteggere.
Il Laboratorio Naturalistico Ambientale
Chi decidesse di visitare la riserva non può assolutamente rinunciare a vedere il 'Laboratorio Naturalistico Ambientale' che si trova a Palazzo Giunta, splendido palazzo in stile liberty del centro storico di Agira. La struttura raccoglie numerosi materiali scientifici provenienti dai monti Erei come rocce e minerali sistemati all'interno di un suggestivo antro roccioso, campioni vegetali, funghi, collezioni entomologiche e un vasto campionario di vertebrati.
Inoltre sono ricostruiti vari habitat come quello del bosco ripariale dove trova riparo il Picchio rosso, quello della tana dell'Istrice, 'u trippaturi' il tipico ambiente aperto dove vive il coniglio, le crivellate pareti argillose rifugio del gruccione. Si potranno inoltre ammirare fotografie di ambienti naturali vari, avere informazioni sugli usi farmaceutici e artigianali delle piante più comuni mentre le scolaresche potranno consultare materiale didattico-divulgativo.