Monte Cammarata e Monte Gemini
Lungo i sentieri che attraversano il bosco sino alla cima più alta dei Monti Sicani
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Cammarata (AG) è un paese agricolo che sorge su una pittoresca rupe alle pendici di Monte Cammarata. Ai piedi dell'altra cima del monte, chiamato anche Gemini, cioè gemello, sorge invece, il paese di San Giovanni Gemini. Oltre a questi due paesini nel territorio della Riserva di Monte Cammarata si trova anche il centro abitato di Santo Stefano di Quisquina, noto perché ospita un santuario dedicato a Santa Rosalia, patrona di Palermo.
Immerso in un boschetto di querce, a 986 m. sul livello del mare, l'eremo fu costruito nella seconda metà del '700 addossato alla spelonca nella quale si era ritirata la Santa, figlia del signore di quelle terre, prima di trasferirsi sul Monte Pellegrino, a Palermo.
Foto www.fondoambiente.it
Dai tre comuni partono diversi percorsi che conducono a Monte Cammarata che con i suoi 1.578 metri d'altitudine rappresenta la vetta più alta dei Monti Sicani, sistema montuoso a cavallo tra le province di Agrigento e Palermo. Il monte si erge a ovest del centro abitato di Cammarata e nella sua area è stata istituita una riserva che comprende anche il Monte Gemini.
Foto magazine.snav.it
La Riserva Naturale Orientata Monte Cammarata rappresenta la sintesi perfetta di storia, cultura, archeologia e biodiversità, racchiusi in uno scrigno di natura incontaminato, sul quale l'Ente gestore (l'Azienda Regionale Foreste Demaniali Ufficio Provinciale di Agrigento) è intervenuto con una serie di opere tendenti a recuperare ciò che l'azione antropica aveva turbato esaltandone il patrimonio ambientale.
L'aspetto più interessante dell'area è quello botanico. In cima al monte crescono infatti, la camomilla delle Madonie, il senecione siciliano, la bivonea gialla, la salvia argentea, il giaggiolo siciliano e il dente di leone. Dai prati rigogliosi spuntano fiori multicolori tra i quali diverse specie di orchidee.
Monte Cammarata è caratterizzato da un clima prevalentemente mediterraneo. La frequente piovosità estiva, la presenza di neve alle quote più alte in inverno, le gelate e le nevicate tardive influenzano alcune volte positivamente altre negativamente, lo sviluppo dei funghi, la cui zona è ricchissima e della vegetazione in generale.
Pizzo della rondine, Monte Cammarata - Foto di markind | wikiloc
In questi boschi si possono osservare diverse specie di uccelli tra cui spiccano per la bellezza delle forme e dei colori la civetta, il picchio rosso maggiore e il codirossone. Il picchio rosso maggiore nidifica in buchi scavati nei tronchi degli alberi. Usa il becco per perforare la corteccia alla ricerca degli insetti di cui si nutre in estate. Sino a qualche decennio Monte Cammarata era frequentato anche da gracchi corallini, capovaccai e grifoni, questi ultimi scomparsi nel 1950.
Dominatori incontrastati sono i corvi imperiali, unici a rimanere anche durante il periodo di innevamento invernale. In questi cieli si librano la poiana e il gheppio mentre rare specie di falchi vi trovano il loro habitat ideale. Numerose sono anche le farfalle fra le quali ricordiamo il silvano azzurro e la vanessa multicolore.
La decisione di istituire la riserva è stato un modo per bloccare il degrado che negli ultimi 20 anni ha portato all'estinzione di diverse specie come il gracchio corallino, il capovaccaio e il nibbio reale.
Foto www.consorziodeitempli.ag.it
Su Monte Cammarata sono state realizzate anche diverse aree attrezzate. In un bellissimo bosco di conifere impiantate intorno agli anni '50, nella zona di Demanio Ledera, è stata realizzata la grande area attrezzata di Savochello-Monte Cammarata, divenuta meta obbligatoria degli escursionisti che visitano questi luoghi.
Per raggiungerla bisogna seguire la strada che da Santo Stefano di Quisquina porta a Cammarata. Giunti al demanio forestale denominato Ledera, si deve imboccare l'unica strada che conduce sulla cima del monte a 750 m. sul livello del mare. L'area è dotata anche di servizi igienici, punti di cottura, piste ciclabili e sentieri natura e può ospitare sino a 300 persone. Altra area attrezzata è quella di Buonanotte.
Si trova sempre nella zona di Ledera, all'interno di un bosco di pini, frassini, roverelle, cipressi e ornielli ad un altitudine di 500 m. sul livello del mare. L'area è dotata di un 'centro-monta' per cavalli della razza 'Franches-Montagnes' e della razza 'Sanfratellana' utilizzati dal personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana per servizi in zone particolarmente accidentate.
Fornita di tavoli e panche in pietra locale, l'area attrezzata può ospitare sino a 200 persone. Si raggiunge partendo da Santo Stefano di Quisquina lungo la strada che conduce a Cammarata. A circa 6 km a sinistra si deve imboccare una strada asfaltata che si addentra nel bosco che dopo qualche km conduce all'area in questione.
Si notano le prime panche ed i primi tavoli ben inseriti nel contesto ambientale e realizzati in legno o con la pietra locale, i servizi igienici, i punti cottura, il parco giochi, ecc. Una passeggiata lungo i sentieri che si snodano sino alla cima del monte dalle diverse quote consente di ammirare la natura nella sua veste più bella.