Ragusa Ibla, tesoro del mondo intero
Tanto bella, tanto preziosa da essere stata nominata Patrimonio dell'Umanità
ph. Marcello Bocchieri
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Adagiata in cima ad una collina che sovrasta una vallata ricoperta di una rigogliosa vegetazione, a circa 400 metri sul livello del mare, nella zona orientale di Ragusa, sorge Ibla, rara perla incastonata nella magnifica Val di Noto. 'Iusu', come la chiamano i suoi abitanti in contrapposizione alla città moderna che sta 'supra', costituisce l'anima barocca di Ragusa, il cui fascino e la cui storia l'Unesco ha voluto immortalare proclamandola Patrimonio dell'Umanità.
Il duomo di Ragusa Ibla by night - Foto di Luca, Flickr.com, CC BY 2.0
La spettacolarità del luogo non è sfuggita ai tanti registi cinematografici che hanno trasformato la zona in un autentico set a cielo aperto. Tra questi ricordiamo ad esempio i fratelli Taviani e Giuseppe Tornatore e come dimenticare poi i tanti episodi del celebre commissario Montalbano girati in città dal regista Alberto Sironi.
Ragusa Ibla... - Foto di Enrico Cartia, Flickr.com, CC BY-SA 2.0
Ibla ha origini molto antiche. Si presume infatti, che i primi insediamenti umani in questi luoghi risalgano al periodo Siculo tanto che sembra che la città sia l'erede di Hybla Haerea, un aggregato di villaggi siculi che venne in contatto con le popolazioni greche e romane e che raggiunse una certa importanza soprattutto nel periodo Bizantino.
Giardini Iblei - Foto di Giuseppe Franchina - Opera propria, CC BY-SA 3.0
La Ibla di oggi tuttavia è assai più recente e fu interamente ricostruita dopo il terribile terremoto che nel 1693 sconvolse la Val di Noto. Sorta sull'impianto medioevale della preesistente città, Ibla oggi è splendida con le sue tante chiese i numerosi palazzi in stile tardo barocco e rappresenta uno degli esempi meglio conservati dell'architettura settecentesca in Sicilia.
ph. Marcello Bocchieri
La ricostruzione ha visto impegnati i più celebri architetti e artisti siciliani del tempo, tra cui emerge la figura del celebre Rosario Gagliardi, architetto siciliano nativo di Siracusa, indicato negli ultimi anni come una delle massime espressioni dell'architettura sacra barocca siciliana. Il Gagliardi ha plasmato magistralmente la pietra locale facendo emergere volute, colonne e capitelli, statue e composizioni architettoniche tra le quali spicca il Duomo di San Giorgio, sicuramente il monumento più importante e più bello della città.
Le tappe del nostro itinerario
Corso Italia
ph. www.settemuse.it
Il nostro viaggio per Ragusa Ibla ha inizio dalla parte bassa di Corso Italia che conduce direttamente a Piazza delle Poste dove si possono ammirare il Palazzo del Comune (del 1880) con i suoi ampi saloni riccamente affrescati e, dall'altro lato della piazza, il maestoso Palazzo delle Poste (del 1930), con le sue colonne culminanti con particolari complessi statuari.
Scendendo per Corso Italia troviamo lo splendido Palazzo Zacco, il mastodontico Ponte Giovanni XXIII, inaugurato nel 1964, e Palazzo Bertini, con i suoi tre caratteristici mascheroni sulle finestre.
Via XXIV Maggio e Via Mazzini
ph. Marcello Bocchieri
Finito Corso Italia, iniziano Via XXIV Maggio e Via Mazzini che conducono direttamente alla nostra meta, Ragusa Ibla, conosciuta anche come Ragusa Vecchia. All'inizio di Via Mazzini si nota un'edicola sacra, dedicata alla madonna del Rosario, scolpita in occasione dell'epidemia di colera che colpì la zona nel 1837 e fece molte vittime.
Si apre ora uno scenario artistico di rara bellezza che comincia con la visione della cupola del Duomo di San Giorgio e continua con la Chiesa di Santa Maria delle Scale, ricostruita dopo il terremoto. Salendo le scale che conducono all'ingresso principale della chiesa possiamo fermarci a godere dell'immenso panorama che si apre su Ibla dal terrazzo antistante la chiesa.
Piazza della Repubblica
ph. Saro Spata
Proseguendo per Piazza della Repubblica ci imbattiamo nella chiesetta di Santa Maria dell'Idria o Itria, edificata nel 1639 per l'ordine dei cavalieri di Malta, il cui interno è riccamente decorato.
ph. Saro Spata
Tra i più bei monumenti del centro storico, quasi fiabesco, spicca Palazzo Cosentini, edificato nel 700 anch'esso in stile barocco, caratterizzato dagli eleganti balconi decorati con allegorie e mascheroni.
Sempre in Piazza della Repubblica si trova la Chiesa del Purgatorio che si erge su una ripida scalinata e conserva quadri di notevole interesse: all'altare maggiore le Anime Purganti di Francesco Manno, agli altari laterali la Madonna del Rosario di Antonino Manno, la Sacra Famiglia di Tommaso Pollaci.
Giardino Ibleo
Splendido pure il Giardino Ibleo che si caratterizza per l'interessante coesistenza di un patrimonio botanico di un certo rilievo scientifico, di un museo e resti di mura e pavimentazioni antecedenti al terremoto del 1693.
All'interno del giardino troviamo inoltre, ben tre chiese: la prima di San Domenico, eretta nel 1569, la Chiesa di San Giacomo (XIV sec.) e la Chiesa dei Cappuccini assieme al convento, che custodisce un prezioso trittico di Pietro Novelli con l'Assunta, Sant'Agata e Sant'Agnese, certamente il dipinto più prezioso di tutta la provincia.
ph. Marcello Bocchieri
Uscendo dal giardino e salendo da Via 25 Aprile si arriva in Piazza Pola che ospita la Chiesa di San Giuseppe, sicuramente della scuola del Gagliardi. Proseguendo si arriva infine in Piazza Duomo che ospita lo splendido Duomo di San Giorgio, edificato tra il 1744 e il 1775, li dove un tempo sorgeva la Chiesa di San Nicola, dopo il terremoto, che provocò il crollo del meraviglioso tempio fatto erigere dai Chiaramonte nel XIV secolo. Il Duomo è adagiato al termine di una alta scalinata ed ha un aspetto maestoso anche per via della sua posizione obliqua rispetto alla piazza sottostante che ne accentua la grandezza.