Salina, il giardino delle Eolie
Smeraldo del Mediterraneo dove fu girato "Il Postino", ultimo film di Massimo Troisi
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Un mare cristallino e incontaminato, due montagne ricche di una vegetazione rigogliosa e lussureggiante, vigneti, distese di capperi fioriti e profumati, agrumeti carichi di arance e limoni.
Così appare Salina agli occhi incantati dei visitatori che la vedono per la prima volta.
Salina vista da Lipari - Foto di Ghost-in-the-Shell, flickr.com, CC BY 2.0
L'isola, che per anni è stata il giardino delle Eolie, è un'autentico smeraldo verde, un insieme di colori, odori, profumi, sapori che le conferiscono un fascino unico. Immersa nelle acque trasparenti del Mediterraneo, è la seconda delle Eolie per estensione (26,8 km²) e popolazione (circa 2.550 abitanti) dopo Lipari, e la prima per l'altezza dei suoi rilievi (Monte Fossa delle Felci, 961 m e Monte dei Porri, 860 m).
Panorama sulle Eolie da Salina
Salina è stata una tra le prime isole dell'arcipelago ad emergere dal mare e, in superficie, si riconoscono almeno sei vulcani ormai inattivi, che l'erosione ha progressivamente smembrato. L'isola è il luogo ideale dal quale iniziare a visitare l'arcipelago eoliano spostandosi con nave, aliscafo o meglio con piccole barche prese in affitto, poiché si trova in una zona centrale rispetto alle altre 'sorelle'.
Il geografo greco Strabone e lo scrittore latino Plinio la chiamarono 'Didyme', che vuol dire gemella, per i suoi due coni vulcanici che ne caratterizzano il profilo. Successivamente fu identificata come 'Le Saline' ed infine Salina, con un chiaro riferimento alla produzione del sale che avveniva in un laghetto costiero.
Vigneti vicino il laghetto di Lingua
L'isola è una sorta di paradiso naturale, piena di verde e di sorgenti d'acqua, di panorami mozzafiato che dalle due cime più alte si aprono su tutte le Eolie, su parte della Sicilia e quando il tempo lo consente pure sull'Etna.
Vegetazione, tra vite e fichi d'india, sull'isola di Salina - Foto di Ji-Elle - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Proprio per tutelare quest'oasi di verde nel 1980 è stato istituito il Parco regionale di Salina e nel 1981 la riserva naturale dei due monti. Si tratta di un'isola molto tranquilla e molto fertile, dove si coltivano uve pregiate da cui si ricava la 'Malvasia delle Lipari', vino pregiato dal sapore dolce, e i capperi, esportati in tutto il mondo.
I centri abitati
Il porto di Santa Marina - Foto di protozoo - Flickr, CC BY-SA 2.0
Salina è divisa in tre comuni: Santa Marina, Malfa e Leni, che comprendono sei centri abitati. Santa Marina, situata nella costa orientale, alle falde del Monte Fossa delle Felci, è un centro agricolo e turistico. Ha una frazione in direzione sud: Lingua, la località sede del laghetto naturale, che costituiva un tempo il piano di evaporazione delle saline, ormai in disuso. Il comune di Leni, sulla costa meridionale, si estende su una collina litoranea fra due vulcani (M. dei Porri e Fossa delle Felci).
Il laghetto di Lingua
Frazione di Leni è Rinella, caratterizzata da un vecchio borgo di pescatori e da grotte scavate nella roccia, abitate anticamente. A Santa Marina ed a Rinella sono ubicati i due porti nei quali attraccano navi ed aliscafi. Alle pendici del vulcano Monte Fossa delle Felci (962 m), in una zona collinare litoranea, sorge il comune di Malfa, il maggior centro di produzione della malvasia.
Spiaggia di Punta Scario
Splendide le sue spiagge, tra cui quella di Punta Scario, caratterizzata dai grossi ciottoli e dagli antichi ruderi che un tempo erano magazzini di pescatori. Vicino al paese si trova il cratere di Pollara, con le sue pomici bianche, mentre il centro abitato della frazione di Pollara è costituito da poche case all'interno di quello che, un tempo remoto, era un cratere.
La frazione di Pollara, Salina
Le sue eruzioni, iniziate 30.000 anni fa e terminate in un periodo successivo a 13.000 anni fa, hanno lasciato un vasto cratere del diametro di circa un chilometro e mezzo, ormai quasi completamente cancellato dall'erosione. Metà del cratere è sprofondato in mare, lasciando emerso solo un faraglione che guarda frontalmente una splendida spiaggia di sabbia dorata.
L'orizzonte dalla frazione di Pollara
L'ambiente di Pollara, isolato e tranquillo, offre grandi spettacoli della natura come 'Il Perciato', un arco di pietra immenso visibile proprio dalla zona de 'Le Balate' e 'Il Filo di Branda', lo strapiombo più alto dell'isola. La visione di tutto ciò è di una suggestione garantita, assieme a quella del tramonto, riconosciuto come uno dei più belli del mondo.
"Il Postino" movie set - Foto di Tore Urnes from Oslo, Norway, CC BY 2.0
Sempre a Pollara è possibile vedere, a distanza, la casa in cui venne girato il film 'Il Postino', con Philippe Noiret nella parte di Pablo Neruda e l'indimenticabile Massimo Troisi nella parte del portalettere. Grazie a questo bellissimo film, che è anche l'ultimo di Massimo Troisi, Salina è diventata famosa in tutto il mondo.
Flora e fauna dell'isola
Salina è caratterizzata, come abbiamo già detto, dalla presenza di due monti ricoperti da una lussureggiante vegetazione che però sono molto diversi tra loro. Più selvatico il Monte Porri, più ospitale e ricco di vegetazione il Monte Fossa. Oltrepassando la frazione di Valdichiesa, per raggiungere la Fossa delle Felci ci vogliono tre ore di cammino, quindi sarebbe meglio partire di mattina.
Il Monte dei Porri, visto dal Monte Fossa delle Felci - Foto di Ghost-in-the-Shell, flickr.com, CC BY 2.0
I sentieri sono ricchi di cespugli di erica, lentisco ed euforbia mentre nel bosco si trovano castagni, querce, pini, corbezzoli che raggiungono anche i sette-otto metri d'altezza. In primavera l'intero crinale della montagna è ravvivato dal giallo della ginestra.
Santuario della Madonna del Terzito - Foto di chrisaliv - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Lungo i vecchi sentieri e le scalinate, costruite con grosse pietre e tronchi di legno, in direzione del Santuario della Madonna del Terzito, la natura si manifesta in tutta la sua bellezza con intere aree coperte da lecci. In vetta la vegetazione si dirada mentre nel cielo è possibile scorgere il falco della regina, che per i naturalisti è simbolo di Salina.
Vegetazione tipica di Monte Fossa delle Felci - Foto di Ji-Elle - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Dopo la steppa, si incontrano le felci che aumentano di numero e dimensioni procedendo verso il cratere. Sul ciglio del cratere, si scorgono grandi rocce, di un colore cangiante dal bianco al rosso. Qui tra le felci e i castagni vivono conigli selvatici talvolta rari da vedere.
Vista dal Monte Fossa delle Felci, con Filicudi e Alicudi appena visibili in lontananza - Foto di de:Benutzer:Hase - Self-photographed, CC BY-SA 3.0
Abbiamo raggiunto il tetto delle Eolie. Per quanto riguarda la fauna abitano nell'isola una grande varietà di uccelli, lucertole e invertebrati come i coleotteri tenebrionidi e i molluschi gasteropodi. In primavera e autunno, transitano uccelli migratori come pellicani, aironi rossi e cenerini, gru, oche selvatiche, anatidi, cormorani, fenicotteri, quaglie e cigeri. Le specie stanziali più interessanti sono la berta maggiore e la berta minore. Tra i rapaci è frequente il falcone mediterraneo, il lodolaio, il falcone della regina e il falco cuculo.
Escursioni via mare
La frazione di Pollara - Foto di fab. - eolie_salina_3Uploaded by Markos90, CC BY 2.0
Noleggiando un gommone o una barca è possibile fare il periplo dell'isola e ammirare molte pareti rocciose, zone della costa, spiagge e centri abitati con le tipiche abitazioni bianche. Partendo da Santa Marina e proseguendo verso nord si possono ammirare le coste e gli scogli a picco sul mare che mettono in luce la natura vulcanica dell'isola. Tra questi lo Scoglio Calcato, dove il mare è particolarmente cristallino.
Foto di Daniel Aguilar - flickr.com, CC BY-SA 2.0
Più in là si incontrano Capo Faro e Torricella, zone rocciose particolarmente ripide a picco sul mare, Punta Perciato un suggestivo arco di roccia vulcanica e il Faraglione di Pollara, resto del cratere sprofondato in mare. La zona inoltre, è ricca di tante grotte naturali che possono essere visitate.
Scoglio di Pollara - Foto di Tore Urnes (Questo file deriva da: Scoglio di Pollara.jpg), CC BY 2.0
Il giro dell'isola di Salina termina con l'arrivo a Rinella per poi rientrare a Santa Marina. Gli appassionati di immersioni trovano nell'isola il luogo ideale per esplorare dei fondali di incomparabile bellezza. Da non perdere ad esempio, la Secca di Pollara, all'interno di un cratere sommerso, zona ricca di spugne gialle e di bellissime pareti rocciose molto ricche di murene e di gronchi.
Il mare nella zona di Rinella
Un altro luogo da vedere è la Secca del Caponella, una zona rocciosa caratterizzata da fondali con profondità di circa un centinaio di metri, con grandi rocce ed una grande varietà di pesci grosse dimensioni.
Escursioni via terra
Veduta panoramica di Leni
Una rete stradale all'interno dell'isola collega i tre comuni principali. Percorrendola si possono effettuare splendide passeggiate panoramiche ed itinerari immersi nella natura.
Il laghetto salato di Lingua
A sud di Santa Marina, ad esempio si trova il grazioso laghetto salato di Lingua, separato dal mare da una sottile lingua di terra, che un tempo era utilizzato come salina. Proseguendo si può raggiungere Monte Fossa delle Felci, alla cui cima si arriva passando da sentieri immersi nell'incanto di una macchia mediterranea ricca di castagni, felci e pioppi.
Foto di Ghost-in-the-Shell - Malfa, isola di Salina, CC BY 2.0
Tornando indietro a S. Marina e dirigendosi a settentrione, seguendo un sentiero sulla costa, si arriva alla frazione di Malfa. Da qui in poi la strada si biforca: la prima diramazione arriva al paesino di Pollara, con la sua splendida spiaggia. La seconda porta invece, al Santuario della Madonna del Terzito a Valdichiesa, una frazione che si trova in un punto molto bello dell'isola vicino alla riserva naturale del Monte dei Porri.