Sciare sul vulcano più alto d'Europa
Boschi, crateri e colate laviche coperti di neve, sullo sfondo del Mar Ionio e di Taormina
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Sciare su un vulcano, e in particolare sull'Etna, offre sensazioni uniche e irripetibili grazie al continuo contrasto offerto dal paesaggio. Una varietà di panorami infatti, si susseguono sotto gli occhi stupefatti dell'osservatore che difficilmente rimane impassibile a tale spettacolo della natura. Il contrasto delle colate laviche nere con il candore la neve sullo sfondo blu del Mar Ionio e di Taormina, stupisce per l'incantevole bellezza.
Etna innevato, foto di Josep Renalias - A feltöltő saját munkája, CC BY 2.5
Coloro che volessero godere delle meraviglie offerte dal vulcano lontani dalle piste da sci e immersi nel silenzio della natura, possono optare per lo sci alpinismo. Non sono poche le persone che praticano questo sport che prevede una vera e propria escursione in risalita, seguita da una discesa in fuoripista.
Naturalmente bisogna essere degli ottimi sciatori per poter affrontare con sicurezza le numerose condizioni di innevamento. Una volta acquisita la giusta esperienza però, è possibile arrivare ovunque superando anche pendenze notevoli che difficilmente potrebbero essere affrontate a piedi.
È possibile inoltre, avventurasi con gli sci ai piedi in quasi tutti i versanti dell'Etna seguendo i sentieri della forestale.
Un'altra attività sciistica che permette maggiori possibilità spaziando nel territorio del parco è lo sci di fondo. Infatti i fondisti possono scegliere se praticare questo sport nei percorsi vicini alle località sciistiche di Nicolosi (Piano Vetore) o di Linguaglossa (Piano Provenzana) oppure effettuare delle vere e proprie escursioni.
Solitamente l'innevamento adeguato per permettere lo sci da fondo è presente da quota 1800 mt in su. A queste altitudini risulta molto piacevole scivolare tra i folti boschi di pini e betulle che si alternano a spazi aperti. Un altra attività è lo snowboard cioè lo scivolare sulla neve con delle apposite tavole simili a quelle che si usano per lo skateboard.
Le piste dell'Etna offrono agli amanti di questa variabile numerose opportunità di fuoripista grazie all'assenza di alberi oltre i 2000 metri.
Il Parco dell'Etna
Quello sull'Etna fu il primo ad essere istituito in Sicilia (nel marzo 1987) allo scopo di tutelare lo straordinario patrimonio naturale del vulcano più grande d'Europa e di gestire correttamente l'ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio.
L'Etna, Mons Gebel (Mongibello) come lo chiamavano gli Arabi, era considerato dagli antichi una sorta di divinità da temere e rispettare e ancora oggi per i siciliani il vulcano è la Montagna per eccellenza, o meglio 'a muntagna'. Formatosi circa 500mila anni fa, in seguito alla sovrapposizione di prodotti eruttivi, il vulcano è alto 3.346 metri e il suo diametro alla base supera il 40 km mentre la sua circonferenza raggiunge i 250 km.
L'Etna presenta quattro bocche sommitali eruttive (Bocca Nuova, Centrale, Sud Est, Nord Est) e numerosi crateri laterali o bocche avventizie sparse sui fianchi del cratere, fino a quote di poche centinaia di metri sul livello del mare. Le zone che sono state attraversate da colate recenti sono caratterizzate da un ambiente desertico dove nessuna forma di vita vegetale o animale è presente. Le zone interessate da antiche colate invece, sono molto fertili e ricche di vita.
Foto di Pequod76 - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Il Parco dell'Etna si estende su una superficie di 59mila ettari e ricade interamente nella provincia di Catania interessando il territorio di 20 Comuni: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Sant'Alfio, Santa Maria di Licodia, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea.
Le grotte
Nel parco dell'Etna si trovano diverse grotte (se ne conoscono circa 200) parecchie delle quali molto suggestive e interessanti. Note sin dall'antichità, sono state utilizzate dall'uomo come luoghi sacri o di sepolutura (nei dintorni di Catania, San Gregorio, Adrano, Maniace), ripari per viandanti (grotta dei Faggi, sopra Nicolosi), luoghi destinati all'accumulo di neve che veniva utilizzato per refrigerarsi in estate (grotta di Casa del Vescovo, grotta dei Ladri).
Foto www.etnatracking.com
Alcune grotte sono particolarmente rinomate come la grotta del Gelo, con un ghiacciaio perenne al suo interno, la grotta delle Palombe, a nord dei monti Rossi di Nicolosi o la grotta dei Lamponi (800 metri di sviluppo lineare), sul versante nord dell'Etna che custodisce un affascinante campo di lave. Il primato per quanto riguarda la grandezza appartiene alla grotta dei Tre livelli che raggiunge i 1100 metri [Leggi "L'Etna e le sue grotte" - Guidasicilia].