Una visita a Roccafiorita (ME), il paese più piccolo del Sud Italia
Un piccolo gioiello storico, sospeso tra mare e montagne, incastonato sui Peloritani
Foto di Igor Petyx
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Sapete dove si trova il paesino più piccolo di tutto il Sud Italia? Si trova in Sicilia, sui Peloritani, a pochi chilometri da Taormina. Si chiama Roccafiorita e, ad oggi, conta 180 abitanti.
Nonostante ciò, Roccafiorita può contare su di un sistema di audioguide per la promozione dei suoi monumenti che in realtà più grandi non esistono, e tutti gli abitanti del paesino si impegnano quotidianamente, nel loro "piccolo", a conservare, tutelare e far conoscere... la storia dell'Italia! Sì perché, nei piccoli borghi come Roccafiorita è possibile trovare, ancora oggi, l'origine dell'Italia, dei suoi ricordi storici e dei suoi antichi costumi.
Benvenuti a Roccafiorita!
Sospeso tra mare e montagne, il borgo di Roccafiorita offre uno spettacolare panorama sulla Costa Ionica della Sicilia e sui Monti Peloritani che dall'Etna arrivano fino alla punta settentrionale dell'Isola. Esso si estende sulle pendici del Monte Kalfa, a 723 m di quota, ma a pochi chilometri dal Mar Ionio, in una posizione invidiabile. Fa parte della Valle d'Agrò, scavata dall'omonimo torrente.
La Piazza è il fulcro della vita del piccolo borgo, dove si trovano il Palazzo Comunale ed una scalinata che conduce alla Chiesa di Santa Maria Immacolata e al Museo della Madonna dell'Aiuto (MuMa). Il MuMa è un piccolo museo inaugurato nel 2018, che racconta le origini del culto della Madonna dell'Aiuto a Roccafiorita attraverso emozionanti pannelli illustrativi, una parete della memoria, la documentazione storica relativa alla costruzione del Santuario ed un interessante filmato degli anni Cinquanta con le immagini delle fasi di costruzione.
Il suggestivo Santuario della Madonna dell'Aiuto sorge a poca distanza dal centro abitato, sulla cima del Monte Kalfa. La sua posizione panoramica consente di godere di un panorama mozzafiato sull'intera Valle d'Agrò, sull'Aspromonte, sullo Stretto di Messina, sull'Etna, sul Golfo di Catania, sui Monti Peloritani; nelle giornate più limpide si riescono a scorgere perfino le gobbe di cammello dell'Isola di Salina.
Risalente al 1944, fu costruito dagli abitanti del borgo e col contributo del devoto Sergente Maggiore dell'Aeronautica Carmelo Occhino, di suo fratello Santo Alessandro Occhino e di sua moglie Anna, che organizzarono una raccolta fondi in America. Nel piazzale antistante è conservata ancora oggi la prima pietra posta dai roccafioritani per la costruzione.
Il Santuario è tra i più visitati del messinese, e richiama ogni anno numerosi visitatori provenienti da diverse parti della Sicilia, in particolar modo in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna dell'Aiuto, la più grande manifestazione religiosa della Valle d'Agrò.
Davanti all'ingresso del Santuario, ai piedi di un balconcino panoramico, si trova la cosiddetta Azimuth di Fede, una Rosa dei Venti in pietra lavica realizzata nel 2017. Sulla Rosa sono presenti i nomi di alcuni dei principali Santuari mariani del mondo, con le relative distanze chilometriche, oltre alle direzioni delle albe liturgiche durante le principali festività legate al culto della Madonna, i punti cardinali ed il nome dei venti in relazione alla direzione da cui soffiano.
Breve storia di Roccafiorita
Le origini di Roccafiorita sono antichissime. Le prime tracce di presenza umana risalirebbero al Neolitico, la civilizzazione ai Fenici e ai Greci. Le prime tracce di urbanizzazione, tuttavia, risalirebbero all'epoca romana.
Alcuni studiosi ritengono che la fondazione sia avvenuta nel 36 a.C., quando vi giunsero le genti di Taormina che si erano ribellate ai Romani durante le Guerre Civili del I secolo a.C. Secondo altri, invece, il primo nucleo di Roccafiorita sarebbe stato fondato dalla vicina Phoinix, centro di origine fenicia, che proprio nel 36 a.C. ospitò l'esercito di Sesto Pompeo in guerra contro Ottaviano Augusto.
Nel Medioevo, il territorio attaversò le vicende storiche della Sicilia, con la conquista degli Arabi prima e dei Normanni poi.
La fondazione dell'attuale Rocca Florida, termine latino con cui la chiama Vito Amico nel Dizionario Topografico della Sicilia, edito nel 1850, secondo lo storico risalirebbe al XVII secolo.
Il primo principe di Roccafiorita fu Pietro Balsamo, già marchese di Limina (altro piccolo comune del Messinese, confinante con Roccafiorita), nominato nel 1614 per privilegio di Filippo III di Spagna. Gli succedette Pietro Bonanno, seguito da Filippo e poi da Francesco Bonanno, probabilmente il più celebre tra i principi di Roccafiorita: con lui infatti il comune crebbe in prestigio ed incorporò anche il Marchesato di Limina.
Foto di Igor Petyx
Alla sua morte gli succedette il figlio Giuseppe Bonanno Filangeri, che portò al massimo splendore la Terra di Roccafiorita e fu nominato Ambasciatore del Regno delle Due Sicilie presso la Corte di Spagna. L'ultimo principe di Roccafiorita fu Ugo Spoleti Bonanno. Il forte desiderio autonomista di Francesco e dei suoi discendenti riuscì a preservare l'indipendenza del comune fino al periodo fascista, quando venne di forza aggregato al vicino comune di Mongiuffi- Melia. Fu un periodo di sofferenza per i cittadini, abituati a libertà ed indipendenza.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, finalmente il paese ottenne l'Autonomia. A perenne custodia della memoria e della storia, la piazza principale si chiama infatti "Piazza Autonomia" e la via principale è Via Francesco Bonanno, la via dell'indomito Principe difensore dell'autonomia del suo piccolo ma splendente Principato.