"Al-Kaida nostra"

Sull'articolo campeggia la parola Storia, ma si parla di mafia, ribattezzata "Al-Kaida nostra". È il titolo che il magazine tedesco Die Zeit ha dedicato ieri alla memoria dell'attentato a Giovanni Falcone, nel maggio del '92, rileggendo la strategia del terrore delle famiglie mafiose, come l'inizio del loro declino.
Oggi è forte la concorrenza della criminalità organizzata di altre regioni: 'ndrangheta e camorra, che dominano il mercato della droga. "Del fatto che queste organizzazioni coltivino contatti con la Lega Nord ('ndrangheta) o con il partito di Berlusconi Pdl (camorra) si occupa la magistratura, purtroppo non il governo", scrive il giornale.
Nell'articolo si ricostruisce la storia degli attentati che coincisero col tempo della fine della Prima Repubblica e dello sgretolamento dei partiti. La mafia diede un "messaggio chiaro", "chi vuole governare deve avere a che fare con noi", scrive il giornale.
Si racconta anche della forte reazione dello Stato: i 20 mila soldati spediti in Sicilia, e le grandi operazioni di polizia che condussero agli arresti dei padrini di Cosa nostra, come Salvatore Riina e Bernardo Provenzano.
"La strategia del terrore indebolì la mafia più della stessa reazione dello Stato", aggiunge però Die Zeit, che cita anche la forte indignazione popolare. "Il potere della mafia sembra diminuire per lo meno in Sicilia. I mafiosi vengono cacciati dalle associazioni di imprese, mentre più di 700 piccoli imprenditori sono entrati a far parte dell'associazione Addio Pizzo". [Fonte: Lasiciliaweb.it]