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"Al-Qaeda pronta a nuove ondate di attacchi"

Secondo gli esperti l'allarme lanciato in questi giorni dall'intelligence americana è fondata

05 ottobre 2010

"Quello lanciato in questi giorni dall'intelligence americana è un allarme fondato. Al-Qaeda è pronta con nuove ondate di terroristi a colpire le principali capitale europee". E' questa l'opinione di Lorenzo Vidino, un italiano divenuto anche uno dei massimi esperti di anti-terrorismo negli Stati Uniti e docente dell'università di Harvard. "Si capisce subito che si è trattato di un allarme fondato dalla reazione dei governi europei - ha spiegato ad Aki- Adnkronos International - in passato c'erano stati altri allarmi che però erano stati snobbati dai governi in Europa. Questa volta invece sono tutti concordi sul fatto che sia stata sventata un'ondata di attacchi da parte del gruppo terroristico islamico".
Secondo Vidino, che di recente ha pubblicato per la Columbia University Press il libro dal titolo 'The New Muslim Brotherhood in the West', "quanto emerso in questi giorni non deve stupire affatto perché gli attentati sventati in Europa fanno parte di un trend iniziato già da 4 anni. Che ci siano persone con passaporti europei che vanno in Pakistan, in Yemen e in Somalia per addestrarsi nei campi di al-Qaeda e poi dopo ritornano in Europa per mettere in pratica quanto imparato non è un fatto nuovo".

Vidino ricorda che un'ondata di terroristi inviati negli Stati Uniti e in Europa, precedente a quest'ultima, era stata scoperta già prima dell'estate. "In quell'occasione i bersagli da colpire erano New York, una città della Gran Bretagna e una città norvegese. Ora invece gli obiettivi principali sono Parigi e Berlino. Non a caso gli esperti in Germania sostengono che siano almeno una settantina i terroristi con passaporto tedesco che si sono addestrati in Pakistan".
Secondo Vidino quindi "i paesi più a rischio attentati attualmente in Europa sono Francia e Germania, seguiti da Gran Bretagna e Danimarca. L'Italia resta comunque in pericolo anche se non tra i primi quattro obiettivi di al-Qaeda in questo momento". Per quanto riguarda infine la modalità di attacco dei terroristi inviati in Europa "non è un caso che si sia parlato di attentati simili a Mumbai. E' interessante notare la pachistanizzazione di al-Qaeda nella tattica da usare per gli attacchi. Il metodo Mumbai è un metodo di tipo militare usato dai gruppi pachistani che a loro volta sono stati addestrati dall'intelligence di quel paese".

Secondo Guido Steinberg, uno dei più noti esperti tedeschi di terrorismo e di Al Qaeda in particolare, della Fondazione Swp (Stiftung Wissenschaft und Politik) di Berlino, uno dei maggiori think tank pubblici tedeschi, se gli americani sono così nervosi da emettere un'allerta terrorismo sull'Europa, è perché "hanno indizi concreti che qualcosa è in preparazione". "Gli americani - ha detto all'Adnkronos - hanno certamente in mano elementi concreti, basati anzitutto su un terrorista con passaporto tedesco (arrestato mentre rientrava in Europa da campi di addestramento in Afghanistan ndr). L'uomo si trova ora in un carcere Usa, il risultato dell'interrogatorio ha molto preoccupato gli americani". Secondo l'esperto della Fondazione Swp, particolarmente a rischio è proprio la Germania. "Al Qaeda - ha affermato - ha già dichiarato espressamente che colpirci è nella sua strategia, inoltre i cittadini tedeschi costituiscono la più 'corposa' delegazione di occidentali che si sono recati nei campi di addestramento terroristico in Afghanistan a Pakistan".
Il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziere mette in guardia contro gli eccessivi 'allarmismi' e ribadisce che "non vi sono al momento concrete indicazioni su possibili imminenti attacchi in Germania". De Maiziere ha però precisato che già da tempo ormai gli interessi tedeschi sono diventati "bersaglio del terrorismo internazionale". La Germania è in contatto con i suoi partner internazionali, ha aggiunto, assicurando però che "non vi è motivo di fare allarmismi". Un portavoce del ministero dell'Interno aveva precedentemente reso noto che il governo tedesco non ha innalzato il livello di allarme contro il terrorismo in seguito alle notizie di fonte americana di possibili attentati a Berlino.

Dall'Italia il ministro degli Esteri Franco Frattini, ha confermato ai microfoni del Tg1, che "l'allarme terrorismo lanciato dagli Stati Uniti è realistico per i principali paesi europei". "I principali paesi europei sono obiettivo potenziale dei terroristi - ha spiegato il ministro - che provengono da paesi come Afghanistan e Pakistan dove i nostri uomini portano la pace e la stabilità. Ecco perché è importante che il loro lavoro non finisca". Il titolare della Farnesina ha però precisato che "per l'Italia non ci sono obiettivi specifici e allarmi speciali". "E chiaro comunque - ha detto ancora Frattini - che quando arrestiamo un presunto estremista algerino a Napoli con del kit esplosivo allora abbiamo un elemento importante". Per quanto riguarda i riflessi quotidiani dell'allarme terrorismo, il ministro ha spiegato che "si traduce nell'avere più comprensione per le maggiori misure di controllo che si possono trovare ad esempio negli aeroporti".
Dal canto suo il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha spiegato: "L'allarme terrorismo non è mai sottovalutato da noi. I nostri servizi stanno seguendo con grande attenzione il rischio. Non ci sono adesso segnali precisi di rischi individuabili, ma certamente l'allarme resta alto". "Non si può escludere con certezza nulla, non si può dire con certezza la tour Eiffel o Alexander Platz - ha aggiunto il ministro dell'Interno -. Sono supposizioni. C'è allarme e attenzione molto ampia, ma non ci sono luoghi certamente nel mirino, molti sono luoghi potenziali ma non identificati". [Adnkronos/Aki]

 

 

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05 ottobre 2010
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