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"Bloccheremo lo Stretto di Messina"

La protesta esterma dei precari della scuola è fissata per domenica prossima, vigilia dell'apertura delle scuole

09 settembre 2010

La protesta dei precari della scuola è arrivata ieri a Montecitorio in coincidenza con la ripresa dei lavori parlamentari. Alla manifestazione "In difesa della scuola pubblica" c'erano, insieme ai precari, docenti di ruolo solidali e studenti universitari.
"Non vogliano bandiere sindacali" ha precisato Caterina Altamore, la precaria palermitana che ha animato il presidio nella piazzetta della Camera a partire da fine agosto. "Siamo qui per il 'passaparola' e le convocazioni e non perché invitati da partiti o sindacati", ha ribadito un'insegnante precaria romana.
I precari contestano la politica dei tagli all'istruzione previsti dalla riforma Gelmini e dalla finanziaria dui Tremonti e chiedono risposte concrete ai quattro punti messi nero su bianco in una "piattaforma" di richieste da girare al Governo: ritiro della legge 133 e del decreto salva-precari, rifinanziamento del sistema dell'istruzione pubblica e assunzioni nei posti vacanti. Poi il calendario delle proteste: un sit in, il 13 in occasione del primo giorno di scuola in molte Regioni, prima in viale Trastevere poi al ministero dell'Economia, e un nuova manifestazione il 26 settembre.

E c'è anche chi pensa a forme di protesta estreme come bloccare lo stretto di Messina domenica 12. "Abbiamo intenzione di bloccare lo Stretto di Messina domenica 12 settembre, alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico", ha sottolineato un manifestante, "Ci sono già dei pullman organizzati".
Il comitato dei precari, che da settimane protesta a Palermo davanti alla sede del provveditorato, prevede che domenica potrebbero confluire a Messina 1.500 persone. Pullman partiranno da diverse città siciliane e anche un gruppo di precari pugliesi si starebbe organizzando per arrivare nella città dello Stretto e unirsi ai colleghi siciliani.

Le problematiche del personale scolastico precario delle province di Ragusa e Palermo sono state al centro della riunione che si è svolta ieri pomeriggio tra l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, e una delegazione del sindacato Gilda degli insegnanti delle due province siciliane. In particolare, sono state sottoposte a Centorrino le richieste di rafforzare l'organico del personale di sostegno e dei collaboratori scolastici, ed è stata evidenziata la necessità "di monitorare l'applicazione e gli effetti del cosiddetto decreto Gelmini, salva precari".
Centorrino ha intanto assicurato che, su sua precisa indicazione, gli uffici competenti dell'assessorato, con la collaborazione delle dirigenze scolastiche provinciali, degli enti locali e delle Prefetture, hanno già iniziato un'azione di verifica delle condizioni di sicurezza delle scuole siciliane.
"Questa azione
- ha detto Centorrino - risulta essere un'operazione propedeutica e necessaria alle richieste, nelle sedi competenti, del rispetto delle regole esistenti in materia di sicurezza e riduzione del rischio, con riferimento al numero di allievi per classe". "Mi sono impegnato - ha aggiunto l'assessore - a portare avanti una mobilitazione politica bipartisan per offrire soluzioni mirate al miglioramento della qualità dell'offerta didattica che possano, in qualche modo, contribuire, seppur in minima parte, a limitare il disagio che attualmente caratterizza il sistema del precariato scolastico". "In questo senso - ha concluso - la Regione sta attivando una serie di risorse previste dai progetti finanziati dal fondo sociale europeo".
Intanto il segretario generale Cisl Scuola Palermo, Vito Cudia, ha reso noto che il ministero dell'Istruzione ha autorizzato 40 posti di assistente tecnico nelle scuole della provincia di Palermo. "Il risultato, anche se non risolutivo - ha spiegato il sindacalista - rispetto alla grave situazione determinata dai tagli, dà da oggi nuove certezze a 40 lavoratori".

[Informazioni tratte da Ansa, Il Sole 24Ore, La Siciliaweb.it]

- "Figlia mia, lo studio non paga, rende dei falliti" (Guidasicilia, 07/09/10)

 

 

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09 settembre 2010
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