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"Blocco totale dei cantieri in corso"

La protesta dell'Ance Sicilia che chiederà "lo stato di crisi del settore edile della Regione Siciliana"

27 ottobre 2012

I costruttori edili che aderiscono all'Ance Sicilia hanno deciso il blocco totale di tutti i cantieri in corso: ben 500, che danno occupazione in tutta l'Isola ad oltre 40 mila persone.
È una delle azioni estreme che sarà presa "a fronte della pesantissima crisi - spiegano i vertici dell'associazione di categoria - che coinvolge tutto il sistema delle opere pubbliche nella Regione siciliana ed a causa del noto e manifesto dissesto della Regione e dell'ormai generalizzato arresto dei pagamenti alle imprese edili". Cifre da capogiro, l'associazione dei costruttori edili parla di 1,5 miliardi che le aziende aspettano, finora invano, dalla Regione.

L'Ance si appella agli articoli 1460 e 1461 del Codice civile secondo cui "ciascun contraente può sospendere l'esecuzione della propria prestazione se le condizioni patrimoniali dell'altro sono divenute tali da porre in evidente pericolo il conseguimento della controprestazione". Inoltre, annuncia che chiederà, "lo stato di crisi del settore edile della Regione Siciliana, anche sulla base dei criteri per l'accesso al Fondo Europeo FEG che sostiene i comparti industriali colpiti da eccezionali congiunture negative". E che promuoverà "tutte le azioni atte a far dichiarare lo stato di dissesto della Regione siciliana, con il suo conseguente commissariamento".

La decisione fa seguito alla richiesta avanzata con una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al premier Mario Monti di intervenire subito "per commissariare l'intera Regione siciliana, in conseguenza dell'ultimo scellerato atto del governo regionale uscente, atto sul quale nessuna forza politica che si dichiara impegnata nel presunto rinnovamento di questa istituzione ha speso una parola di commento". L'atto a cui fa riferimento l'Associazione è lo sblocco, da parte del ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, di svincolare dal Patto di stabilità 600 milioni di euro per la Regione siciliana. "Ma il governo regionale - scrive l'Ance - ha dedicato ben tre riunioni di Giunta urgenti esclusivamente per assicurare la continuità delle prestazioni di forestali, formatori e precari", così "le imprese edili dovranno accontentarsi di 26 milioni di euro fino al prossimo mese di febbraio". Da qui la decisione, estrema. [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

- Una terra da commissariare (Guidasicilia.it, 09/10/12)

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27 ottobre 2012
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