"Borsellino mi disse: 'sto scoprendo cose importantissime'"
Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, alla trasmissione «A ciascuno il suo» di Radio 24
"Sta ai magistrati dire se ci fu convergenza di interessi» tra mafia e Stato dietro la stragi di Capaci, ma quell'attentato fu realizzato ‘con una dirompenza impressionante’, quindi mi convinco che ci fossero già le basi, per cominciare a creare una possibilità di trattativa".
Lo ha affermato Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, alla trasmissione 'A ciascuno il suo' di Radio 24. La presidente della Fondazione Falcone ha ricordato anche che Paolo Borsellino nel trigesimo della morte di Giovanni Falcone le disse: "Sto scoprendo cose importantissime, che tangentopoli e tangentopoli...". "Cioè - ha spiegato Maria Falcone - erano cose molto peggiori di Tangentopoli. E alla luce di quello che è venuto fuori poi, credo sia collegato alla trattativa".
A proposito del pianto di Borsellino all'ipotesi di essere stato tradito, la sorella del giudice Falcone, sottolinea come anche il fratello Giovanni "tante volte abbia pianto internamente, per quei tradimenti". E a proposito degli attacchi ricevuti da suo fratello, Maria Falcone dice che "alcune persone, Giovanni li chiamava i serpenti. Perchè - ha aggiunto - agivano in silenzio, facendo venir fuori la gran massa di veleno e invidia di alcuni magistrati. Ma non farò i nomi".
Sull'assenza del Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, alle cerimonie antimafia, Maria Falcone ha ribadito di non averlo invitato perchè "in un posto che è luogo sacro, dove si ricorda la memoria di uomini morti per mano mafiosa, non possono esserci politici sospettati di aver avuto rapporti con la mafia". [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]
- Quegli ultmi "sfoghi" di Borsellino (Guidasicilia.it, 05/05/12)