''Cambieremo le linee guida della legge 40''
Il sottosegretario alla Famiglia : ''Per il governo esiste sola quella fondata sul matrimonio''
Dopo tanti dibattiti solo lo scorso 30 aprile sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove linee guida alla legge 40 del 2004 in materia di procreazione assistita, e già l'attuale governo vuole cambiarle.
Una chiara volontà espressa dal nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, intervenuto ieri pomeriggio a Roma alla Giornata internazionale della famiglia 2008, organizzata dal Forum delle Associazioni familiari.
"Il precedente Governo di centrodestra e la maggioranza parlamentare nel 2004 hanno approvato la legge 40 che - ha ricordato Giovanardi - è stata poi confermata dal referendum, quindi la volontà di questa maggioranza è quella di cambiare la circolare dell'ex ministro della Salute Livia Turco che non può, in quanto circolare, modificare la volontà del Parlamento italiano. Siamo - ha proseguito - in uno Stato di diritto, quindi decide il parlamento sovrano".
Ad incalzare i contenut del discorso di Giovanardi anche il vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, che presa la parola nel corso dell'incontro, ha auspicato di tornare alla legge 40 togliendo le linee guida emanate in extremis dalla Turco. "La legge 40 va corretta per via della modifica introdotta surrettiziamente dall'ex ministro della Salute, Livia Turco, con le linee guida" ha detto Buttiglione, che ha ricordato al Forum delle Associazioni familiari "di essere un soggetto politico, ma non partitico".
Tema collegato alla fecondazione: la famiglia. Che secondo Giovanardi è una sola quella scolpita dalla Costituzione fondata sul matrimonio. "Uno dei primi passi della mia azione da sottosegretario è proprio questo: l'incontro con i forum della famiglia che da anni si interessano di queste tematiche. La mia presenza qui - ha spiegato Giovanardi - è la conferma che per questa maggioranza quando si parla di politiche familiari ci si riferisce alla famiglia come è scolpita dalla Costituzione laica e repubblicana: cioè la società naturale fondata sul matrimonio".
Il sottosegrtario non ha negato poi l'esistenza di altre forme di unione ma in questo caso ha parlato di "diritti individuali da tutelare ed esaltare. Ma speriamo che nei prossimi anni - ha aggiunto - non si parli più di famiglie di serie A, B e C. Un dibattito che ha avvelenato il clima politico. Si parli invece - ha continuato - di politiche serie, effettive e reali per il rilancio della famiglia italiana a partire dal problema della denatalità a quello del diritto delle donne a lavorare e a fare dei figli, fino al quoziente familiare. Una serie di politiche attive - ha concluso - per rilanciare il fulcro della società italiana". [Adnkronos Salute]
- "Le nuove linee guida per la Legge 40" (Guidasicilia.it, 02/05/08)