"Cari cittadini, la Regione ci ha tolto tutto"
Il sindaco di Delia (CL) insorge contro la riduzione dei trasferimenti finanziari da parte della Regione ai Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti
Il sindaco di Delia, comune nel nisseno, insorge contro la riduzione dei trasferimenti finanziari da parte della Regione ai Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Convocata per martedì 3 settembre una seduta del Consiglio comunale aperto.
"Siamo delusi e amareggiati - dice il sindaco Gianfilippo Bancheri - per cui abbiamo deciso di informare i cittadini del pericolo che le istituzioni locali stanno correndo. I cittadini devono sapere che le risorse pubbliche non vanno in questo momento nella direzione della tutela dei loro diritti fondamentali. Con il dimezzamento dei trasferimenti ai Comuni non si potranno pagare gli stipendi e non si potranno assicurare i servizi pubblici necessari. Sono in pericolo il benessere e la coesione sociale. Per governare è necessario avere adeguate risorse. Gestire un territorio costa. Con l’attuale taglio dei fondi sono in pericolo molti diritti. Sarà impossibile poter assicurare regolari stipendi agli impiegati ed ai cittadini i servizi minimi essenziali. In questa partita, sindaci e amministratori, non vogliono stare in panchina e neppure elemosinare le briciole. Sono stato eletto per amministrare e non per stare a guardare con le mani conserte. Perché oltre alla passione politica e all’amore per la mia gente c’è anche il dovere morale e istituzionale dettato dalla nostra Costituzione".
"Con la proposta di deliberazione che porteremo in Consiglio comunale - precisa Bancheri - chiederemo con forza, insieme all’AnciSicilia, al Governo e all’Assemblea regionale, di riportare lo stanziamento del Fondo delle Autonomie locali, per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, a un livello che preveda una riduzione sostenibile dei trasferimenti, ovvero non superiore al 15% rispetto all’importo dei trasferimenti per l’anno 2012. In concreto la nostra proposta e’ di aumentare il fondo delle Autonomie locali, per i Comuni sotto i 5000 abitanti, da 56 milioni di euro ad almeno 100 milioni di euro, una cifra che comporterebbe grossi sacrifici ma permetterebbe quantomeno, con una gestione attenta e razionale delle spese, di mettere in equilibrio i bilanci". [Fonte: SiciliaInformazioni.com]