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"Caso Agrodolce": la Rai dovrà pagare la Einstein

Le maestranze della fiction Agrodolce possono sperare ancora

21 maggio 2012

Nei giorni scorsi il Tribunale di Roma ha condannato la Rai a pagare, al produttore della serie televisiva Agrodolce, la Einstein Fiction, 4 milioni e 600mila euro per fatture non saldate da oltre 19 mesi per lavori già consegnati.
L'ufficio stampa di Einstein Multimedia Group, ha confermato dunque le anticipazioni di stampa. Il gruppo ha sottolineato che il Giudice, Giovanni De Petra, "ha considerato tale provvedimento come il presupposto per il riavvio della produzione stessa". Nella sentenza - scrive Einstein Multimedia - "il Tribunale ha qualificato definitivamente la produzione Agrodolce come una 'soap opera' e ha indicato che si può “operare ad una valutazione congiunta degli extracosti finora sostenuti".
Il Giudice, riferisce sempre Einstein Multimedia Group, "ha sottolineato l'avvenuta assunzione di rilevanti obblighi bancari per l'esecuzione dell'opera (da parte della Einstein) il pericolo di impossibilità di ulteriore acceso al credito (sempre della Einstein) e il concreto attuale pericolo di grave dissesto finanziario che incide sulla stessa sopravvivenza della società".
Einstein, conclude il comunicato del gruppo, "ha così ottenuto un primo provvedimento positivo che forse consentirà di poter ridare speranza alle oltre 250 persone occupate dal progetto realizzato a Termini Imerese e di non pregiudicare i 25 milioni di euro di contributi già allocati dalla Regione Siciliana per la realizzazione della soap opera Agrodolce".

Una Cinecittà in salsa siciliana - L'obiettivo era quello di utilizzare Agrodolce come primo passo verso una Cinecittà in salsa siciliana, ma nel giro di poco tempo il progetto ha prodotto un clamoroso spreco di soldi pubblici e una copiosa perdita di posti di lavoro (circa 300 tra maestranze e attori). Il tutto condito da presunte pressioni della mafia sulla scelta delle comparse. Da qui la decisione della Einstein di trascinare la vicenda in Tribunale ottenendo così "un primo provvedimento positivo che forse - sostiene la società - consentirà di poter ridare speranza alle oltre 250 persone occupate dal progetto realizzato a Termini Imerese e di non pregiudicare i 25 milioni di euro di contributi già allocati dalla Regione Siciliana per la realizzazione della soap opera Agrodolce". Non è stato possibile invece contattare Minoli nè l'ufficio stampa della Rai per una replica.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

- Il "caso Agrodolce" (Guidasiclia.it, 10/12/11)

 

 

 

 

 

 

 

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21 maggio 2012
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