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"Chi abbandona la scuola è un cittadino perso"

Il presidente del Senato Piero Grasso contro la dispersione scolastica

17 marzo 2014

"Un bambino che abbandona la scuola è un cittadino perso". Con queste parole il presidente del Senato Piero Grasso, a Palermo per partecipare al congresso "A scuola nessuno è straniero", punta il dito contro la dispersione scolastica che in Sicilia è sopra i livelli di guardia: nell'Isola un alunno su cinque abbandona i banchi alle elementari mentre alle superiori il fenomeno raggiunge il 50 per cento. Valori superiori a quelli di tutte le altre regioni italiane ed europee.
L'iniziativa è promossa da Comune di Palermo, Anfe, Usr Sicilia, Giunti Scuola, Giunti Tvp Editori e dalle riviste scolastiche di Giunti Scuola Sesamo. Didattica interculturale, La Vita Scolastica e Scuola dell'Infanzia.

"I bambini lavoratori sono una piaga sociale, seguono sirene che li portano spesso altrove verso l'attività criminale. Bisogna combattere questo fenomeno", dice Grasso, che sottolinea la funzione di integrazione svolta dalla scuola: "La scuola ha cercato di far fronte all'impatto migratorio, cercando di garantire il diritto all'istruzione in modo diffuso e capillare. Oggi più che mai rappresenta un baluardo istituzionale per far fronte a questa mutata domanda di educazione".
Poi ha parlato dei docenti sottopagati. "Gli insegnanti, nonostante siano pagati poco, svolgono un ruolo sempre più importante. La loro funzione non si esaurisce nella trasmissione di nozioni ma sono chiamati a formare i giovani, qualunque sia la loro provenienza, trasmettendo loro valori come la giustizia, la cittadinanza che contraddistinguono il nostro Paese e la democrazia".

"La scuola come luogo di confronto ha cercato di far fronte all'impatto migratorio, garantendo il diritto ad un'educazione diffusa e capillare. Oggi a mio avviso rappresenta un baluardo istituzionale per far fronte a questa mutata domanda di educazione" ha aggiunto il presidente del Senato. "La scuola, anche in situazioni critiche e con le carenze che tutti conosciamo - ha aggiunto - ha confermato di essere luogo dove maturano i processi di integrazione e socializzazione, prevenendo la ghettizzazione reale o simbolica". Grasso ha poi sottolineato il ruolo sempre più importante svolto dagli insegnanti "nonostante siano pagati poco" ed ha definito gli studenti rappresentanti "di una generazione Erasmus che si senta pienamente cittadina d'Europa". [Fonte: Repubblica/Palermo.it]

- Dispersione scolastica, il record della Sicilia di Salvo Intravaia

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17 marzo 2014
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