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"Chiederò a Monti gli atti sul rischio default"

Raffaele Lombardo si difende all'Ars e a 'Libero' e al 'Giornale' chiede un risarcimento danni di 1 miliardo

21 luglio 2012

"Ci sono delle criticità, nessuno lo nega, ma il nostro debito è di circa 6 miliardi e pesa su un bilancio di 27 mld e, per il 7%, sul nostro modesto pil regionale. Contro un debito dello Stato del 120%". Così il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, è tornato a parlare dello stato dei conti nell'Isola dopo la lettera ricevuta nei giorni scorsi dal presidente del consiglio Mario Monti in cui il premier chiedeva al Governatore la conferma delle sue dimissioni previste per il prossimo 31 luglio, questa volta davanti all'Assemblea regionale siciliana.
"Il 50% del debito - ha detto ancora il Governatore - è legato alla necessità di onorare il piano di rientro della spesa sanitaria, 2 mld 640 mln di euro circa. Per il debito accantoniamo automaticamente, per ogni euro che entra, la quota che serve a servizio del debito, per onorare l'impegno del mutuo contratto e gli stipendi dei regionali".
Lombardo ha ammesso che c'è "un'obiettiva crisi di liquidità nei conti della Regione" ma "non riguarda l'erogazione degli stipendi".

Nella Sala d'Ercole, davanti ai deputati siciliani, il Governatore si è difeso dagli attacchi: "Chi parla di assunzioni e di spese clientelari dice il falso. Intanto - ha aggiunto - gli oltre 22 mila dipendenti li abbiamo trovati e ora sono circa 18.000 in realtà, e parlerò anche di questo con il premier Monti".
Lombardo, infatti, incontrerà il premier "in seguito alle sue perplessità - ha detto all'Ars - su alcune criticità sui nostri conti che gli erano state segnalate". Poi il Governatore vuole chiedere un incontro al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L'incontro con Monti è previsto martedì quando Lombardo, ha sottolineato, chiederà al premier "copia di questi atti che secondo lui causerebbero il rischio default. Se li avessimo avuti prima la nostra risposta sarebbe stata più puntuale - ha precisato il Governatore -. Un mese fa avevamo incontrato il ministro Grilli per riferire la condizione dei nostri conti, perché ritenevamo opportuno un confronto e già da allora avevamo auspicato una collaborazione tra noi e il governo nazionale". E ha ribadito: "Mi sono impegnato a dimettermi il 31 luglio, arriverò a quella data se non ci dovesssero essere problemi vari".

Respingendo le critiche, a sua difesa ha detto ancora: "Siamo quelli che hanno dato di più per fronteggiare certe emergenze come quella emiliana con il terremoto. Mentre siamo quelli che hanno avuto di meno per le nostre emergenze come quella di Giampillieri, quindi chiedo a certi colleghi di astenersi da certi giudizi".
Ai giornalisti che gli hanno poi chiesto del disegno di legge fermo in Giunta che prevede l'applicazione dei dettami della spending review in Sicilia che prevede la mobilità o il prepensionamento di duemila dipendenti, Lombardo ha evidenziato che "non esiste alcun testo che porta la mia firma". E poi "noi non taglieremo teste alle persone, non faremo licenziamenti. Riteniamo che sia l'economia a rendersi subalterna alla vita delle persone e non al contrario, come sta succedendo oggi in Italia e in Grecia. Chi parla di tagliare teste non mi vedrà mai come Presidente della Regione".

Intanto, la Giunta regionale di Governo ha deliberato di intentare causa civile alle testate giornalistiche "Libero" e "Il Giornale" per il risarcimento dei danni, provocati dalla campagna di stampa volta ad accreditare, presso l'opinione pubblica e i mercati finanziari, un presunto rischio di fallimento per la Regione siciliana. Il danno ipotizzato è di almeno 1 miliardo di euro.
Qualche giorno fa il governatore aveva liquidato le polemiche sul default definendole un "battage mediatico vergognoso" messo a punto "contro la Sicilia, per farle del male". E aveva annunciato una raffica di denunce per quei giornali che avevano "sparato in grandi titoli" il fallimento della Sicilia. "Pagheranno danni civili sicuramente salati" aveva detto.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno]

- Tutto contro Raffaele Lombardo... (Guidasicilia.it, 20/07/12)

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21 luglio 2012
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