''Comunicazione e sviluppo tra i Paesi del Mediterraneo''. Ad Erice nuove ipotesi per un nuovo Mediterraneo
''Il Bacino mediterraneo deve attrezzarsi per attrarre investimenti alla stessa stregua di India e Cina, altrimenti nel 2010 sarà tagliato fuori dai mercati mondiali e dai flussi turistici emergenti''. E' l'affermazione di Paolo Salerno, presidente del Terziario avanzato di Confindustria Trapani e coordinatore regionale di Tp-associazione pubblicitari professionisti, che ha dato il via agli incontri economici e al seminario di oggi e domani a Erice su ''Comunicazione e sviluppo tra i Paesi del Mediterraneo''.
''Le imprese siciliane che naturalmente vogliono cooperare con quelle degli altri Paesi del Mediterraneo - ha detto ancora Salerno - e che vogliono prepararsi in tempo all'area di libero scambio del 2010, registrano una anacronistica lentezza nelle comunicazioni tra le due sponde, sia delle informazioni giornalistiche sia dei trasporti. Ciò frena le partnership, in un sistema che sconta anche il ritardo delle università e dei centri di ricerca''.
E proprio da Erice, ''culla'' internazionale della scienza (candidata ad ospitare la Conferenza per la Pace nel Mediterraneo), Confindustria, Tp, Assafrica&Mediterraneo e Umce lanciano un progetto, che coinvolgerà varie università del Bacino, Casa Sicilia Tunisi-Fondazione Orestiadi e varie fondazioni culturali, la rete delle Camere di commercio e i network mediterranei di informazione, per migliorare la comunicazione giornalistica e commerciale fra le rive Nord e Sud, a sostegno degli scambi culturali ed economici e dell'attrazione degli investimenti, ma anche di strategie di sviluppo che offrano alle popolazioni programmi di formazione ed occupazione come alternativa ai flussi migratori.
Per Paolo Salerno dalle Università e dai Laboratori di ricerca dovrebbe partire quell'unione che offrira l'adeguata assistenza scientifica e una competitiva dotazione di innovazioni alle multinazionali che potrebbero investire qui se solo trovassero le stesse condizioni convenienti della cosiddetta ''Cindia'' (Cina-India). ''Noi - ha detto Salerno -, a partire dal seminario di Erice, vogliamo costruire queste condizioni''.
Oggi su ''Comunicazione e dialogo tra le due sponde del Mediterraneo, per una cultura di pace'', si confrontano Davide Durante, presidente di Confindustria Trapani; Enrico Finzi, presidente nazionale di Tp-Associazione italiana pubblicitari professionisti e presidente di Astra Ricerche; Maria Pia Farinella, capo redattore di ''Riva Sud'' e Rai Med; Gennaro Gervasio, docente di Storia e istituzioni dei Paesi islamici presso l'Università di Napoli ''L'Orientale''; Sergio Bianchi, presidente di Agenfor; Cherin Haidar, giornalista e docente universitario, impegnata sulle problematiche delle donne.
Domani, sabato 27 ottobre, su ''Quali sono i rischi e le opportunità derivanti dall'Area di libero scambio del 2010'', si confronteranno: Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia; Gennaro Gervasio; Giovannangelo Montecchi Palazzi, vicepresidente nazionale di Assafrica&Mediterraneo; Antonino Zinnanti, presidente di Globalcom, azienda siciliana con attività in Tunisia; Monia Skhiri, segretario generale dell'Umce-BusinessMed; Vincenzo Pardo, Presidente della Camera di commercio italo-israeliana del Sud-Ovest.