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''Con Cuffaro io non c'entro''. Il centrosinistra con questo motto chiede le dimissioni del presidente

Una campagna per raccogliere 200 mila firme entro gennaio e anticipare le elezioni

04 dicembre 2004

Un segnale stradale di pericolo e uno slogan ''Con Cuffaro io non c'entro'', che riecheggia un recente spot dell'Udc.
E quanto appare sui 15.000 manifesti, sui 250 mila volantini, sui 10 mila adesivi, sui centomila moduli di sottoscrizione che saranno distribuiti in tutta la Sicilia e che inaugurano la campagna del centrosinistra per sostenere la mozione di sfiducia al presidente della Regione Salvatore Cuffaro.
Una campagna di comunicazione affidata alla società palermitana Bullet, costata complessivamente circa 20 mila euro. L'iniziativa punta alla raccolta di 200 mila firme entro gennaio, che serviranno a supportare la mozione del centrosinistra che sarà presentata all'Ars ai primi di febbraio.

Il centrosinistra, nell'illustrare l'iniziativa, parte da un giudizio politico fortemente negativo e fa poi riferimento al rinvio a giudizio di Cuffaro per favoreggiamento aggravato nei confronti di Cosa Nostra. I partiti del centrosinistra - da Rifondazione Comunista all'Udeur - chiedono le elezioni regionali nel 2005, un anno prima la scadenza naturale della legislatura.
''Intendiamo rilanciare la questione morale - spiega il segretario dei Ds, Antonello Cracolici - che rende ancora più insopportabili gli effetti del governo Cuffaro sull'Isola, che ha visto emigrare negli ultimi tre anni ben centomila siciliani''.
Fra le contestazioni mosse a Cuffaro inserite nel testo della mozione di sfiducia anche ''il crollo delle produzioni e dei consumi'' e il fatto che ''le imprese che chiudono sono più di quelle che nascono''. ''Cuffaro - afferma il deputato di Rifondazione Comunista, Santo Liotta - non è in grado di affrontare nessuna delle emergenze che l'Isola si trova a fronteggiare, soprattutto dopo la diminuzione di risorse per oltre 350 milioni che subirà a causa dei tagli Irpef''. L'ex presidente della Regione Matteo Graziano (Margherita), nel sottolineare che ''un nuovo governo, viste le attuali condizioni politiche, può costituire una necessità anche per il centrodestra'', lancia un appello a sostenere la sfiducia anche ai ''dissidenti'' dell'Udc e al governo-ombra di Sicindustria.
Di fatto, però, è partita la campagna elettorale del centrosinistra, che si voti nel 2006 o - come spera l'Alleanza prodiana - l'anno prossimo: ''Dopo il congresso dei Ds, previsto per gennaio, la coalizione presenterà il candidato alla Presidenza e il programma'', dice Lillo Speziale, capo-gruppo dei Ds.

Solidarietà nei confronti di Totò Cuffaro da parte della maggioranza
''Patetica'': così definisce Totò Cuffaro la campagna del centrosinistra per chiederete sue dimissioni. ''Per potere mettere in atto una campagna di comunicazione le opposizioni hanno dovuto sforzare in modo quasi patetico le loro meningi. Cosa ne è venuto fuori? Non una serie di impegni mantenuti, non una serie di proposte, solo la concretizzazione dei loro incubi: la mia modesta persona''.
Il commento del presidente della Regione prosegue sul filo dell'ironia. ''Capisco che trovandosi nella condizione di quella particella di sodio, immalinconita dalla solitudine, protagonista di una pubblicità molto diffusa, - afferma - non abbiano molte idee, ma rendermi protagonista dei loro spot mi sembra sinceramente eccessivo e adulatorio. Non vorrei far ingelosire nessuno perchè a questo punto mi rendo conto che i "gaddini" hanno finito per sognarmi anche la notte''.

Solidarietà da Nino Dina, capogruppo dell'Udc, che vede nelle mosse del centrosinistra ''la volontà di generare confusione e l'atteggiamento di chi vuole fomentare la piazza per istruire processi sommari''. Dore Misuraca, capogruppo di Forza Italia, conferma la fiducia del suo partito nei confronti di Cuffaro: ''Con una mozione extraparlamentare, la Gad vuole violare lo Statuto portando i siciliani al voto con un anno di anticipo''. Interviene in favore di Cuffaro anche il presidente del gruppo di An a Palazzo dei Normanni, Santi Formica: ''Restiamo esterefatti dalla mancanza di lucidità e di attenzione per i siciliani da parte di una sinistra che, invece di concentrarsi sulle proposte a favore dello sviluppo della nostra terra, si rifugia nella facile demagogia''.

Fonte: Giornale di Sicilia

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04 dicembre 2004
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