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''Con gli occhi di un altro''. Più che un film di mafia ''un poema cinematografico che rende omaggio a un sacrificio''

02 marzo 2010

È stato presentato ieri in anteprima a Palermo "Con gli occhi di un altro", un mediometraggio (43’) girato interamente in Sicilia e diretto da Antonio Raffaele-Addamo. Prodotto da Danila Laguardia per l’Associazione Culturale Tersite, il film prende spunto dall’atto unico "19 luglio 1992" scritto da Cetta Brancato all’indomani della strage in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta. La Brancato insieme ad Addamo è autrice anche della sceneggiatura del film.

Il linguaggio densamente poetico e gli scenari d’arte in cui il film è stato girato, come il Cretto di Burri a Gibellina o l’Atelier sul mare di Antonio Presti, fanno di "Con gli occhi di un altro" un film con una forte matrice teatrale e una cifra stilistica lontana dal realismo rappresentativo dei film e delle fiction sulla mafia.
"Il testo della Brancato" da cui ha preso le mosse il film, afferma Andrea Camilleri nella prefazione, "è un poema che rende omaggio a un sacrificio, ma è soprattutto un inno a quello che Merleau–Ponty chiamava l’unico eroe tragico possibile dei nostri giorni: l’uomo, quell’uomo che continua a fare quel che fa credendovi e pur sapendo perfettamente che lo scacco, il fallimento, la sconfitta, sono in ogni momento in agguato".
"Non tragga in inganno il tema" aggiunge Antonio Raffaele-Addamo, "la cifra poetica e onirica del testo allontana la dimensione del film d’azione dei morti ammazzati; non si tratta della rappresentazione di una strage per mano mafiosa, non si vedono spaccati di vita ordinaria né del giudice né dei malavitosi. Le emozioni che il film vuole procurare non sono mai consolatorie. Il testo ci suggerisce una forma non realistica e convenzionale: è un accorato urlo d’amore per questa terra di Sicilia e per i suoi martoriati abitanti che non scade mai nell’autocommiserazione".

Le musiche originali sono del compositore siciliano Marco Betta che ha scritto "una sorta di diario-sinfonia che utilizza materiali melodici ispirati alle antiche culture musicali mediterranee e disegna e ricerca una dimensione parallela del film".
Tutta siciliana la troupe: oltre ai già citati regista, autrice, produttrice e autore della colonna sonora, sono siciliani anche la produttrice esecutiva Silvia Scerrino, la direttrice della fotografia Irma Vecchio, la costumista e art-director Dora Argento, gli attori - tra cui spiccano Filippo Luna, Antonio Silvia, Dino Spinella - e il cast tecnico.
Il mediometraggio fa parte di un più ampio progetto editoriale che prevede a metà marzo la pubblicazione per i tipi di Kalòs di un cofanetto che conterrà oltre al film anche il testo originale e un documentario, per la regia di Gabriele Ajello, con il back stage del film e con il contributo di molti autorevoli testimoni che del film hanno sostenuto la realizzazione.
Parallelamente, un percorso di educazione alla legalità ha portato il film nelle aule di numerosi istituti scolastici della Sicilia ed è stato lo spunto per dibattiti e riflessioni con gli studenti.
Alla presentazione del film è collegata la tavola rotonda dal titolo "Le seduzioni del crimine - L'ambigua icona del mafioso nel cinema" che si tiene oggi nella Sala delle Capriate dello Steri e che vedrà affiancati registi, magistrati e studiosi per interrogarsi sul ruolo che il cinema e la televisione possano aver avuto, anche involontariamente, nel creare nell'immaginario collettivo una figura mitizzata di criminale mafioso. Alla tavola rotonda prendono parte: Gaetano Armao (assessore dei Beni Culturali e della Identità Siciliana), Cetta Brancato (autrice), Antonio Raffaele-Addamo (regista), Antonio Ingroia (magistrato), Franco Lo Piparo (filosofo del linguaggio), Giovanni Chinnici (presidente Fondazione Chinnici), Sergio Buonadonna (giornalista), Gaetano Paci (magistrato, presidente della Fondazione Progetto Legalità), Franco Di Maria (docente di Psicologia dinamica).

Il progetto è stato sostenuto e concepito dall’APQ "Sensi Contemporanei", l’Accordo di Programma Quadro stipulato dalla Regione Siciliana, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero Beni e Attività culturali – DG Cinema, e la cui gestione operativa è affidata al Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, alla Sicilia Film Commission e a Cinesicilia srl.
Ma ha potuto contare anche sul contributo della Provincia Regionale di Trapani e sul patrocinio morale di: Associazione Nazionale Magistrati Palermo; Un'altra storia; Fondazione Progetto Legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia; Fondazione Rocco Chinnici di Palermo; RISO Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia; Associazione Culturale Fiumara d’Arte - Atelier sul mare di Antonio Presti.

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02 marzo 2010
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