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"Dallo IAL dicano che fine hanno fatto soldi dei lavoratori"

Il governatore Crocetta e l'assessore Scilabra assicurano: "Ci sarà una soluzione per tutti i lavoratori"

04 settembre 2013

Secondo il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, "è un atto di giustizia avere tolto l'accreditamento allo Ial, dopo 9 mesi di estenuanti manifestazioni, scioperi, mancate risposte alle richieste e mancate giustificazioni. C'è un tema che non è eludibile, quello relativo alla mancata certificazione di 25 milioni di euro destinati al pagamento dei lavoratori. Dove sono finiti i soldi dei lavoratori? Lo Ial lo deve dire! Deve dire con chiarezza cosa ne ha fatto di quei soldi."

Crocetta aggiunge: "Non basta, in questo caso, invocare il diritto dei lavoratori e la tutela del posto di lavoro, non incantano più nessuno. I lavoratori non avranno problemi, lavoreranno col Ciapi di Priolo e con la riforma della formazione che porteremo avanti con la collaborazione dell'Ars, ci sarà una soluzione per tutti i lavoratori. Un tema questo, che non è piaciuto a  tanti, poiché pensano che il sistema in Sicilia debba continuare ad essere come in passato, che ha portato al dissesto del sistema formativo siciliano e non ha pagato i lavoratori. Pochi si arricchiscono e la qualità del sistema di formazione ci fa scendere tra gli ultimi in Europa."  "Vogliamo una formazione che rappresenti il meglio - continua il governatore -, vogliamo che con serietà si rispettino i diritti dei lavoratori. Non si può continuare a dire 'che fine faranno'. Loro, i lavoratori, non avranno problemi. E' da mesi si grida al lupo al lupo, ma nessuno è stato licenziato. Il gioco è chiaro e credo che anche dialogando con le organizzazioni dei lavoratori, si potrà creare quella riforma della formazione non più rinviabile e necessaria per il futuro della Sicilia".

Che il governo regionale andrà avanti nei suoi intenti, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, lo ribadisce l'assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, che al termine dell'incontro con i sindacati ha detto: "Siamo a difesa della legalità e dei diritti dei lavoratori, se un ente riceve del denaro pubblico e non paga gli stipendi e non fornisce chiarimenti, deve essere sanzionato. Non ci siamo limitati, però, a revocare l'accreditamento all'ente Ial Sicilia, ma abbiamo contemporaneamente individuato una soluzione per mettere in sicurezza il personale dipendente". "Altri governi - ha aggiunto - avrebbero lasciato per strada i lavoratori, noi oggi dimostriamo di avere a cuore il futuro di donne e uomini che non devono pagare gli errori di altri. I tecnici dell'assessorato, guidati da Anna Rosa Corsello, stanno studiando il percorso tecnico da attuare, anche relativamente alle tipologie contrattuali da applicare."

"Intanto, con chiarezza affermiamo che l'indirizzo politico è quello di ripristinare la legalità e salvaguardare il personale facendo transitare i corsi dello Ial Sicilia e degli altri enti espulsi dall'accreditamento regionale presso il Ciapi. Per noi questa rappresenta l'unica possibilità, se le organizzazioni sindacali ne hanno individuato altre le esplicitino, ma oggi nulla ci è stato proposto in alternativa. Mi aspetto dai sindacati una buona assunzione di responsabilità, per risolvere insieme a noi questa situazione d'emergenza".

La prossima settimana Nelli Scilabra incontrerà i vertici del comando regionale della Guardia di finanza per dare attuazione ai controlli su tutti gli enti di formazione accreditati presso la Regione siciliana. "Non soltanto lo Ial Sicilia. I controlli saranno effettuati su tutto il panorama degli enti senza alcuna esclusione - ha spiegato Scilabra - la legalità vale per tutti. Il prossimo mercoledì incontrerò il comandante regionale della Gdf nei miei uffici. Saranno le Fiamme gialle ad effettuare le verifiche sugli enti. Troppo spesso riceviamo lamentele di mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori o di rimborso agli allievi, anche nel caso in cui la Regione ha erogato gran parte del finanziamento".
"Il segretario regionale della Cisl, ha affermato che prima di intervenire sullo Ial Sicilia avremmo dovuto attenzionare altri soggetti poco virtuosi. Lo invito a fornire i nomi di questi enti che secondo lui presentano irregolarità maggiori, li renda noti al governo regionale o addirittura alla Procura. Sarebbe molto d'aiuto alle operazioni di verifica che stiamo operando nel settore - ha aggiunto l'assesssore - e che la prossima settimana continueremo con la Guardia di finanza. Per una volta sarebbe bello che le denunce partissero anche dal suo sindacato".

La replica del segretario generale della Cisl, Maurizio Bernava, arriva a stretto giro di posta: "Non so - ha detto - di cosa parli l'assessore Scilabra. La Cisl difende i lavoratori, non gli enti. E di fronte ad atti di illegalità, non ha mai avuto difficoltà a promuovere denunce agli organi competenti. Scilabra tenga un contegno consono al suo ruolo istituzionale", afferma il segretario. "Non alzi i toni, non mistifichi". Perché in Sicilia, semmai, il problema è la "mancata capacità di governo delle tante emergenze economiche e sociali per far fronte alle quali non bastano denunce".
All'assessore, Bernava torna a chiedere di "assumere con responsabilità scelte di riforma del settore" e di fare piazza pulita di "quegli atti che hanno determinato condizioni insostenibili per i lavoratori". "Non ho mai dichiarato - afferma - che prima di revocare l'accreditamento allo Ial bisognava intervenire su altri enti poco virtuosi. Attribuirmi questo, è una provocazione". A qualche cronista che ha posto delle specifiche domande, precisa il segretario, "la mia risposta è stata che revocare l'accreditamento è una decisione che legittimamente compete al governo, ma che la revoca per mancato pagamento degli stipendi avrebbe dovuto coinvolgere il 90% degli enti perché è nella quasi totalità degli enti che si registrano ritardi notevolissimi nell'erogazione degli stipendi". Per il resto, ripete Bernava, "noi difendiamo lavoratori. E null'altro".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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04 settembre 2013
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