''Diabolico congegno'': a Racalmuto un postino non aveva mai visto un pc
Quando si è trovato davanti a quel "marchingegno diabolico", però, nella sua testa deve essere scattata quell'allarme che da il via all'atavico sentimento della sicula diffidenza.
Così, non appena si è accorto che sui banchi dell'aula dove si riuniva il Consiglio comunale di Racalmuto (AG) c'era l'inquietante oggetto, è uscito fuori dai gangheri e ha preteso che fosse verbalizzata la sua preoccupazione: "Voglio sapere se c'è una legge che permette ai consiglieri comunali di portare in aula simili aggeggi e temendo che possa essere un registratore o qualche cosa di simile ne chiedo l'immediato sequestro".
Panico in aula! Il proprietario dello "strano aggeggio" si fa avanti buttandola sulla polemica politica, anzi, in vero e proprio scontro tra correnti all'interno di Forza Italia. Sì, perché il personal computer era di un consigliere comunale di Forza Italia, lo stesso partito del postino che non conosce i computer.
Chissà con chi si schiererebbe il presidente del Consiglio in questo scontro che ha il sapore del conflitto generazional-professionale.
Qual è, quindi, l'anima di Forza Italia, quella tradizionalista del portalettere, oppure quella moderna dell'informatico?