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"Dietro il rogo di Bellolampo potrebbero esserci interessi criminali"

Il sindaco Leoluca Orlando rassicura: "Dalle analisi dell'Arpa non risulta rischio diossina"

06 agosto 2012

Non ci sarebbe rischio diossina a Palermo per il rogo appiccato nella discarica di Bellolampo, domenica scorsa, su cui la Procura ha aperto una indagine. È quanto emerge dai rilievi dell'Arpa, contenuti nel rapporto trasmesso ieri all'amministrazione comunale, in 13 zone della città ed effettuati tra la notte del 29 e 30 luglio e il 3 agosto.
"Nel documento fornito dall'Arpa - scrive in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - si afferma che dall'esame dei dati provenienti dalle determinazioni dei composti organici volatili derivanti dalla degradazione di materiali organici plastici e cellulosici relativi ai campioni prelevati sul sito dell'incendio e nelle aree circostanti, si evidenziano bassi livelli di concentrazione di composti clorurati (clorometano) che fanno presupporre livelli non elevati di diossine". "Per quanto riguarda le diossine, si tratta di analisi complesse - prosegue - che richiedono diversi giorni di esecuzione e, se eseguite su percolato atmosferico, la filtrazione di elevati volumi di aria, fino a 800 metri cubì". "Attendiamo dati definitivi - afferma - ma credo che sia utile ricordare che in tutte le comunicazioni ufficiali ricevute dal Comune, compresa la nota dell'ufficio dell'ente attuatore della Regione, è stato evidenziato come non vi sia rischio per la salute umana".

L'analisi è stata eseguita nei quartieri più esposti alla ricaduta di fumi, in altre zone della città e della provincia. Si tratta di via Torre Ingastone, centro commerciale La Torre, scuola media G. Russo, via Castellana, Boccadifalco, via Enrico Di Blasi, facoltà di Ingegneria, viale delle Scienze, via Principe di Villafranca, circolo didattico Cruillas, via Belgio, piazza Castelnuovo, largo degli Oleandri, Torretta, strada provinciale, cimitero- San Giuseppe Jato.

Per il sindaco di Palermo, dietro l'incedio potrebbero esserci interessi criminali. "L'avvio di una nuova amministrazione comunale, dichiaratamente di rottura rispetto al malgoverno della città e agli sprechi criminali realizzati dalla dirigenza dell'Amia - scrive il sindaco in una nota dopo aver effettuato un sopralluogo nella discarica - insieme all'imminente campagna elettorale per le regionali possono essere motivi di manovre strumentali da parte delle organizzazioni criminali e occasione per mettere in atto azioni a favore di interessi volti a determinare il tracollo dell'Amia e il passaggio della stessa nelle mani di gruppi speculativi. Intendo difendere in tutti i modi l'azienda pubblica di igiene ambientale, denunciando l'insufficienza dell'attuale gestione straordinaria alla quale il Comune è del tutto estraneo".

[Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno, ANSA, GdS.it]

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06 agosto 2012
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