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"Dobbiamo portare in piazza almeno un milione di persone"

Il leader siciliano dei Forconi, Mariano Ferro: "Se non raduniamo almeno un milione di persone il nostro obiettivo è destinato al fallimento"

11 gennaio 2014

"Incontreremo il presidente dell'Anci, Piero Fassino, giovedì alle 9.45 nella sede dell'associazione, a Roma". Ad annunciarlo è il leader siciliano del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, che ieri aveva chiesto un incontro al sindaco di Torino. "In quell'occasione - ha spiegato - chiederemo cosa intendono fare i Comuni per quelle persone e quelle imprese che non riescono a pagare i tributi e che rischiano quindi la chiusura".
"Le norme vigenti impongono agli uffici comunali il trasferimento a ruolo dei tributi evasi e la riscossione tramite le agenzie di riscossione - ha detto Ferro -. Se 'l'evasione' rimane in ambito fisiologico il sistema può essere accettabile, se l'ampiezza del fenomeno fa ritenere invece che sia patologico, pensiamo sia giusto proporre o chiedere al legislatore una modifica del metodo di riscossione". "È inaccettabile che al danno della crisi si aggiunga la drammatica beffa del pignoramento", ha aggiunto Ferro ricordando anche "alcune recenti vicende di cronaca dai risvolti tragici verificatesi in tante parti del Paese".

"Fino a quando non riusciremo a portare in piazza un milione di persone, il nostro obiettivo è destinato al fallimento", ha proseguito Ferro nel giorno in cui il coordinamento guidato dallo "scissionista" Danilo Calvani ha organizzato sit-in di protesta davanti alle sedi delle prefetture, ai quali però si è registrata un’adesione molto scarsa. "Cosa ne penso di lui? Dico solo che un coordinamento nazionale esiste ancora, e poi c'è un uomo solo che se n'è andato". "Non credo che riusciranno a raggiungere il loro obiettivo di far cadere il governo - ha continuato Ferro parlando delle manifestazioni organizzate dal movimento di Calvani -. Fino a quando non riusciremo a portare in piazza un milione di persone, non faremo traballare proprio nessuno".
La divisione tra i due leader è ormai netta, anche se - dice Ferro - "siamo entrambi espressione della rabbia che viene dal malcontento". "Ora il nostro obiettivo principale - ha concluso - è avere risposte dal governo, raggiungere l'obiettivo delle manifestazioni dei mesi scorsi".

"Vogliono costringerci a fare ancora cose fuori dalla legge" ha infine aggiunto Mariano Ferro. "Alfano non dovrebbe limitarsi a bloccare gli scioperi e le manifestazioni in maniera repressiva, ma dovrebbe pensare a dare risposte a tutte quelle persone che sono scese in piazza il 9 dicembre. I problemi sono rimasti uguali, ancora oggi. Il governo cosa vuole fare? Chiediamo che dia risposte alle nostre richieste, altrimenti ci attrezziamo per farci sentire e vedere. Sicuramente nelle prossime settimane andremo a parlare con i sindaci per chiedere misure a favore delle persone e imprese che non riescono a pagare i tributi".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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11 gennaio 2014
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