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"E' andata benissimo!"

Dopo l'incontro a Palazzo Grazioli tra il governatore Raffaele Lombardo e il premier Silvio Berlusconi...

16 luglio 2010

"E' andata benissimo: abbiamo confermato le ragioni delle nostre intese. E' stato gradevole e ci rivedremo la prossima settimana". Così il presidente della Regione siciliana e leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo, ha commentato telefonicamente all'ANSA il suo incontro di ieri con il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli.
Tra i temi al centro del confronto la situazione dei precari nell'Isola, il sistema dei rifiuti e i fondi Fas per la Sicilia. "Abbiamo ripristinato - ha aggiunto Lombardo - un contatto diretto e amichevole, un rapporto eccellente, che si era interrotto da qualche mese. La decisione di vederci oggi è stata presa venerdì scorso a margine del Consiglio dei ministri. Con il presidente Berlusconi ci rivedremo la prossima settima per continuare la collaborazione tra il governo del Paese e quello della Regione siciliana".
"Al presidente - ha rivelato il leader del Mpa - ho espresso apprezzamento per la soluzione adottata per il momento per i precari in Sicilia, con l'emendamento emesso nella manovra finanziaria che il Mpa ha votato. Abbiamo parlato anche dell'ordinanza di Protezione civile approvata venerdì scorso dal Cdm sulla situazione rifiuti in Sicilia. Ma soprattutto - ha sottolineato Lombardo - dei 4,313 milioni di euro di fondi Fas che la Sicilia aspetta. Anche in quest'ultimo caso il presidente Berlusconi ci ha garantito la massima collaborazione. Per noi l'importante è che venga firmato il decreto, anche se i soldi non arriveranno non prima del 2012 possiamo intanto disporre di anticipi di spesa".
"Del quadro politico alla Regione siciliana abbiamo parlato poco in maniera molto vaga, anche perché il premier in questo momento è concentrato su temi nazionali e non locali", ha continuato Lombardo. "Gli ho spiegato - ha aggiunto - dei passaggi che hanno portato una parte del Pdl all'opposizione dopo avere votato contro provvedimenti della giunta regionale. Ma il presidente mi è sembrato più preso dalla politica nazionale che da quella locale. Comunque potremo riparlarne visto che con Berlusconi ci rivedremo la prossima settimana".

L'incontro di ieri mattina, tuttavia, potrebbe dare un impulso alla formazione di un nuovo governo regionale.
E accelerare il quarto rimpasto dell'esecutivo, da quando si è insediato nel 2008. La giunta in carica è stata formata il 28 dicembre 2009 ed è sostenuta dal Mpa e Pdl-Sicilia con l'appoggio esterno del Pd "per varare le riforme". Fuori sono l'Udc e il Pdl. Ed è proprio il riavvio dei rapporti con il partito guidato da Casini al centro delle consultazioni tra il governatore e i partiti. Nei giorni scorsi Lombardo aveva lanciato la proposta, incontrando il leader del Pdl-Sicilia, Gianfranco Micciché di dar vita a un "governo di legislatura". Ma aveva risposto il sottosegretario: "Ci va benissimo l'idea ma ha senso solo se raggiunge obiettivi importanti" (LEGGI).
Micciché, che secondo alcuni boatos sarebbe il prossimo candidato a fine legislatura alla presidenza della Regione, dopo avere sentito l'onorevole Pippo Scalia, esponente dei finiani in Sicilia, aveva inoltre assicurato di non esserci "alcuna preclusione all'allargamento della maggioranza all'Udc, purché sia un patto di funzionamento".
Dal Pd il segretario regionale Giuseppe Lupo fa sapere intanto che "il partito democratico non è interessato a far parte del governo né tantomeno della maggioranza che sostiene Lombardo". Ma di essere disponibile "al confronto per le riforme e per affrontare le emergenze economiche e sociali della Sicilia". E proprio Lupo e il segretario regionale dell'Udc, Saverio Romano dopo un incontro avevano definito "il governo regionale inadeguato". E avanzato "una ipotesi che ci faccia uscire dalla attuale paralisi".
Nelle ultime ore, infine, secondo altre indiscrezioni, il senatore Giuseppe Firrarello punterebbe a candidare alla guida della Regione il ministro Stefania Prestigiacomo.

Le reazioni politiche dopo l'incontro Lombardo-Berlusconi - "Sono lieto che il presidente Berlusconi nell'incontrare il presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo abbia confermato la sua attenzione per la Sicilia e per i siciliani. E' chiaro che si tratta di un rapporto di corretta cooperazione tra istituzioni che riguarda i principali problemi dell'isola: dai precari, ai rifiuti ed ai fondi fas". Il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, il siciliano Carlo Vizzini, commenta con favore l'incontro a Palazzo Grazioli anche se ha precisato che "questo non cambia la situazione politica siciliana che vede il Pdl nel ruolo di opposizione al governo presieduto da Lombardo".
"E' stato soltanto un incontro istituzionale, e giudichiamo assolutamente positivo che il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, affronti, per risolverli, alcuni temi scottanti dell'agenda politica siciliana". Questo il commento del co-coordinatore del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione. "Ben vengano gli incontri quando sono finalizzati a risolvere i problemi della Sicilia con la giusta attenzione del governo nazionale - ha osservato Castiglione - ma altra cosa è il giudizio sul terzo governo Lombardo, che resta nettamente critico. E negativo sarà quello sui prossimi che varerà: con questa media a fine legislatura ci saranno altri sei governi, e con lui noi saremo sempre all'opposizione". "Gli attacchi di esponenti del Partito democratico al presidente Silvio Berlusconi per avere ricevuto il governatore Raffaele Lombardo sono offensivi, destituiti di fondamento e per questo li restituiamo al mittente" ha aggiunto Castiglione. "Non si capisce del perché dell'inutile e gratuito attacco al premier - ha detto ancora - forse non volevano che il governo nazionale abbia affrontato il problema dei precari siciliani; o non volevano la risoluzione con un provvedimento d'emergenze del problema di rifiuti nell'Isola, frutto di due anni di inattività dl governo Lombardo; oppure non volevano i fondi Fas". "Sul piano politico il Pd ha sostenuto queste presunte riforme all'Ars e il governo Lombardo, indicando anche assessori in giunta - ha osservato il co-coordinatore del Pdl - e allora abbia almeno il buon gusto di continuare a coccolare Lombardo così come hanno fatto in questi mesi. Continuando a manifestare orgogliosamente di avere fatto delle riforme la cui percezione é sfuggita ai cittadini, come quelle su rifiuti, sanità, burocrazia regionale e risorse idriche".
"Non posso che valutare favorevolmente l'incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Un'interlocuzione tra il governo regionale e quello nazionale non può che fare bene alla Sicilia come ripetiamo da mesi". Lo ha detto la presidente del gruppo Pdl Sicilia all'Ars, Giulia Adamo. "Mi fa piacere - ha proseguito - che anche Giuseppe Castiglione, dopo che per mesi ha auspicato una rottura totale del dialogo tra le due istituzioni, abbia finalmente dato la sua benedizione all'incontro. Ma questo improvviso cambiamento significa forse che i 'gloriosi' giorni dell'ortodossia volgono al termine? O siamo forse davanti a una nuova fase di lealismo esasperato?".

"Come volevasi dimostrare: Lombardo e Berlusconi si intendono come sempre. Soltanto una miope, se non sciocca, illusione ha fatto sperare a qualcuno dei Democratici di disarticolare il sistema di potere della destra siciliana". Questa l'affermazione di Orazio Licandro, della segreteria nazionale del PdcI - Federazione della sinistra. "Lombardo nel nome del suo potere si è rimangiato 'la fine di Berlusconi', mentre il povero Pd siciliano - ha aggiunto - e della sbiadita antimafia adesso deve raccogliere in fretta i cocci e darsi un nuovo profilo".
"I vari portavoce di Cuffaro, Crisafulli, Firrarello, e tra loro in prima linea il senatore Enzo Bianco, non sapendo a che Santo votarsi per attaccare il progetto riformista del governo Lombardo sostenuto dal Pd, speculano, si arrampicano sugli specchi e fantasticano sull'incontro istituzionale tra i presidenti della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi". Questo infine il commento del presidente del Movimento per le autonomie a Palazzo Madama, Giovanni Pistorio. "Ed è strumentale anche l'attacco al nostro voto sulla manovra - ha aggiunto il senatore del Mpa - che è legato all'avere recepito nel maxi emendamento l'esigenza di salvaguardare il posto di lavoro di oltre 22mila precari degli Enti locali. Il resto sono chiacchiere e tentativi di indebolire un governo che sta cercando di rilanciare in Sicilia le politiche dello sviluppo e del lavoro e svecchiare, invece, le logiche clientelari e di assistenzialismo di un passato che speriamo non torni più".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa]

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16 luglio 2010
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