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"E' femminicidio di Stato"

Nuove polemiche sulla tragedia di Nicosia e nuove polemiche sulla chiusura dei punti nascita

09 agosto 2013

Continuano le polemiche dopo il caso di presunta malasanità a Nicosia (EN), dove una donna e il suo bambino sono morti poco dopo il parto (LEGGI). Sulla vicenda indaga anche la Procura. Così, in Sicilia si riaccende la polemica sulla chiusura dei punti nascita.
"C'è un'ispezione in corso congiunta tra Regione e ministero. Gli ispettori, che sono giunti da poco, hanno rilevato le difficoltà nel raggiungere Nicosia. Intanto, la Regione ha individuato quali sono le strutture che, nonostante i tagli, devono continuare ad esistere. In Sicilia la spending review deve tenere conto di tante situazioni e di altri parametri rispetto a quelli stabiliti a livello nazionale" ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. "Al di là degli eventi che hanno portato a questo decesso - ha proseguito -, quello che vogliamo fare, anche con la delibera in giunta di ieri sera, è la limitazione dei rischi e l'aumento della sicurezza. Lo faremo con l'adeguamento dei punti nascita con un percorso formativo di medici e infermieri e un miglioramento delle strutture".
Tra le strutture che verranno implementate ci sono Pantelleria e Lipari, Nicosia, Mistretta, Bronte, Mussomeli e Petralia.

"Come al solito si chiude la stalla quando i buoi sono scappati. Doveva scapparci il morto prima che la Regione si muovesse" dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Stefano Zito. "A parte la mozione per il potenziamento dell'intero ospedale d'Augusta - prosegue - l'aula ed il governo hanno risposto con il silenzio assoluto. Non sono stati presi in considerazione infatti i nostri atti riguardanti Mazzarino, Pantelleria, Lipari, Corleone e Petralia. Non si può sempre aspettare che ci scappi il morto. Qualche volta il governo ci ascolti per tempo".
La spending review per i parlamentari 5 Stelle non può essere l'unico metro con cui operare nella sanità, "specie quando ci sono di mezzo i bambini. Con le ferie estivi e le carenze di personale i problemi si amplificano, come sta avvenendo nel reparto di neonatologia dell'ospedale di Siracusa, che, pare, stia per chiudere, con la conseguenza che i bambini dovranno essere trasferiti in altre città".

Sul caso è intervenuto anche il governatore Rosario Crocetta che ha parlato di reato grave. "Si potrebbe configurare come un femminicidio di Stato. Purtroppo le scelte sui punti nascita sono state dettate a livello nazionale e imposta alle Regioni che hanno dovuto fare molti tagli. Bisogna interrompere la procedura di chiusura dei punti nascita ancora in corso. Si devono dare altre priorità alla spesa. Noi riteniamo che nelle isole minori e nei comuni isolati come Nicosia o Mistretta non ci siano le condizioni per pensare che possa funzionare il sistema che si è pensato con l'elisoccorso. Le vie di circolazione sono pessime e anche l'ipotesi dell'elicottero, come abbiamo visto, non funziona. Anche nei luoghi dove non ci sono più di 500 parti all'anno, ma 400, ogni giorno c'è una donna che rischia la vita".
Secondo Crocetta si "possono evitare gli sprechi, soprattutto nelle Asp dove ci sono casi di corruzione che abbiamo già denunciato, e assicurare una migliore sanità pubblica".

Ieri alcuni senatori del gruppo Grandi Autonomie e Libertà (Gal) e del Pdl hanno presentato un'interrogazione al ministro Beatrice Lorenzin chiedendo chiarimenti sulle anomalie relative alle nomine dei direttori generali. I senatori, si legge in una nota, chiedono di "chiarire se le evidenti anomalie riscontrate nella graduatoria pubblicata sono conseguenza di una poco attenta e ragionata valutazione della Commissione in sede di individuazione dei criteri di selezione o scaturiscono da errori di interpretazione", e di spiegare quali sono "gli interventi correttivi che si vogliono porre in essere e le iniziative che si intraprenderanno a seguito degli innumerevoli ricorsi che inevitabilmente perverranno stante l'imminenza delle date fissate per le ulteriori prove selettive". Il 7 agosto infatti, si sottolinea nella interrogazione, "nel sito dell'assessorato della Salute della Regione Sicilia, sono stati pubblicati gli atti relativi allo stato di avanzamento della procedura di selezione ai fini della nomina dei Dg delle Aziende Sanitarie della Regione". L'iniziativa, rilevano i senatori, "non tiene conto del parere dell'Ufficio legislativo della Regione in base al quale la procedura di nomina dei Dg non ha natura concorsuale e, pertanto, va dichiarata illegittima la selezione preliminare sulla base dei curricula dei candidati". E inoltre "la lettura dell'elenco dei soggetti selezionati (119), alcuni dei quali sembrano illegittimamente ed inopportunamente individuati, che andranno a sostenere direttamente il colloquio, rafforza le perplessità in ordine alla legittimità della procedura". I senatori chiedono di sapere “se il ministro e l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali siano a conoscenza di quanto esposto".

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09 agosto 2013
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