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''E ora posso andare a casa?''

Lo ha chiesto al giudice uno degli assassini di Lorena, che è stata prima massacrata e poi strangolata

17 maggio 2008

E' durata oltre cinque ore l'autopsia sul cadavere di Lorena Cultraro, la ragazza di 14 anni strangolata e poi gettata in un pozzo nelle campagne di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, da tre minorenni di 15, 16 e 17 anni. L'esame, che è stato effettuato a Caltagirone (CT), ha confermato che la giovane vittima è stata massacrata di botte prima di essere strangolata dai suoi carnefici. Il corpo è pieno di lividi e il volto tumefatto è quasi irriconoscibile: il padre, Giuseppe Cultraro, l'altro ieri l'aveva potuta riconoscere, come lui stesso ha spiegato, solo per le meches ai capelli che si era fatta da poco
Compiuto anche l'esame eziologico. "Non è stato possibile, per le condizioni del cadavere, accertare se Lorena fosse incinta. Bisognerà attendere l'esito degli esami istologici e ci vorranno dei giorni", ha spiegato il medico legale, Maria Berlich.

L'altro ieri il giudice ha confermato l'arresto dei minorenni, dopo averne verbalizzato la confessione. Dopo aver confessato il delitto uno dei tre minorenni, come ha rivelato ieri il 'Giornale di Sicilia', ha chiesto al giudice se poteva andare a casa. "Signor giudice, le ho confessato tutto. Ora posso andare a casa?", avrebbe detto. A quel punto, secondo quanto scritto dal quotidiano, il magistrato del tribunale dei minori gli ha gridato: "Ma lo capisci che hai confessato un omicidio? Ma dove vuoi andare?".
Nessuno dei tre giovani potrà essere condannato all'ergastolo, come chiedono disperati i genitori di Lorena. La pena massima prevista dal codice è di trent'anni, con la possibilità di una riduzione di pena fino a un terzo.

Il padre di uno dei tre minorenni ha chiesto perdono ai genitori di Lorena. "Se è vero che lo ha fatto - ha detto ai microfoni fel TgRai della Sicilia - non lo perdono neppure io. Porgo ai genitori di Lorena le mie più sentite condoglianze e chiedo loro di perdonare me, non mio figlio, perché ho vergogna persino di uscire da casa".
Il papà e la mamma di Lorena però non hanno lasciato alcuno spiraglio. "Loro i figli li hanno ancora in vita - dicono - noi invece abbiamo perso Lorena e nessuno potrà restituircela. Non perdoneremo mai nessuno".

Oggi pomeriggio, nella Chiesa madre di Niscemi, si svolgeranno i funerali di Lorena. Il sindaco, Giovanni Di Martino, ha proclamato il lutto cittadino.

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17 maggio 2008
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