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''Erode non vincerà''

Potrebbe essere oggi il giorno decisivo per dare una svolta alle indagini sull'omicidio del giovane Francesco Ferreri

28 dicembre 2005

Potrebbe essere oggi il giorno decisivo per chiarire il giallo di contrada Bessima, dove il 16 dicembre scorso è stato ucciso con 17 colpi di spranga di ferro il piccolo Francesco Ferreri, tredicenne studente di scuola media.
Infatti, proprio oggi si attendono i risultati dell'esame dei reperti che gli specialisti del Ris di Messina hanno prelevato sia dal luogo del delitto, sia nell'abitazione di Francesco sia anche nell'abitazione dei due fratelli che, allo stato attuale, si ritengono essere i maggiori indiziati di questo orribile delitto.

Pare che dall'esame delle auto dei ''padrini'' dei due ragazzi, un operaio forestale ed un titolare di un'azienda agricola, non siano venuti fuori elementi probanti tali da dare tracce consistente all'identificazione dell'autore, o degli autori, del delitto.
In questi giorni è venuta fuori la notizia che i carabinieri della locale stazione, coordinati dal maresciallo Giordano, profondo conoscitore di uomini e cose di Barrafranca, abbiano perquisito l'abitazione di un giovane ventenne di Barrafranca, ma anche in questo caso il silenzio è stato totale. Il maresciallo Giordano dal giorno della scomparsa di Francesco ha lavorato con intensa attività nel chiarire questo giallo, interrogando le persone più vicine a Francesco ed ai due fratelli, nel tentativo di conoscere le motivazioni che hanno portato a questo efferato omicidio. Le uniche notizie che sembrano avere una certa consistenza è che le persone indagate sono cinque, i due fratelli, di cui il più piccolo, compagno di scuola di Francesco, sembra essere indagato per omicidio volontario in concorso, i due padrini, ed una donna, che pare non sia la madre dei due fratelli, ma qualcuno che conosce molto bene alcuni fatti fondamentali della vicenda.
I risultati del Ris di Messina, dunque, sono importanti, specie l'esame dei capelli che sono stati trovati in una mano di Francesco, il quale, cercando di difendersi dalla ferocia del suo assassino, gli ha tirato i capelli. Attraverso il Dna, contenuto nei capelli, è possibile poter fare delle comparazioni e, quindi, identificare il colpevole.

Ieri mattina in Procura non c'era il magistrato inquirente, Antonio Calaresu, che ha seguito tutte le fasi della vicenda dal momento del ritrovamento del corpo di Francesco nel burrone. Un breve periodo di ferie, ma l'omicidio è stato seguito anche da Patrizia Martucci del tribunale dei minorenni di Caltanissetta, per cui è possibile che i risultati del Ris possano essere consegnati a questo magistrato, tenuto conto che tra i protagonisti ''in negativo'' ci sono proprio due ragazzi.
Barrafranca aspetta con ansia la soluzione di questo giallo. Il paese sta vivendo questi giorni con grande intensità, con grande sofferenza; su tutti aleggia una cappa che opprime, che condiziona l'attività del quotidiano. Ad essere ucciso in modo efferato è stato un bravo ragazzo, uno della porta accanto, ecco perché tutti sono coinvolti nella vicenda e ne aspettano al più presto la soluzione.[ViviEnna.it – 28/12/2005]

''Erode non vincerà''
Domani, giovedì 29 dicembre, nella ricorrenza della giornata della ''Strage degli Innocenti'', don Fortunato Di Noto, con una delegazione della Associazione Meter, su invito del vescovo di Piazza Armerina Michele Pennisi e delle associazioni di volontariato, sarà a Barrafranca, dove si è consumato l'assassinio di Francesco Ferreri, il ragazzo di 13 anni trovato morto in una scarpata. L'obiettivo è quello di iniziare un percorso per istituire lo Sportello Meter a tutela dell'infanzia contro ogni forma di violenza, sfruttamento e indifferenza, già presente nella Diocesi di Piazza Armerina a Gela. L'appuntamento è per le ore 17 presso la Biblioteca comunale dove è prevista la partecipazione del questore di Enna e del sindaco di Barrafranca.
''Erode non vincerà'', dice Don Di Noto, che poi aggiunge: ''Questa è la promessa che facciamo durante la giornata della Strage degli Innocenti, e che ci impegneremo tutti nella memoria del piccolo Francesco. I tanti Erodi del mondo, presenti nell'oscurità delle nostre città e delle nostre case saranno sconfitti dalla coerente e duratura scuola di vita di coloro che sanno che amare l'infanzia è il futuro dell'umanità. Gli stessi bambini schiacceranno la testa a Erode. Lo Sportello Meter vuole essere una garanzia e una speranza''. [La Sicilia]

(Nella foto: La strage degli Innocenti, di Guido Reni)

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28 dicembre 2005
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