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"Estrarrò un dinosauro dal cilindro"

Berlusconi dice sì alle primarie: "Per 'salvare' il Pdl c'è bisogno di un grande shock"

09 novembre 2012

Le primarie del Pdl si faranno e, annuncia Berlusconi, dopo l'Ufficio di presidenza, "aspettatevi sorprese". "Come mi si attribuisce la capacità di estrarre conigli dal cilindro - dice il Cavaliere -, penso che stavolta sarò capace di estrarre un dinosauro". "Le primarie si fanno - ha aggiunto - per individuare il migliore tra noi per essere candidato alla guida del Paese. Aspettatevi sorprese", ha ribadito.

Il Cavaliere smentisce poi le notizie trapelate dall'Ufficio di presidenza: "Con Alfano nessun contrasto", garantisce. "Voglio bene ad Angelino come a un figlio". Tuttavia le indiscrezioni avevano raccontato di un Berlusconi a dir poco non entusiasta dell'efficacia delle primarie. Non sono salvifiche, avrebbe assicurato. A quel punto Alfano, avevano riferito, per la prima volta avrebbe fronteggiato l'ex-premier: "mi assumo la responsabilità delle primarie, farle è una questione di serietà, avrebbe scandito il segretario. Io non voglio essere designato a nulla. Ma oggi dobbiamo prendere una decisone, oppure saremo 'barzellettati'". E alla fine era arrivata la decisione: le primarie si faranno. E Berlusconi lo ha annunciato nella conferenza stampa con Alfano, spiegando che, se c'è stato dissenso, ha riguardato il modello di primarie e non l'opportunità o meno di fare la consultazione. La mia idea, ha spiegato, era quella "di far votare gli iscritti del Pdl attraverso dei call center nell'arco di 10-12 giorni. Poi Alfano ha ritenuto che le primarie in più di cento città potessero essere utili per richiamare i nostri elettori".

Berlusconi alla fine ha concesso dunque il via libera alla primarie e ha anche specificato che non appoggerà nessuno dei candidati in campo. L'Ufficio di presidenza, ha spiegato il Cavaliere, "mi ha lasciato confortato per i tanti interventi a cuore aperto". "Alla fine abbiamo raggiunto un risultato molto positivo: le primarie del Pdl si faranno, abbiamo approvato una bozza di regolamento e mi è stata demandata la scelta di cinque garanti" che vigileranno su regole e svolgimento della consultazione. Il Cavaliere ha ribadito la sua "grande fiducia" per la classe dirigente di un partito che può "segnare ancora la storia di questo Paese" e ne ha rivendicato a più riprese "l'orgoglio per quanto fatto in passato". Tuttavia, le indiscrezioni trapelate dalla riunione, raccontano di un Berlusconi propenso a un cambiamento radicale nel partito. Mentirei se dicessi che considero le primarie salvifiche, avrebbe detto Berlusconi. Per 'salvare' il Pdl "serve una grande rivoluzione all'interno del partito, bisogna cambiare tutto non solo il nome per recuperare i nostri elettori. C'è bisogno di un grande shock. E magari, avrebbe detto, di un nuovo Silvio Berlusconi del '94. Comunque, volti nuovi e protagonisti nuovi per superare un momento che ha definito difficile, difficile, difficile.

Durante la conferenza stampa, Berlusconi ha poi smentito le voci che lo danno, da tempo, ormai disinteressato al Pdl e al lavoro per una sua lista. "Mai pensato a una mia lista, mi è sempre stata attribuita da certi media. Mai pensato a una mia lista personale". E ha smentito anche contatti con l'imprenditore Gianpiero Samorì: "Mi è stata attribuita una ricerca di volti nuovi, un certo signor Samorì che ho incontrato una sola volta nella vita e che non ritenevo nemmeno fosse interessato alla politica". E ha proseguito: "Le primarie sono uno strumento per individuare il migliore tra noi per essere candidato alla guida del governo". Quindi un accenno al governo Monti. "Non faremo la prossima campagna elettorale contro Monti, anche perché lui, come dice, non sarà in campo e sarà per noi controproducente fare campagna elettorale criticando quello che c'è stato". Tuttavia, il Cavaliere ha sottolineato come il distacco dei cittadini dalla politica sia dovuto ad un "disgusto" che deriva "dal fatto che la gente si è trovata un governo di tecnici al posto di un governo politico". "Certamente - ha aggiunto - non è questa la politica economica che può portarci fuori da questo momento grave della nostra economia. La gente sente questo e attribuisce anche a noi la colpa delle decisione di questo governo. Sia noi che eravamo alla maggioranza che coloro che erano all'opposizione abbiamo messo in piedi una sorta di maggioranza al sostegno di questo governo. Abbiamo sbagliato probabilmente anche noi".

Il Cavaliere ha parlato della data delle elezioni, contraddicendo Alfano che nei giorni scorsi aveva parlato di voto anticipato: "Penso che le elezioni politiche si terranno ad aprile, questa è l'indicazione che ci arriva dal Quirinale". Si augura poi che ci sia una sorta di election day. "Ci auguriamo che le elezioni politiche e quelle regionali si svolgano in un unico giorno - ha detto Berlusconi -, sia per ragioni di risparmio di soldi, ma anche per non fare tre mesi di campagna elettorale".
Toccando, infine, il tema delle elezioni in Sicilia Berlusconi ha definito il risultato del Movimento 5 Stelle come l'esito di un voto di "protesta, di ribellione rispetto a questa politica". [Adnkronos]

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09 novembre 2012
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