''Facciamo impazzire i palestinesi come i tedeschi'': polemica attorno a Yehoshua
Una conferenza svolta dal romanziere Avraham B. Yehoshua in un circolo letterario di Tel Aviv, davanti a poche decine di ascoltatori, ha innescato una furiosa polemica che ha coinvolto numerosi esponenti politici e il Museo dell'Olocausto "Yad va-Shem".
Yehoshua ha rilevato che Israele ha una sua responsabilità "nel fatto che i palestinesi siano precipitati in una spirale di follia".
Davanti ai volti scettici dei suoi ascoltatori, lo scrittore ha subito rincarato la dose: "Essi non sono i primi che il popolo ebreo abbia fatto impazzire. Abbiamo visto cosa è successo anche con i tedeschi".
Infine, il colpo di grazia: "Se pensiamo davvero che dopo aver lasciato sei milioni di vittime nella guerra con il Cristianesimo abbiamo ancora la forza di lasciare cinque milioni di vittime nella guerra con l'Islam, allora poveri noi".
A molti le sue parole - specialmente quelle relative al nazismo - sono apparse come un´assoluzione postuma dei crimini del Terzo Reich. Alla loro origine, è sembrato di capire, ci sarebbero caratteristiche specifiche del popolo ebraico tali da spingere alcuni popoli verso un odio cieco, anche al suicidio nazionale.
Yehoshua ha replicato di non aver mai inteso suggerire un´idea simile. Ma in un sondaggio volante curato dal quotidiano "Maariv" l'86% dei partecipanti (oltre 600) hanno detto di essersi sentiti feriti dalle parole del grande romanziere.
Parole di deprecazione sono subito giunte anche dal Museo "Yad va-Shem" di Gerusalemme, secondo cui si tratta di "dichiarazioni infelici, che rischiano di essere interpretate come un riconoscimento di una colpa presunta della vittime".
In un´intervista televisiva, Yehoshua ha poi spiegato che dopo la Guerra dei Sei Giorni gli ebrei hanno di nuovo perso il loro confine. Con l´occupazione dei Territori, si sono mischiati ai palestinesi, e l'odio anti-ebraico è risorto. Secondo Yehoshua, l'odio irrazionale verso gli ebrei portò il Terzo Reich verso il crollo. Oggi un odio altrettanto irrazionale "impedisce ai palestinesi di sentire il presidente George Bush quando parla della creazione di uno Stato indipendente per loro, e li spinge all'autodistruzione".
Fonte: La Stampa