"Finora non ho sbagliato una nomina"
Quattro assessori nella giunta Crocetta: "In settimana voglio concludere con le nomine in giunta. I partiti sono avvertiti"
Il pm Nicolò Marino e Linda Vancheri, funzionaria della Confindustria di Caltanissetta, entrano nella giunta regionale guidata da Rosario Crocetta. I due nuovi assessori (Marino sarà nominato ufficialmente nei prossimi giorni) sono stati presentati ieri in conferenza stampa da Crocetta a Palazzo d'Orleans.
Vancheri dovrebbe ricoprire il ruolo di assessore alle Attività produttive con cui ha collaborato nella scorsa legislatura. Per il pm Marino si profila la delega all'Energia e Rifiuti.
"Finora non ho sbagliato una nomina", ha detto il governatore della Sicilia. I due nuovi assessori si aggiungono a Lucia Borsellino (Salute) e Franco Battiato (Turismo). Per quest'ultimo, data la sua disponibilità part-time, lo stesso Crocetta pensa a una norma ad personam, quindi "serve una proposta di legge che ridisegni le deleghe". E così per il governatore "si potrebbe dare il Turismo al presidente (Crocetta, ndr) e lasciare a Battiato i grandi eventi".
Nella giunta Crocetta, che a oggi conta quattro assessori su dodici, stando all'ultimo governo Lombardo, rimangono altre otto poltrone: tre dovrebbero essere designate dall'Udc, quattro dal Pd e una da Api e alcuni movimenti.
"In settimana voglio concludere con le nomine in giunta, i partiti lo sappiano. Sono avvertiti. Voglio farlo assieme a loro, ma i siciliani non possono aspettare i tentennamenti di partiti". "Una volta proclamati vorrò incontrare tutti i parlamentari. Io ho un rispetto sacro per le istituzioni e rispetto tutte le liste soprattutto quelle d'opposizione. Io non faccio inciuci, dico le cose e in questi giorni qualcuno mi ha telefonato - ha aggiunto - Dovete capire che il mio è un metodo nuovo di interloquire. Sono convinto, il bilancio e le misure di rigore passeranno".
"Oggi comincerò con le rotazioni dei dirigenti della regione, a cominciare dalla Programmazione. Non posso mica parlare di fondi comunitari con chi ha permesso che si perdessero. Oggi sarà pronta la lettera che dichiarerà decaduti i 21 giornalisti dell'ufficio stampa della Regione siciliana".
COSA FARE SUBITO - Ma non è stata soltanto la spinosa questione della Giunta che ha animato la conferenza stampa di ieri, in occasione proprio della presentazione dei due nuovi assessori. Anche i fondi comunitari hanno avuto scena. In questi giorni Crocetta è in filo diretto con Bruxelles e il ministro Barca proprio per evitare che la Sicilia perda risorse Ue. Attualmente su 800 milioni di euro spesi dalla Regione, circa 300 mln non hanno le giuste pezze d'appoggio per essere rendicontate da Bruxelles e di questi 300 mln, la metà rischia di essere pagata dalle casse regionali, mentre sui restanti 150 mln si sta lavorando per produrre la relativa documentazione per evitare che la Regione sborsi anche quest'altra fetta di fondi. Un complesso e virtuoso, allo stesso tempo, procedimento che rischia tuttavia di bloccare i circa 6 miliardi di euro, sempre di fondi Ue, destinati alla Sicilia.
"I progetti non immediatamente cantierabili saranno accantonati nella programmazione dei prossimi due anni e saranno trattati solo quelli fattibili. In questi giorni rivedremo l'esecutività dei progetti e daremo precedenza a questi ultimi. Non è escluso che cancelleremo alcuni progetti già inseriti e ne inseriremo dei nuovi".
Tra i principali progetti che avranno immediata esecutività i collegamenti con l'aeroporto di Comiso, quelli tra Catania e Palermo, il passante Gela-Santo Stefano di Camastra. "Non sarà possibile ovviamente capovolgere la programmazione europea, ci vorrà più tempo - ha aggiunto - ma sarò molto realista inserendo solo progetti da mandare in gara subito".
Come aveva annunciato nel giorno del suo insediamento, Rosario Crocetta ha sistemato nel suo ufficio a Palazzo d'Orleans il crocifisso realizzato con il legno dei barconi della "speranza" regalatogli qualche giorno fa a Lampedusa e mostrato durante la conferenza stampa. "Lo terrò nel mio ufficio, così ci ricordiamo che esiste la sofferenza vera - ha detto Crocetta - fa bene fare un bagno di purezza ricordandosi di chi soffre, anche per evitare di montarci la testa".
Crocetta ha trovato anche il tempo di scherzare sul prezioso orologio che il suo predecessore Raffaele Lombardo gli ha lasciato durante il passaggio di consegne: "C'è un ricco imprenditore disponibile a comprare l'orologio d'oro regalato dal Sultano dell'Oman all'ex presidente Raffaele Lombardo".
LA SECONDA DONNA IN GIUNTA - L'assessore regionale alle Attività produttive della Sicilia è Linda Vancheri. "Sono fiera di trovarmi a ricoprire questo incarico. Per me i paletti saranno sviluppo, legalità e velocità. Conosco bene il settore e le difficoltà che stanno avendo le imprese". Queste le prime parole del neo assessore Linda Vancheri, funzionaria di Confindustria Caltanissetta. "Sono molto emozionata di essere qui al fianco del presidente Crocetta, che conosco dai tempi in cui era sindaco a Gela. Ho accettato la sua proposta perché sono fiera di partecipare a questo cambiamento e rinnovamento della Sicilia e a questa rivoluzione, perché è un po’ il sogno che ho sempre avuto: riuscire a vivere bene in Sicilia".
"Io - ha aggiunto - comincerò a lavorare subito, e spero di riuscire a fissare i mie tre paletti sviluppo, legalità e velocità. Lavorerò su queste tre tematiche e lo farò insieme a tutte le associazioni, anche con i sindacati perché non esiste che una terra che si deve riprendere la dignità, che può avvenire solo attraverso il lavoro, non lo faccia insieme a tutte le categorie produttive, sindacati e istituzioni che si preoccupano del controllo del territorio, ovvero magistratura e forze dell’ordine".
MARINO, ASSESSORE-MAGISTRATO - Prime parole da assessore regionale siciliano per Nicolò Marino, fino a ieri pm antimafia della Dda di Caltanissetta. "Sono orgoglioso di ricoprire il ruolo di assessore continuando a fare il magistrato, ma sono una persona molto concreta. Certo ho anche paura ad affrontare questa nuova avventura. Il magistrato non interpreta solo le norme e non vive certo sulla luna - ha detto Marino - Sono innanzitutto pubblico ministero e continuerò a esserlo. Bisogna creare una squadra giusta che possa interloquire con tutte le istituzioni: occorre una squadra investigativo-tecnica".
Il magistrato antimafia, prestato temporaneamente al Governo regionale siciliano, ha poi puntualizzato: "da assessore non farò naturalmente il magistrato, ma svolgerò il mio incarico utilizzando gli stessi metodi e lo stesso rigore adottati nello svolgere la funzione di pubblico ministero".
"Non è più possibile che uomini di Cosa nostra facciano ancora affari con uomini delle istituzioni. Non può essere che grandi latitanti continuino a dialogare con uomini che dovrebbero appartenere alle istituzoni. Bisognerà dialogare con le forze di polizia per dare ognuno il proprio apporto". "Io mi porto appresso il senso delle istituzioni, che purtroppo si è perso nel tempo nel modo di gestire la cosa pubblica, sia a livello nazionale che regionale e anche locale. Il senso dell'appartenenza alle istituzioni è il senso più alto per iniziare questo lavoro da assessore". E infine, ha concluso Nicolò Marino: "Non ci può essere sviluppo se non si ha il senso del concetto di responsabilità, chiunque ricopre un ruolo pubblico deve avere la consapevolezza di avere responsabilità".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, ASCA, Italpress, Lasiciliaweb.it]