"Gettati in mare dagli scafisti"
Il cadavere ritrovato a capodanno a Campobello di Mazara è di un immigrato
Ieri, il cadavere di un immigrato è stato trovato nelle acque del trapanese. E' ritenuto collegato allo sbarco avvenuto nelle coste di Campobello di Mazara, dove l’ultimo giorno di dicembre sedici immigrati, tutti giovani tunisini, sono stati intercettati dalle forze dell'ordine nella zona costiera di Tre Fontane. Alcuni di loro hanno riferito di far parte di un gruppo di una quarantina di persone, due delle quali si sarebbero trovate in difficoltà e non sarebbero riuscite a raggiungere il litorale.
Arrestati dalle Fiamme Gialle della sezione operativa navale di Mazara i tre presunti scafisti tunisini: il comandante di 36 anni, un 32enne e un 48enne, a bordo del motopeschereccio inseguito e catturato nelle acque antistanti Capo Granitola. Avrebbero gettato i mare i migranti per poi fuggire.
Il motopesca a luci spente aveva tentato nella notte di sottrarsi al controllo, nonostante l'ordine di fermo intimato dall'unità navale delle fiamme gialle Guardia di Finanza. Dopo circa venti minuti di inseguimento la motovedetta ha bloccato il natante. Attraverso le testimonianze fornite dai migranti si è proceduto a un'indagine congiunta della Guardia di finanza, della polizia di Stato e dei carabinieri che ha permesso di individuare gli scafisti condotti nel carcere di Trapani.
Terribile il contenuto delle dichiarazioni rese dagli immigrati rintracciati sulla costa. Sembrerebbe, infatti, che i tre scafisti abbiano gettato in mare tutti i nordafricani, abbandonandoli ad alcune decine di metri dalla spiaggia, nonostante molti avessero urlato di non saper nuotare. I migranti hanno riferito che alcuni compagni di traversata sono annegati nel tentativo disperato di raggiungere la spiaggia.
Subito sono iniziate le ricerche dei due dispersi, condotte anche con l'ausilio di tre elicotteri dalla Capitaneria di porto e dalla Guardia di finanza. Impegnati pure i sommozzatori dei Vigili del fuoco. Ieri mattina le ricerche sono riprese per concludersi al tramonto, ma non è stata trovata alcuna traccia dell'altro disperso. Stamane è ripresa la ricerca, ma soltanto con unità navali.
Sempre ieri, all'alba sono stati individuati a terra 17 tunisini, sbarcati alle a Torretta Granitola. Ma nelle ore successive altri maghrebini sono stati bloccati sulla terraferma e il conto di questo secondo sbarco, finora, è arrivato a 40. Anche questi migranti avevano i vestiti bagnati e anche loro sono stati costretti a gettarsi in acqua per raggiungere la riva.
[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it, GdS.it]