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"Gli attivisti cercavano lo scontro"

Da un comunicato della Farnesina: "Il ministro degli Esteri Franco Frattini non ha mai detto quelle frasi"

10 giugno 2010

"In relazione alle frasi virgolettate riportate da alcune agenzie di stampa con il titolo 'attivisti Flottiglia cercavano lo scontro con gli israeliani', in occasione dell'audizione odierna sui recenti avvenimenti a Gaza da parte del ministro Frattini dinanzi alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta, la Farnesina precisa che il ministro Frattini non ha mai pronunciato tali parole''.
E' quanto si è letto in un comunicato diffuso ieri dalla Farnesina. "Nel suo discorso a braccio - continua il comunicato -, il titolare degli Esteri non ha fatto alcun riferimento ad elementi specifici concernenti la ricostruzione dei fatti che potranno emergere ed essere provati soltanto nel corso dell'indagine che verrà condotta".

Nelle dichiarazioni attribuite a Frattini si sottolineava come "stando al materiale audiovisivo recuperato anche dalle telecamere a circuito chiuso dell'imbarcazione", emergerebbe l'intento da parte degli attivisti di aver ''ricercato lo scontro con le forze israeliane".
Nell'audizione il ministro ha sottolineato che l'attuale situazione a Gaza è "insostenibile" ed è "indispensabile" garantire un "flusso controllato" di aiuti. Questo flusso controllato deve essere garantito attraverso "una intesa politica" che sta cercando anche l'amministrazione americana di Barack Obama, per evitare che Gaza rimanga "in balia di organizzazioni estremiste", ha spiegato Frattini, ricordando che Hamas è sulla lista nera dell'Ue.
Parlare di una presenza internazionale ai valichi di Gaza, presuppone che gli interlocutori a Gaza siano garantiti dall'Autorità nazionale palestinese, ragiona Frattini. Che per questo sottolinea come il "processo di riconciliazione" palestinese sponsorizzato dall'Egitto, sia uno dei tasselli di un puzzle delicato.
Il ministro ha poi annunciato che inviati del Quartetto potrebbero partecipare come osservatori ad una inchiesta israeliana sul raid del 31 maggio sulla nave turca Mavi Marmara. "Se l'ipotesi fosse accettata da Israele - ha detto il titolare della Farnesina - potremmo avere un team investigativo che lasci ferma l'autorità d'Israele ma che affianchi la presenza qualificata di osservatori del Quartetto".
L'idea, ha aggiunto Frattini è condivisa dalla Germania e il ministro degli Esteri britannico William Hague la considera interessante e se ne potrà discutere lunedi al consiglio dei ministri degli Esteri Ue. Frattini ha detto di convidere la richiesta europea di una inchiesta immediata, completa e imparziale, così come quella del Consiglio di Sicurezza Onu per una inchiesta rapida, credibile, trasparente e conforme agli standard internazionali. [Adnkronos/Ign]

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10 giugno 2010
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