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''Il mondo fantastico di Picasso''

Ancora grandi opere della Collezione Würth al Palazzo dei Normanni di Palermo

14 ottobre 2008

























Disegni dell'adolescenza, olii su tavola, gessetti colorati su carta e tratti a china su carta con filigrana. Il Picasso che si potrà ammirare fino all'8 Marzo 2009 a Palermo, presso la sala Duca di Montalto al Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, è un Picasso diverso da quello che si è abituati a vedere, fatto soprattutto da disegni e schizzi. Ad esempio "La Corrida", datato 1901, è un piccolo disegno dagli angoli smussati realizzato sul retro di una carta da gioco, un asso. Allora Pablo Picasso non aveva molti soldi per acquistare la carta di grandi formati così disegnava quelli che poi sarebbero divenuti capolavori su piccoli pezzi di carta nei bistrot che lui adorava.
Insomma, un Picasso che per scaricare l'immensa carica creativa che aveva nel corpo e nell'anima segnava tutto, creando quel suo mondo che sarebbe presto diventato universo visivo di tutti.
Un mondo fantastico, anzi "Il mondo fantastico di Picasso", titolo della mostra realizzata dalla Collezione Würth, diretta da Sylvia Weber e curata da Roland Doschka.

Dopo "Capolavori dell'Impressionismo e dell'Espressionismo" (2005), "Percorsi da Spitzweg a Baselitz" (2006), "Max Ernst nella collezione Wurth" (2007), ovvero le precedenti esposizioni realizzate dal gruppo Würth in collaborazione con l'Ars e la Fondazione Federico II, sarà possibile accostarsi per la quarta volta, ad un'ulteriore pagina di arte contemporanea: questa volta si tratta della fondamentale pagina vergata dal furore creativo di Pablo Picasso, che nella sua lunga carriera creativa ha prodotto circa 30.000 opere tra quadri sculture, ceramiche, incisioni, illustrazioni.
Quelle arrivate in Sicilia sono 66, molte delle quali esposte per la prima volta al pubblico, 31 capolavori provenienti dalla Collezione Würth e altre 35 opere provenienti da collezioni private europee e della Germania del sud.

Tra le opere che potranno essere viste per la prima volta anche "Les Dames de Mougins", un gessetto e carboncino realizzato nel 1965 sul frontespizio del libro "Les dames del Mougins. Secrets d'alcôve d'un atelier" in omaggio al suo amico Droder (a cui si può leggere la dedica).
"Quando ho trovato qualcosa da esprimere, l'ho fatto senza pensare al passato o al futuro", affermava l'artista spagnolo riferendosi alle maniere differenti di usare la pittura lungo il suo percorso: una lotta contro "il tedio estetico", nel godimento di un contrasto e nel rifiuto della continuità.
Il percorso della mostra si sviluppa attraverso i cosiddetti periodi "blu" e "rosa" dell'artista, in cui raggiunge "il parossismo della sensibilità soggettiva", fino alla ricostruzione ideale delle forme, come risulta evidente in "Ragazza con corona e barchetta", l'immagine copertina del catalogo, un olio su tela del 1939, che propone un puzzle di forme geometriche elementari.

Ma a Palermo saranno visibili anche opere come la celeberrima Colomba del 1966, un pastello blu su foglio prestampato, realizzata per il Congresso Mondiale della Pace tenutosi a Parigi, e due esemplari di colombe in terracotta bianca realizzate a mano.
Molti dei capolavori presentati in questa mostra raccontano la vita privata di Picasso, gli amori e le passioni. Come il ritratto di Geneviève Laporte, un inchiostro su carta del 1951, una giovanissima giornalista mandata da Le Monde per un'intervista al maestro che si protrasse con una relazione intensa di qualche mese, o ancora il ritratto di Françoise Gilot, del 1948 stessa tecnica, una giovane artista che ebbe una relazione pluriennale con Picasso, o la dedica "ai suoi piedi" per il ritratto Eugenia Errazuriz (matita su carta, 1920), lui che non era mai stati ai piedi di nessuna donna. E' infatti dedicata alle "donne di Picasso" una sezione della mostra, donne con cui ebbe per tutta la vita un rapporto discontinuo e tormentato, in quanto ciascuna diveniva ai suoi occhi strumento di elevazione artistica: "Profilo di donna", "La bella Fernanda", "Dora Maar" (la fotografa che documentò il celebre "Guernica"), "Jacqueline", fino alle inedite "Donne di Mougins" (una miriade di occhi femminili che nell'alcova di un atelier seducono lo spettatore).

E poi gli omaggi. Quello a Gauguin quando firma come "Paul Picasso" la matita su carta "Omaggio a Gauguin" del 1903, o quello a Lucas Cranach pensando al quale realizza "Venere e Amore"; e poi ancora un "Arlecchino" realizzato senza mai interrompere il tratto in un groviglio di linee, e nudi, profili, ritratti. Per Roland Doschka, co-curatore della personale palermitana: "le opere in esposizione offrono un accesso spontaneo all'opera di Picasso. Questa mostra è una grande sfida per carpire la sua genialità."

INFO
"Il mondo fantastico di Picasso"
Sala Duca di Montalto, Palazzo dei Normanni - Palermo
Fino all'8 marzo 2009
Orari: dal lunedì al sabato 08.30/12.00 e 14.00/17.00, domenica e festivi 08.30/12.30

[Alcune opere in mostra]

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14 ottobre 2008
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