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''Il 'Pane dei Santi' nella tradizione salemitana''

di Giovanni Calvitto

21 marzo 2006

Nelle feste di ispirazione religiosa, ma di cultura contadina, che si celebravano e continuano a celebrarsi a Salemi, il pane gode di assoluta preminenza. Il prezioso alimento lo ritroviamo protagonista nelle ricorrenze di San Biagio, San Giuseppe, Sant'Antonio, Santa Elisabetta, dei Defunti e nel rito propiziatorio delle ''Tridici Virgini''. In ognuna di queste celebrazioni il pane ha un ruolo di diverso significato, divenendo di volta in volta messaggio, stimolo di riti agresti, raffigurazione del rituale cristiano, esaltazione del lavoro agricolo e artigianale, alimento da offrire secondo gli insegnamenti della religione.
Delle feste elencate, alcune hanno superato momenti di crisi che di solito precedono la estinzione; altre sono cadute nell'oblio.
Il tre febbraio, festa di San Biagio, nell'antica chiesa sita nel quartiere arabo del Rabato, vengono distribuiti ai visitatori che si raccolgono in preghiera davanti alla statua del Santo sacchetti contenenti piccolissimi pani benedetti. I cartocci contengono le 'cudduredde', pani di piccolissime dimensioni che si richiamano alla gola di cui il Santo è il protettore, 'i cavadduzzi', piccolissimi pani lavorati e che ricordano la evitata invasione delle cavallette del 1542 per intercessione del Santo, 'la manuzza', 'lu vastuni' e 'li cannistredda', pani anch'essi piccolissimi, finemente lavorati dalle donne del quartiere.
Il 17 di novembre, nell'antica chiesa di Santa Chiara, oggi sede della Biblioteca comunale, venivano offerti ai poveri 'li cucciddati di S. Elisabetta', santa francescana, oggi venerata nella chiesa dei padri cappuccini. La distribuzione dei pani è caduta in disuso.
Stessa sorte è capitata a 'lu pani di li morti', filoncini a forma di braccia incrociate come fossero membra composte dei defunti,che a piene ceste veniva distribuito il 2 di novembre alla lunga fila di mendicanti che si disponeva nei due lati della via che porta al cimitero.
Altra distribuzione di pagnotte benedette avveniva il 13 di giugno nella chiesa di S. Antonio, in piazza della Libertà, ''...al popolo che va in tutti li dodici giorni previ alla Sua festa a farli divoti ossequi...''. Festeggiamenti e donazione del pane, per lunghi periodi di tempo soppressi, sono ripresi in questi ultimi anni.
Canti e preghiere accompagnavano il pellegrinaggio di ''li tridici virgini'', dodici fanciulle e un fanciullo guidati dai penitenti, che partiva dalla chiesa di San Francesco di Paola e si concludeva in quella del Crocefisso, dove venivano intonati gli ultimi canti e le sentite implorazioni. Tutti i bambini invitati a far parte della processione portavano sotto il braccio una pagnotta benedetta.

La festa del pane più famosa rimane quella di San Giuseppe.
Nella casa dei fedeli viene allestita una impalcatura, un tempietto fatto con listelli rivestiti di mortella, alloro e agrumi e dove vengono appesi migliaia di formette di pane lavorato con molta perizia dalle donne che volontariamente si prestano  a dare un aiuto perché la Cena possa essere pronta nei tempi previsti. Tutto il lavoro preparatorio viene fatto in armonia: ogni volontario si mette a disposizione dei padroni della Cena e porta a compimento il lavoro che gli viene assegnato.
All'interno del tempietto lunghe tavole laterali infiorate fanno da cornice all'altare sul quale spicca l'immagine della Sacra Famiglia e nei ripiani inferiori vengono messi in mostra i tre grossi pani lavorati con finezza e sui quali vengono riprodotti  alcuni momenti della vita di Gesù, Giuseppe e Maria riportati nelle Sacre scritture. Questi pani verranno donati, dopo la cerimonia del pranzo, ai bambini scelti per rappresentare la Sacra Famiglia.
I pani che adornano la Cena vengono offerti ai visitatori che con devozione si sono avvicinati all'altare.
I visitatori che assistono al pranzo dei Santi spesso vengono invitati a cunsumare parte di quelle centouno pietanze che i devoti hanno preparato per rendere più ricca la Cena.
Dopo il pranzo iniziano i canti sacri,le recite delle preghiere e la declamazione delle parti, antichi componimenti che esaltano la fede e le figure della Santa Famiglia.

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21 marzo 2006
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