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"Il soldato Manning ha aiutato il nemico"

La 'talpa' di Wikileaks rischia la pena di morte. Il sito di Assange: "Le nuove accuse rivolte a Manning sono una vendetta"

04 marzo 2011

Bradley Manning, il soldato americano che avrebbe rubato i segreti esplosivi del Pentagono e del Dipartimento di Stato nascondendoli in un cd di Lady Gaga, rischia di essere condannato alla pena di morte per il suo 'furto'.
L'Esercito americano, che lo scorso giugno ha arrestato il 23enne analista del servizio segreto militare di stanza a Baghdad trasferendolo nella prigione di Quantico dove è ora detenuto, ha infatti aggiunto altri 22 capi di imputazione nei confronti del militare accusato di essere la talpa di Wikileaks. E tra questi l'accusa di avere "aiutato il nemico", crimine per il quale il codice militare prevede anche la pena capitale, anche se i procuratori hanno già fatto sapere ai legali di Manning che, in caso di condanna, non chiederanno l'esecuzione. Ma la pena massima che rischia è l'ergastolo. "Le nuove imputazioni riflettono più accuratamente la gravità di crimini di cui Manning è accusato", ha detto il capitano John Haberland, portavoce dalla procura militare di Washington.
Secondo l'accusa, Manning, permettendo che il materiale fosse pubblicato su Internet, ha deliberatamente lasciato che questo fosse accessibile al "nemico", termine usato in modo generico senza che sia stato specificato di quale nemico si tratti. Il Pentagono ha sempre sostenuto che la pubblicazione da parte del sito di Julian Assange dei documenti riservati sulla guerra in Afghanistan ed in Iraq, e poi quelli relativi ai dispacci inviati dagli ambasciatori Usa, hanno messo in pericolo la vita di militari e civili americani.

Wikileaks, con un messaggio Twitter, ha dichiarato che le nuove, pesanti, accuse rivolte al soldato Bradley Mannin sono "una vendetta". Per il sito di Assange si tratta un attacco "contro Manning per il fatto che sta esercitando il suo diritto a non parlare", si legge nel post, con riferimento al fatto che il 23enne si è rifiutato di collaborare. E soprattutto di confermare ai procuratori l'informazione più cercata, cioè il fatto che lui ha consegnato ad Assange il materiale rubato negli archivi del Pentagono e del dipartimento di Stato perché venisse pubblicato su Internet. Un'informazione che permetterebbe alla magistratura americana di procedere contro il fondatore di Wikileaks, che attualmente sta facendo ricorso a Londra contro la sua estradizione in Svezia dove è accusato di violenza sessuale.
Ora il processo a Manning potrà iniziare a maggio o a giugno, secondo una stima dei suoi avvocati che hanno chiesto che prima dell'avvio del procedimento l'imputato venga sottoposto ad una perizia psichiatrica per valutare se sia in grado di sostenere un processo.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Washington Post]

 

 

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04 marzo 2011
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