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''Il testo per la riforma della Giustizia è pronto''

Silvio Berlusconi: ''Anche sulle intercettazioni telefoniche si è raggiunta un'intesa''

03 febbraio 2009

"Il testo è pronto e sarà presentato in uno dei prossimi Consigli dei ministri". Silvio Berlusconi ha parlato ieri della riforma della giustizia, spiegando che è stata messa a punto e arriverà presto sul tavolo di uno dei prossimi Cdm. "Stiamo lavorando alla riforma della giustizia penale - ha detto il premier - Non ci sarà la separazione delle carriere ma la separazione degli ordini". Questo significa, "che l'ordine degli avvocati dell'accusa dovrà essere distinto e posto sullo stesso piano degli avvocati della difesa. In questo modo gli avvocati della difesa e dell'accusa potranno essere alla pari di fronte a un giudice terzo. Il testo di questa riforma a cui abbiamo lungamente lavorato lo approveremo in uno dei prossimissimi Cdm".

Riguardo al nodo intercettazioni, "anche se con molta difficoltà siamo riusciti ad ottenere un accordo per limitare l'uso delle intercettazioni telefoniche". L'impegno a limitarne l'uso, ha spiegato il leader del Pdl, "è un impegno che alla fine, con molta difficoltà, sono riuscito a mantenere. Perché ora c'è l'accordo nella maggioranza per limitare con una nuova legge le intercettazioni solo ai reati più gravi, dove, cioè, sussistono gravi indizi di colpevolezza e per un tempo contenuto in 30 giorni, prorogabili al massimo di altri 15 più 15".
 
Berlusconi, collegato telefonicamente con il teatro Gesualdo di Avellino dove si è tenuta la manifestazione 'Goverincontra', ha affrontato anche il tema delle riforme, precisando che il presidenzialismo non è all'ordine del giorno. Il Cavaliere ne ha approfittato anche per lanciare un affondo contro i media che "manipolano ad arte le sue dichiarazioni per suscitare solo polemiche". E ha citato come esempio di "mistificazione della realtà" quanto accaduto nell'ultima conferenza stampa di fine anno a palazzo Madama, quando rispose a una domanda sulla riforma presidenziale: "I media hanno distorto la realtà: io ho solo detto che il presidenzialismo è una riforma che non è sul tavolo del presidente del Consiglio".
Quanto al federalismo fiscale, assicura, servirà ad ammodernare lo Stato ma anche per diminuire la pressione fiscale".
 
Il presidente del Consiglio ha quindi rivendicato i meriti del suo esecutivo, "una squadra giovane, capace, motivata e appassionata" di cui va "orgoglioso". "Posso dire senza tema di essere smentito che in questi 9 mesi il governo ha lavorato molto bene. Abbiamo fatto tante cose positive in poco tempo. Non abbiamo mai promesso la luna, ma tutto quelle promesse fatte durante la campagna elettorale sono state mantenute" ha sottolineato Berlusconi. "Con il nostro governo - ha rimarcato - l'Italia ha recuperato autorevolezza in campo internazionale. Il governo Prodi era diviso su tutto, anche in politica estera, mentre ora c'è un esecutivo coeso con una chiara linea europeista ed atlantica". [Adnkronos/Ign]

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03 febbraio 2009
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