"Il Viminale ha subito chiesto ai prefetti di divulgare i dati dei candidati"
Dopo l'allarme lanciato dal presidente della Commissione Antimafia, Beppe Pisanu, sulle liste indegne
Dopo l'allarme lanciato dal presidente della Commissione Antimafia, Beppe Pisanu, sull'irregolarità degli eletti alle ultime amministrative ("Nelle liste delle ultime elezioni amministrative emergono candidati ed eletti diciamo irregolari per reati diversi da quelli che il nostro Codice di autoregolamentazione prevedeva [...] Sono liste gremite di persone che non sono certe degne di rappresentare nessuno" - LEGGI), il Viminale ha fatto sapere che: "Il ministero dell'Interno ha da subito sensibilizzato i prefetti a un'adeguata divulgazione tanto della 'relazione in materia di formazione delle liste di candidati per le elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali' approvata dalla Commissione Antimafia, quanto del codice di autoregolamentazione".
La Commissione, ha sottolineato il Viminale, "ha chiesto ai prefetti accertamenti che non rientrano tra quelli previsti dalla normativa di settore che attribuisce loro esclusivamente la verifica della regolare acquisizione della carica elettiva ai sensi dell'art. 15 della legge 55/1990, per gli amministratori regionali, e dell'art. 58 del decreto legislativo 267/2000, per quelli degli enti locali". L'amministrazione dell'Interno, nell'ambito delle procedure elettorali, prosegue la nota, "detiene dati da considerarsi ufficiosi e, in quanto tali, provvisori: di fatto, per lo svolgimento delle verifiche richieste dalla Commissione Antimafia sarebbe stato necessario acquisire atti e informative in possesso di altre amministrazioni a ciò deputate, quali i Tribunali, le Corti d'Appello e i Comuni. Da ciò i tempi comprensibilmente lunghi".
Solo la prefettura di Catania ha risposto ieri mattina alla richiesta della Commissione Antimafia, mentre tutte le altre amministrazioni hanno inoltrato i dati richiesti prima del 25 settembre. Infine, il Commissariato di Governo della provincia di Bolzano, già in data 30 giugno 2010, ha comunicato a Pisanu che, nel rispetto delle norme di autonomia vigenti nella regione Trentino Alto - Adige, la richiesta è stata girata al Presidente della Provincia di Bolzano, competente per la gestione del processo elettorale. [ANSA]