''Italiani fra patrimonio e reddito''. Dal Censis una ricerca che illustra la crescita della ricchezza... solo per pochi
Negli ultimi 10 anni una ricchezza cresciuta e finita nelle mani di poche famiglie
Patrimoni in crescita, ma solo per poche famiglie. Questo fenomeno di concentrazione della ricchezza è stato fotografato dal Censis con la ricerca ''Italiani fra patrimonio e reddito'', che sottolinea come la crescita più eclatante dei patrimoni privati riguardi solo una quota molto contenuta delle famiglie italiane.
Dalla metà degli anni '90 ad oggi la ricchezza netta delle famiglie è cresciuta mediamente del 5% annuo, attestandosi a 7.700 miliardi di euro.
L'incremento più accentuato delle attività finanziarie detenute dai nuclei familiari si è registrato tra il 2002 e il 2003 (+6%), in concomitanza con il rallentamento dei consumi, a cui è corrisposto un aumento di circa il 4% delle attività, soprattutto liquide, messe da parte dalle famiglie.
Il 2002, 2003 e il 2004 si sono caratterizzati per un consolidamento della ricchezza reale: se nel '99, il contante e i depositi costituivano il 20,6% del totale delle attività finanziarie, oggi rappresentano il 26% ed è verosimile, secondo il Censis, pensare che parte di questi liquidi possa essere utilizzata anche per irrobustire i patrimoni attraverso soprattutto l'acquisto di immobili.
Riguardo al mercato immobiliare, nel 2004 si sono registrati circa 870 mila atti di compravendita, per un valore di 132 miliardi di euro; nei primi cinque mesi del 2004, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente il Censis stima che sia stato acquistato il 36% in più di case per vacanza (88 mila) e 44 mila altri tipi di immobili non destinati ad abitazione principale. Se più dell'80% delle famiglie dispone oggi di una casa di proprietà, circa il 13%, ne possiede almeno una seconda e il 4,5% è proprietario di altre tipologie di fabbricati.
Fonte: Corriere.it